General Agreement on Trade in Services: differenze tra le versioni

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Dunque il GATS copre non solo il tradizionale aspetto del commercio, quello cosiddetto ''cross-border'', ma anche tre addizionali tipi di transazione dove il fornitore e il consumatore interagiscono direttamente sia che il consumatore raggiunga il fornitore all'estero (modo 2) sia che il fornitore raggiunga il consumatore nel suo paese attraverso una presenza commerciale (modo 3) o una persona fisica (modo 4). Tuttavia le previsioni del GATS circa i quattro modi di fornitura non sono certo esaustive, nel senso che non sempre sono sufficienti per scongiurare l'incertezza circa il modo in cui avviene una particolare transazione economica. Si prenda l'esempio del commercio elettronico (e-commerce). In questi casi non si è del tutto sicuri se il servizio viene fornito dall'estero nel territorio in cui poi è consumato o se piuttosto è il consumatore che si sposta virtualmente via Internet nel paese del fornitore. Un ulteriore elemento di incertezza è dovuto all'assenza nell'Accordo di una puntuale definizione di “fornitura del servizio” (anche qui le motivazioni sono molto simili a quelle fornite poco sopra per il concetto di “servizi”).
 
=== A chi si rivolge il GATS ===
Un'importante caratteristica del GATS è la sua applicazione non solo ai servizi intesi come prodotto, ma anche al fornitore dei servizi. Questo aspetto dà il senso della cesura rispetto al GATT la cui disciplina è essenzialmente incentrata sul commercio transfrontaliero del prodotto ''tout court''.
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Occorre infine constatare che il concetto di “misure che coinvolgono il commercio dei servizi” è molto più ampio di quanto si potrebbe pensare. Secondo l'art. I (a): «Questo Accordo si applica alle misura decise dai Membri e che riguardano il commercio dei servizi», ed è proprio il verbo utilizzato (riguardare) che restituisce la prospettiva di applicazione del GATS. Per esempio, il solo fatto che una particolare misura normativa sia essenzialmente diretta a regolare il commercio di beni non preclude la possibilità che riguardi anche il commercio di servizi.
 
=== Le eccezioni: settori fuori portata GATS ===
L'accordo GATS non è onnipresente. Esso si applica alle misure dei membri dell'OMC che incidono sugli scambi di servizi e riguarda, in linea di massima, tutti i servizi commercializzati tranne quelli “forniti nell’esercizio dei poteri governativi”, cioè non su base commerciale né in concorrenza con altri prestatori di servizi, ma non rientrano nel campo di applicazione del GATS anche:
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Infine un secondo tipo di eccezione dell'applicazione della disciplina GATS riguarda un settore specifico: i servizi ai trasporti aerei. In accordo con l'Allegato sui Servizi ai Trasporti Aerei, il GATS non si applica alle misure normative che coinvolgono i diritti di controllo del traffico aereo e i servizi direttamente legati all'esercizio di questi diritti. Il Consiglio per gli Scambi Di Servizi ha il compito di monitorare lo sviluppo del settore dei trasporti aerei e di decidere, almeno ogni cinque anni, sulle possibilità di completa applicazione della disciplina GATS. Nel 2003 il Consiglio ha deciso di non modificare l'eccezione GATS al trasporto aereo.
 
==Gli elementi principali dell'Accordo==
Tutti i membri dell'OMC sono firmatari del GATS e perciò sono tenuti alla presentazione dei cosiddetti elenchi nazionali (vedi sotto "Il sistema di negoziazioni previsto dal GATS"). Tutti gli elenchi hanno un formato comune che consta di quattro colonne. Nella prima colonna è indicato il settore di servizi coperto, mentre la seconda e la terza sono utilizzate per specificare gli impegni di liberalizzazione, per ognuno dei quattro modi di fornitura. La composizione appena descritta è valida per due sezioni distinte di impegni: l'accesso al mercato (art. XVI) e il trattamento nazionale (art. XVII). Riassumendo, poiché i modi di fornitura sono quattro, per ogni settore di servizi le voci introdotte dai Membri sono almeno otto: quattro per le liberalizzazioni che attengono all'accesso al mercato e quattro per quelle che attengono il trattamento nazionale. La quarta colonna è utilizzata per la sottoscrizione di impegni addizionali che non ricadono nelle categorie appena descritte.
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Dunque, gli elenchi nazionali sono gli strumenti legali che garantiscono determinate condizioni di accesso agli operatori stranieri che, peraltro, possono rivolgersi, per il tramite del proprio paese, alle autorità giudicanti competenti. Gli elenchi creano un elemento di trasparenza e certezza che prima non era assicurato nel campo del commercio internazionale dei servizi.
 
===Accesso al mercato===
L'art. XVI comma 2 del GATS fornisce una lista esaustiva di sei tipi di restrizioni che i Membri non possono inserire nell'Accordo se non per motivi molto particolari . Tra queste sei limitazioni, quattro si riferiscono a misure di contingentamento (imposizione di quote) e assoggettamento a test di necessità riguardo al numero di fornitori, valore delle transazioni, numero di operazioni e numero di persone fisiche . Per questa parte, l'art. XVI del GATS si applica a quelle misure del tipo “solo a cinque banche straniere (operatori telefonici, compagnie assicurative ecc.) saranno garantite le licenze”, così come a quelle che si riferiscono semplicemente al numero di banche ecc. senza introdurre criteri di nazionalità. Le due rimanenti limitazioni specificate nello stesso articolo riguardano restrizioni non quantitative; attengono rispettivamente a misure che prescrivono particolari forme giuridiche o le percentuali massime di partecipazione straniera in società operanti nel mercato domestico.
Un aspetto dell'art. XVI merita particolare attenzione. L'obiettivo dell'articolo è esplicitamente circoscritto ai sei tipi di restrizione commerciale spiegati sopra, e non si estende perciò ad altre misure che, da una prospettiva economica, sono considerate una limitazione del diritto di accesso al mercato tanto quanto quelle prescritte dal GATS. Ad esempio le misure fiscali e i requisiti minimi di qualunque genere (si supponga con riferimento al capitale azionario) non sono per niente richiamate dall'articolo considerato. Così, un Membro potrebbe mantenere, senza vedersi costretto a dichiararlo nel suo elenco nazionale, un’elevata tassazione su un particolare settore di servizi sebbene i produttori interessati la possano avvertire come una forte barriera al commercio. In risposta alle ultime obiezioni, occorre dire che altre norme del GATS possono sopperire alle lacune dell'art. XVI (in questo caso) ; inoltre le prescrizioni di cui si parla devono sicuramente intendersi come un “minimo garantito” più che una previsione esaustiva.
 
===Trattamento nazionale===
Il principio del trattamento nazionale nel GATS, a differenza di quanto accade nel GATT, si applica solo ai settori inseriti negli elenchi nazionali e con l'estensione decisa dai Membri. Talvolta l'identificazione delle norme allineate col principio del trattamento nazionale e la loro trasposizione all'interno degli elenchi nazionali può diventare una sfida, in particolare per i nuovi e inesperti Membri dell'OMC. La strutturazione di un programma di liberalizzazione può non essere cosa facile, soprattutto se, come nel caso del commercio di servizi più di quanto sia necessario per il commercio di beni, si rende necessaria la consultazione e la concertazione di molti ministri di un governo. Il fatto più importante è che mentre l'art. XVI comma 2 fornisce almeno le basi su cui impiantare un'ipotetica lista di controllo con riferimento alle misure decise per l'accesso al mercato, l'art. XVII traccia solo delle linee guida da seguire nel rispetto del principio del trattamento nazionale . Tuttavia il concetto di trattamento nazionale e quindi di norma discriminatoria sono individuabili con facilità in seguito ad una valutazione caso per caso. Per esempio, mentre l'obbligo di titolarità di un attestato di lingua straniera per i dirigenti di una banca può essere visto come una misura discriminatoria che modifica le condizioni di concorrenza in favore degli operatori nazionali, per chi esercita la professione di interprete sembra invece una condizione del tutto normale, poiché rappresenta il criterio fondamentale per valutare le competenze dell'interprete.
 
===Gli impegni addizionali===
L’articolo XVIII del GATS dà la possibilità di sottoscrivere impegni di liberalizzazione che non riguardano direttamente l’accesso al mercato e il trattamento nazionale. L’articolo fornisce solo alcuni esempi (qualifiche, standard, licenze ecc.), ma nessuna iniziativa dei Membri è preclusa .
Gli impegni addizionali attualmente giocano un ruolo molto importante nelle telecomunicazioni dove circa 70 Membri hanno inserito una cosiddetta “reference paper” nella terza colonna appunto. Questo documento definisce un vasto impianto regolatore che si occupa della concorrenza, della trasparenza e di alcuni aspetti istituzionali (come l’indipendenza delle authorities) del settore delle telecomunicazioni. Il reference paper è stato sviluppato da un gruppo informale di Membri e paesi esterni all’OMC, e la sua disciplina quindi era da applicare solo a quei paesi, con le modalità da loro previste: una volta inserito nella colonna “impegni addizionali” degli elenchi nazionali in sede OMC, il documento riguardante il settore delle telecomunicazioni può essere legalmente considerato alla stregua di qualsiasi altro impegno GATS, con tutto ciò che ne consegue.
 
==Il sistema di negoziazioni previsto dal GATS==
Riguardo ai sistemi di negoziazione assume speciale rilevanza la procedura di richiesta-offerta delle liberalizzazioni utilizzata come principale approccio alle trattative tra i Membri. Ogni Paese membro dell’OMC esprime le sue attese di liberalizzazione dei mercati esteri nella propria lista di richieste. Le richieste possono essere indirizzate a uno o più paesi e possono riguardare sia richieste orizzontali, che sono da intendersi per l’intero mercato estero cui sono rivolte, sia richieste specifiche di settore. D’altro canto, ogni Membro è tenuto a redigere un elenco nazionale di offerte di liberalizzazione sulla base delle richieste ricevute. Le offerte indicano, per ogni settore in cui il GATS suddivide la prestazione di servizi, gli impegni che ogni Paese è disposto a sottoscrivere in materia di accesso al mercato domestico e trattamento nazionale dei prestatori stranieri. Se non si inserisce un settore negli elenchi o se non si assume un impegno in uno dei quattro modi di fornitura previsti dall’Accordo non significa che in quei casi non opera la disciplina del GATS. Alcuni principi di base, come quello della nazione più favorita, si applicano comunque.
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Fin dal rilancio delle negoziazioni previsto dal GATS entro i cinque anni successivi alla sottoscrizione, le trattative riguardanti i servizi non hanno mai avuto un ritmo incoraggiante, anzi più volte si sono incagliate nelle acque paludose generate a latere dalle controversie fra i Membri in tema di agricoltura. In data 31 marzo 2004 ad esempio, solo 12 offerte furono messe sul tavolo. Sebbene questo numero fosse destinato ad incrementare significativamente (entro la metà di aprile 2006, 70 offerte iniziali e 30 definitive vennero presentate) la geografia della partecipazione alle trattative rimaneva squilibrata. Anche alcuni paesi asiatici e dell'America Latina, seppur con le loro difficoltà avevano contribuito degnamente allo sviluppo delle negoziazioni; lo stesso non si può certamente dire per i paesi dell'area sub-sahariana che risultarono quasi estranei ai processi basati sull'approccio richieste-offerte.
Pur non volendo considerare l'aspetto meramente numerico di questa fase negoziale, ci si trova comunque a dover fare i conti con un senso diffuso di delusione rispetto alla “qualità” delle offerte presentate, sia in termini di nuovi settori inclusi negli elenchi nazionali, sia in termini di maggiore profondità delle concessioni precedentemente sottoscritte. Fino ad oggi, gli impegni dei Membri si sono concentrati sempre sui settori di servizi e sui modi di fornitura già interessati dalle negoziazioni degli anni novanta, cioè dell'Uruguay Round. Insomma le offerte, quelle iniziali come anche quelle riviste e definitive non hanno in nessun caso apportato quel cambiamento sperato nei settori cosiddetti “sensibili”, come ad esempio l'insegnamento e l'educazione, i servizi sanitari e altri servizi sociali, il modo di fornitura 4 eccetera.
 
===Le perplessità circa i metodi di negoziazione===
Molto spesso si è discusso dell'efficacia dei metodi di negoziazione con particolare riferimento all'assistenza che occorre fornire ai paesi meno sviluppati e ad alcuni paesi in via di sviluppo nella progettazione e implementazione delle riforme nel campo dei servizi. Ogni paese deve infatti determinare l'approccio appropriato alla negoziazione internazionale, e scegliere poi tra due alternative: una è quella convenzionale di richiesta-offerta; l'altra è quella di utilizzare un cosiddetto formulario di liberalizzazione, una sorta di modello preimpostato.
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I paesi in via di sviluppo inoltre, hanno strenuamente sostenuto l'approccio richieste-offerte perché gli permette di decidere in assoluta libertà l'intensità delle liberalizzazioni. È abbastanza chiara la preoccupazione dei PVS secondo cui i la configurazione dei formulari dipenderebbe dalle volontà dei paesi industrializzati, a scapito di una libertà decisionale e di manovra degli stessi PVS.
Non mancano, tuttavia, le proposte di integrazione fra le varie metodologie di negoziazione, soprattutto per quanto riguarda i modi di fornitura 1 e 4 dove i paesi in via di sviluppo (che negli ultimi anni hanno assunto un ruolo molto importante all'interno dell'OMC) tendono ad avere un vantaggio comparato. Più precisamente, spesso è stata prefigurata la possibilità di integrare il tradizionale processo richieste-offerte con un approccio di liberalizzazione maggiormente coordinato dai Membri come può essere quello basato sui formulari.
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
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[[sv:General Agreement on Trade in Services]]
[[vi:Hiệp định chung về Thương mại Dịch vụ]]
==Note==
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