Gaetano Mosca: differenze tra le versioni
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Mosca, nella sua analisi sul [[potere]] politico, critica la tripartizione aristotelica delle forme di [[governo]] ( [[Monarchia]], [[Oligarchia]], [[Democrazia]]). Egli sostiene che esiste una sola forma di governo e di classe politica, cioè, l'oligarchia. Mosca fa tale affermazione perché sostiene che in ogni società vi sono due classi di persone: i governanti (che sono le elite che hanno il potere politico) ed i governati (il resto della società). Secondo Mosca la elite al potere è organizzata in modo tale da mantenere a lungo la propria posizione e tutelare i propri interessi, anche utilizzando i mezzi pubblici a sua disposizione.
Per questi motivi egli ritiene che la democrazia, il [[parlamentarismo]], il [[socialismo]] siano solo delle [[utopia|utopie]], delle teorie politiche per legittimare e mantenere un potere che è sempre in mano a pochi uomini. Infine, egli sostiene che vi è una riproduzione del potere per via democratica quando l'oligarchia permette, ai membri di qualsiasi [[classe sociale]], l'ingresso al suo interno; vi è una riproduzione del potere per via aristocratica quando il ricambio avviene sempre all'interno della elite. Questo ricambio dipende anche dalla situazione dello stato in quel preciso momento, infatti in una condizione di guerra, l'accesso alla classe politica sarà facilitato a generali, comandanti etc.
Mosca fu senatore durante il periodo liberale e, essendo la carica vitalizia, anche durante il fascismo, ideologia con cui non si trovò assolutamente d'accordo e che lo fece riflettere sul valore di quel parlamentarismo tanto criticato nelle sue prime opere.
Mosca si
In realtà anche l’[[autocrazia]] si basa su una classe politica, chi è a capo del governo non può muovere contro la classe politica: principio dell’organizzazione.
Inoltre, la massa, nonostante creda di poter scalzare definitivamente un’elite, emanerà di nuovo una ristretta classe politica, perché senza classe politica non si governa.
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