Trachite: differenze tra le versioni

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==La Trachite italiana dei Colli Euganei==
La Trachite Euganea si rinvieneestrae nelledalle colline che costituiscono il complesso dei Colli Euganei nella provincia di Padova, a poca distanza da [[Venezia]].<br />
Tali colli sono costituiti per la maggior parte di trachite poiché il magma, nell'oligocene inferiore (circa 35 milioni di anni fa), risalì verso l'alto ma non affiorò in superficie, bensì si intruse lungo piani di stratificazione sollevando lo strato superficiale di sedimenti (da qui la classica forma tondeggiante dei colli).
 
Capita assai spesso di osservare, nello stesso blocco, un netto passaggio dal grigio al marrone-rossiccio che corrisponde alla linea di avanzamento dell'ossidazione dei minerali di ferro. Questo contrasto tra diverse morfologie fa sì che i Colli Euganei siano una regione unica nel suo genere, con rilevanza geologica e mercantile dell'area di affioramento delle "Trachiti".
 
Sono presenti fondamentalmente due colorazioni: grigia e "gialla" (in realtà si tratta di un marrone con venature). Attualmente dalle cave del paese di [[Zovon di Vò]] è estratta la Trachite Zovonite caldaCalda variegataVariegata (che è quella detta "giallaGialla") e grigiala Grigia antiacidaAntiacida, mentre dalla cava di Montemerlo si estrae la Trachite Grigia Classica di Montemerlo.
 
La legge n. 1097 del 29-11-1971, per la tutela delle bellezze naturali ed ambientali dei Colli Euganei, ha imposto la immediata e definitiva cessazione di tutte le cave per la produzione di pietrame e pietrisco di ogni genere (il censimento del 1983 aveva rilevato 170 cave, di cui 18 attive, 6 di calcare e 12 di trachite) ed ha regolamentato più severamente la continuazione di tutte le altre cave. In questo modo ora sono rimasti attivi esclusivamente quei pochi siti estrattivi fondamentali per la produzione di materiale lapideo di pregio, che si inserisce nelle importanti opere di restauro dei centri storici veneti, a partire da Venezia: attualmente solo 7 cave di Trachite da taglio in tutto il comprensorio collinare euganeo.
 
===Estrazione e lavorazione della trachite euganea===
Dal punto di vista produttivo va ricordato che, essendo i Colli Euganei le uniche formazioni rocciose di un vasto comprensorio territoriale, che si estende alle provincie di Padova, Venezia, Rovigo, Ferrara e Mantova, ad essi si è attinto, fin dall'epoca romana, per coprire il fabbisogno interno di materiali lapidei, oltre che per soddisfare la domanda esterna generata dalla qualità e dalle caratteristiche tecnologiche peculiari delle rocce locali. L'area di mercato della Trachite Euganea è piuttosto estesa (certamente a livello interprovinciale) e la realtà produttiva, in cui trovano spazio anche forme di lavorazione artistica, è organizzata in laboratori con matrice spesso famigliare e che offrono lavoro in loco ad alcune decine di addetti.
 
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Le lastre, generalmente, vengono prodotte in vari spessori commerciali (mediamente da 2 a 10 cm), scelti secondo l'impiego per cui sono destinate: dalle pavimentazioni di piazze e restauri dei centri storici veneti, ai rivestimenti interni ed esterni di scale, davanzali, caminetti, fino ai vari materiali necessari per l'edilizia di pregio.
 
====Pavimentazioni di Venezia di "selici o masegni"====
Questi particolari manufatti (detti selici, masegni, salizzoni...) costituiscono la caratteristica pavimentazione di [[Venezia]], eseguita con sistemi tradizionali, utilizzando [[massello|masselli]] di pietra trachite euganea, di forma rettangolare, con spessore medio di circa 8-15 cm, con larghezze, generalmente, di 30-35-40 cm e con lunghezze a correre. Il piano inferiore è di solito a spacco di cava, con la cosiddetta "culatta". La rifilatura perimetrale avviene ancora oggi a mano con uno speciale scalpello detto "giandino" e il piano di calpestio è lavorato alla bocciarda.
 
===Storia dell'attività estrattiva della trachite euganea===
La trachite euganea, che ha sempre attratto l'uomo per la sua versatilità d'impiego e per la sicurezza delle costruzioni con essa realizzate, fu estratta e lavorata sin da tempi antichissimi.<br />
I reperti archeologici nelle zone termali di [[Abano Terme]] e [[Montegrotto Terme]] (Padova), e delle città romaniche del Veneto, evidenziano l'impiego della "trachite" sin dai primi insediamenti dei Paleoveneti nel primo millennio a.C. (periodo Atestino).