Daniel Toroitich arap Moi: differenze tra le versioni

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'''Daniel Toroitich arap Moi''' ([[Kurieng'wo]], [[Kenya]], [[2 settembre]] [[1924]]), conosciuto anche col nomignolo [[lingua swahili|swahili]] '''Nyayo''' ("impronte") è un politico [[kenya|keniota]], presidente del paese dal [[22 agosto]] [[1978]] al [[30 dicembre]] [[2002]]. Fu il successore di [[Jomo Kenyatta]], a cui dichiarò più volte di ispirarsi politicamente. È membro del partito politico [[Kenya African National Union]]. Gli è succeduto alla presidenza [[Mwai Kibaki]].
 
== Origini ed entrata in politica ==
Moi è nato nel villaggio di Kurieng'wo , divisione amministrativa [[Sacho]], distretto di [[Baringo]], Provincia [[Rift Valley]], allevato dalla madre Kimoi Chebii successivamente alla morte precoce del padre. Completata la scuola secondaria, ha frequentato il Tambach Teachers Training College nel Distretto di [[Keiyo]]. Vi ha studiato dal [[1946]] al [[1955]].
 
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Nel [[1957]] Moi fu rieletto Membro del Legislative Council per la Rift Valley. Divenne Ministro dell'Istruzione nel Governo che precedette l'indipendenza nel periodo [[1960]]–1961.
 
== Vicepresidenza ==
 
Dopo l'indipendenza, il [[12 dicembre]], [[1963]], Kenyatta convince Moi che i rispettivi partiti KADU e KANU devono unirsi per completare il processo di decolonizzazione. In Kenya pertanto si instaura di fatto un regime a partito unico, dominato dall'alleanza Kĩkũyũ-Luo. Con un riguardo particolare sulle terre fertili della rift valley abitate dai membri dell'etnia di Moi, le tribù dei Kalenjin, Kenyatta si assicura il suo appoggio, prima promuovendo Moi come Ministro dell'Interno nel [[1964]], e successivamente a Vice-Presidente del Kenya nel [[1967]]. Come membro delle tribù minoritarie Moi costituiva un compromesso accettabile dalle etnie maggioritarie. Moi fu eletto nell'Assemblea Nazionale, il Parlamento del Kenya nel 1963 per la Baringo North Constituency (distretto di Baringo del Nord). Dal 1966 sino al suo ritiro nel 2002 ha lavorato per la Baringo Central Constituency.
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Moi fronteggiò l'opposizione dell'elite dei Kikuyu conosciuta come la Kiambu Mafia che avrebbe preferito uno dei suoi candidabili alla elezione a Presidente. Questo si tradusse in un tentativo di modifica della costituzione per evitare che il vice-presidente assumesse la carica automaticamente alla morte del Presidente. Tuttavia Kenyatta resistette alle pressioni e salvaguardò il ruolo di Moi.
 
== Presidenza ==
 
Così alla morte di Kenyatta il [[22 agosto]] [[1978]], Moi divenne presidente e prestò giuramento.
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In assenza di una effettiva opposizione organizzata Moi non aveva difficoltà a prevalere. Sebbene sospettato di brogli elettorali che si sono verificati, la spiegazione delle sue vittorie in entrambe le occasioni fu la divisione dell'opposizione.
 
== Ritiro ==
 
La costituzione impediva a Moi di partecipare anche per le presidenziali del [[2002]]. Alcuni dei suoi sostenitori proposero di emendare la costituzione per permettergli di correre per un terzo mandato, ma Moi preferì ritirarsi, scegliendo [[Uhuru Kenyatta]], il figlio del primo presidente del Kenya, come suo successore. Vinse [[Mwai Kibaki]] col doppio dei voti rispetto a Uhuru Kenyatta, e proclamato Presidente il [[29 dicembre]] [[2002]]. Moi passò la mano a Nairobi, durante una cerimonia scarsamente organizzata, ma che vide una folla mai vista prima in attesa, apertamente ostile a Moi.
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[[io:Daniel arap Moi]]
[[ja:ダニエル・アラップ・モイ]]
[[ka:დანიელ არაპ მოი]]
[[ko:다니엘 아랍 모이]]
[[mr:डॅनियेल अराप मुआ]]