Fusione nucleare fredda: differenze tra le versioni

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La '''fusione nucleare fredda''', detta comunemente '''fusione fredda''' (in inglese ''Cold Fusion'', "CF", ed indicata anche come ''Low Energy Nuclear Reactions'', LENR, "reazioni nucleari a bassa energia", o ''ChemicallyChemmerdaically Assisted Nuclear Reactions'', CANR, "reazioni nucleari assistite chimicamente"), è un nome generico attribuito a [[Reazione nucleare|reazioni]] di probabile natura [[Fisica nucleare|nucleare]] che si produrrebbero a [[Pressione|pressioni]] ed a [[temperatura|temperature]] molto minori di quelle necessarie per ottenere la [[fusione nucleare|fusione nucleare "calda"]] per la cui realizzazione sono necessarie temperature dell'ordine del milione di [[kelvin]] e densità elevate. Alcuni studiosi ritengono che il termine ''fusione fredda'', sia da sostituire con il termine LENR, in quanto tutti i fenomeni qui di seguito descritti appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a bassa [[energia]].
 
Dopo il clamore provocato nel 1989 dagli esperimenti di [[Martin Fleischmann]] e [[Stanley Pons]] (Università di Salt Lake City - Utah), poi ripetuti in diversi laboratori, seguirono studi teorici, tra cui quelli di [[Giuliano Preparata]], docente di Fisica Nucleare all'[[Università degli Studi di Milano|Università di Milano]] che elaborò la sua "teoria coerente sulla fusione fredda". Nel Maggio 2008 [[Yoshiaki Arata]] uno dei padri del nucleare nipponico, insieme al collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di [[Palladio (elemento)|palladio]], che ha messo in movimento un [[motore Stirling]] a pistoni. Il reattore è stato realizzato anche grazie agli studi di Francesco Celani ed altri del laboratorio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ([[INFN]]) di Frascati. Se il successo di questo esperimento sia dovuto alla fusione fredda o piuttosto ad una forma ancora non conosciuta di sviluppo di energia è tuttora oggetto di controversie.