Storia della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 5:
{{Vedi anche|Nascita della Repubblica Italiana}}
 
Il 2 giugno 1946 gli italiani e per la prima volta le italiane, furono chiamati a un referendum per decidere se l’Italia dovesse rimanere una monarchia, oppure se essa dovesse essere sostituita dalla repubblica. Vinse quest’ultima con il 52% dei voti. Re Umberto II abdica ufficialmente il 12 giugno, lasciando che il Presidente in Consiglio in carica, Alcide Degasperi, divennediventi anche Capo dello Stato ad interim. L’indomani l’ex re abbandona l’Italia, la famiglia era in esilio ormai da diversi giorni. Quello stesso giorno il popolo italiano fu chiamato anche a eleggere un'Assemblea Costituente, che aveva il compito di scrivere la nuova Costituzione. All’interno dell’Assemblea si affermarono tre partiti: la Democrazia Cristiana, che ottenne il 37.20% dei voti e 207 deputati, il Partito Comunista Italiano con il 18.70% e 104 deputati, e il Partito Socialista Italiano con 20.70% dei voti e 115 deputati. Seguono l’Unione Democratica Nazionale, federazione tra il Partito Liberale Italiano e il Partito Democratico del Lavoro, checon ottieneil 7.40% dei voti e 41 deputati, il Partito Repubblicano Italiano con 4.10% dei voti e 23 deputati, il Partito dell’Uomo Qualunque con il 5.40% e 30 deputati, il Partito Nazionale Monarchico, fondato da poco da Alfredo Covelli con 16 deputati, il Partito d’Azione con l’1.30& dei voti e 7 deputati e iil Movimento per l’Indipendenza separatistidella sicilianoSicilia con 4 deputati. Quest’assemblea elegge, il 28 giugno, Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato. Il Partito d’Azione, invece, a seguito del risultato deludente, decide di sciogliersi.
 
Il 25 giugno 1946 cominciarono ufficialmente i lavori l'Assemblea Costituente con Giuseppe Saragat alla presidenza. Nel dicembre 1947 si terminò di scrivere la costituzione italiana, che entrò in vigore il primo gennaio 1948. Questa costituzione faceva dell'Italia una repubblica parlamentare. Massima carica dello Stato era ed è il Presidente della Repubblica, eletto per via parlamentare, per la durata di sette anni. Ad egli furono affidati ruoli soprattutto rappresentativi, come rappresentate dell'unità del territorio e capo dell'esercito. Il potere legislativo venne affidato a un parlamento bicamerale suddiviso in Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, svolgendo i loro ruoli in modo paritario e separato. Tale parlamento ha durata di 5 anni. Tra le altre cose fu vietava la ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista e il ritorno per i Savoia maschi di far ritorno in Italia.