Storia della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni
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Il 2 giugno 1946 gli italiani e per la prima volta le italiane, furono chiamati a un referendum per decidere se l’Italia dovesse rimanere una monarchia, oppure se essa dovesse essere sostituita dalla repubblica. Vinse quest’ultima con il 52% dei voti. Re Umberto II abdica ufficialmente il 12 giugno, lasciando che il Presidente in Consiglio in carica, Alcide Degasperi,
Il 25 giugno 1946 cominciarono ufficialmente i lavori l'Assemblea Costituente con Giuseppe Saragat alla presidenza. Nel dicembre 1947 si terminò di scrivere la costituzione italiana, che entrò in vigore il primo gennaio 1948. Questa costituzione faceva dell'Italia una repubblica parlamentare. Massima carica dello Stato era ed è il Presidente della Repubblica, eletto per via parlamentare, per la durata di sette anni. Ad egli furono affidati ruoli soprattutto rappresentativi, come rappresentate dell'unità del territorio e capo dell'esercito. Il potere legislativo venne affidato a un parlamento bicamerale suddiviso in Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, svolgendo i loro ruoli in modo paritario e separato. Tale parlamento ha durata di 5 anni. Tra le altre cose fu vietava la ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista e il ritorno per i Savoia maschi di far ritorno in Italia.
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