TeleGaribaldi: differenze tra le versioni
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→Il cabaret con Biagio Izzo e Gianni Simioli: Le vallette erano altre |
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Alla fine della terza stagione, lo scantinato veniva posto sotto sequestro da uno dei personaggi, l'ispettore Persico, interpretato da [[Mimmo Esposito]]. Dalla quarta stagione in poi, la trasmissione fu ambientata nella soffitta dello stesso palazzo, arredata in modo molto kitsch (sempre progettata e realizzata da [[Francesco Davide]] e [[Renato Delehaye]]), e il collegamento via etere era assicurato, nella finzione, dall'antenna del figlio della signora Clara, Alvaro.
Da allora l'ambientazione era costituita da una scrivania particolare, quasi [[barocco|barocca]] nel suo stile, dorata e molto appariscente, e recante al centro una grande caricatura di [[Giuseppe Garibaldi]] e dalla quale sporgevano i segnaposto dei ''conduttieri'', otre che i loro due microfoni. I monoscopi con scritto TELEGARIBALDI diventarono due: uno alle spalle della scrivania sormontante una tenda gialla e l'altro di fronte alla postazione dei presentatori. Ai lati di quest'ultima c'erano due volute con sopra piccoli parallelepipedi sui quali sedevano le vallette
===Il crollo delle ultime due stagioni===
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