Paul Verlaine: differenze tra le versioni
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Nel [[1869]], le ''Fêtes galantes'', delle fantasie che evocano il XVIII secolo di [[Jean-Antoine Watteau]], confermano questo orientamento. Nel [[1870]] sposa Mathilde Mauté, per la quale pubblica ''La Bonne Chanson''.
==La relazione con Arthur Rimbaud==
L'anno successivo, il diciassettenne [[Arthur Rimbaud]] appare nella sua vita, e va a turbare gli agi borghesi nei quali il poeta s'era adagiato. Chiamato da Verlaine a cui ha inviato qualche lirica, comincia con lui una relazione [[omosessuale]] e una vita di vagabondaggio.
Verlaine lascia la moglie per seguire il giovane poeta in [[Inghilterra]] e in [[Belgio]]. Durante questi viaggi Verlaine scrive i ''Romances sans paroles''.
Nel [[1884]] pubblica un saggio su tre "[[poeti maledetti]]" ([[Stéphane Mallarmé]], [[Tristan Corbière]], [[Arthur Rimbaud]]) che contribuisce a farlo conoscere. Con Mallarmé, è trattato come un maestro e un precursore dai poeti del [[simbolismo]] e dai decadenti. A partire dal [[1887]], mentre s'accresce la sua fama, lui cade nella miseria più nera. Le produzioni letterarie dei suoi ultimi anni sono puramente destinate alla mera sussistenza.▼
Questa relazione tumultuosa termina con uno smacco/insuccesso: nel [[1873]], i due amanti sono a [[Londra]]. Verlaine abbandona tutto d'un tratto Rimbaud, affermando di voler tornare dalla moglie, deciso, se ella non lo riaccettasse, a spararsi. Trasloca in un albergo a [[Bruxelles]]. Rimbaud lo raggiunge, persuaso che Verlaine non avrebbe avuto il coraggio di mettere fine ai suoi giorni. Nel momento in cui Arthur lo vuole lasciare, Velraine, ubriaco, spara due colpi al suo amante, ferendolo leggermente. Verlaine viene così incarcerato a [[Mons]], Rimbaud invece raggiunge la fattoria di famiglia a [[Roche]], nelle Ardenne dove scrive [[Una stagione all'inferno]].
==La conversione e il tentativo di "rientro nei ranghi"==
Verlaine è condannato a due anni di prigione, che sconta a [[Bruxelles]] e a [[Mons]].
È qui, quando viene a conoscenza del fatto che sua moglie ha chiesto e ottenuto la separazione, che si converte al cattolicesimo. Ne uscirà il suo libro di ''Sagesse''.
Alla sua uscita, se ne torna in Inghilterra, poi a [[Rethel]] dove esercita l'incarico di professore.
▲Nel [[1884]] pubblica un saggio su tre "[[poeti maledetti]]" ([[Stéphane Mallarmé]], [[Tristan Corbière]], [[Arthur Rimbaud]]) che contribuisce a farlo conoscere. Con Mallarmé, è trattato come un maestro e un precursore dai poeti del [[simbolismo]] e dai decadenti. A partire dal [[1887]], mentre s'accresce la sua fama,
In questo periodo, divide il suo tempo tra il caffè e l'ospedale. Nel [[1894]], viene incoronato "principe dei poeti" e gli viene elargita una pensione. Prematuramente consumatosi, muore a Parigi nel [[1896]] (a 52 anni). All'indomani del suo funerale, numerosi quotidiani notano un curioso avvenimento: nella notte seguente le esequie, la statua della Poesia, in cima all'Opéra, ha perso un braccio che si è schiantato, con la lira che sosteneva, nel luogo dove il carro funebre di Verlaine era da poco passato....
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==Filmografia==
Un film che rappresenta la
Verlaine è inserito come personaggio anche [[Arthur Rimbaud - Une biographie]] ([[1991]]), un film documentario che rappresenta la [[biografia]] di Rimbaud, svolta in tre parti, del regista [[Richard Dindo]] in una co-produzione franco-[[svizzera]]. Verlaine è interpretato dall'attore [[Jean Dautremay]].
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