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Bougainville e gli ultimi anni
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{{S|navigatori|francesi}}
{{Bio
|Nome = Louis Antoine, conte di
|Cognome = Bougainville
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
|GiornoMeseNascita = 11 novembre
|AnnoNascita = 1729
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 31 agosto
|AnnoMorte = 1811
|Attività = esploratore
|Attività2 = navigatore
|Attività3 = matematico
|Nazionalità = francese
|Immagine = Louis Antoine de Bougainville - Portrait par Jean-Pierre Franquel.jpg
|Didascalia = Louis-Antoine de Bougainville ritratto da [[Jean-Pierre Franquel]]
}}
== Gli esordi ==
 
Nato a Parigi l'11 o il 12 novembre 1729, era figlio di un [[notaio]] e fratello dello [[storico]] Jean-Pierre de Bougainville. Inizialmente si dedicò agli studi di [[diritto]] e di [[matematica]] divenendo [[avvocato]], ma abbandonò presto questa professione per entrare nell'[[esercito]] ([[1753]]), nel corpo dei [[moschettieri]]. Nel [[1754]] scrisse un saggio sul [[calcolo integrale]] come supplemento al trattato di [[Guillaume de l'Hôpital]] sul [[calcolo differenziale]]; questo testo gli aprì le porte, l'[[8 gennaio]] [[1756]], della [[Royal Society]] a [[Londra]], dove era stato inviato l'anno precedente come segretario dell'[[ambasciata]] francese.
 
== La guerra dei sette anni ==
 
Nel 1756 si recò nel [[Canada]] francese ([[Nuova Francia]]) come [[capitano]] dei [[dragone|dragoni]] e [[aiutante di campo]] del [[generale]] [[Louis-Joseph de Montcalm]] e combatté attivamente contro gli inglesi nella cosiddetta [[guerra franco-indiana]], capitolo nordamericano della [[guerra dei sette anni]] ([[1756]]-[[1763]]). Distintosi nella conquista di Fort Oswego (1756) e in quella di Fort William Henry (1757)<ref>É su questo episodio storico e il successivo massacro che si basa il romanzo di [[James Fenimore Cooper]] ''[[L'ultimo dei Mohicani]]'' (1826).</ref>, venne ferito nella vittoriosa difesa di Fort Carillon (1758)<ref>Divenuto poi celebre con il nome inglese di Fort Ticonderoga.</ref> e rientrò quindi in patria per ottenere ulteriori aiuti alla spedizione francese. Ritornò in Canada nel [[1759]] con la [[Ordine di San Luigi|croce di San Luigi]] e con il titolo di [[colonnello]], ma senza i rinforzi richiesti<ref>Le autorità francesi, infatti, con l'armata impegnata sul fronte europeo, giudicarono che: «Quando va a fuoco la casa, non ci si preoccupa delle stalle.»</ref>. Partecipò quindi alla difesa della città fortificata di [[Québec]] pattugliando per tutta l'estate con i suoi [[granatieri]] e i volontari a cavallo la sponda nord del [[San Lorenzo (fiume)|San Lorenzo]] per bloccare i numerosi tentativi inglesi di passare il fiume e tagliare così le comunicazioni con [[Montréal]]. Il [[13 settembre]] [[1759]] non riuscì invece a intervenire nella [[battaglia della piana di Abraham]], durata solo un'ora, che vide la sconfitta francese e, con la morte del generale Montcalm e la caduta di Québec ([[18 settembre]]), segnò irreparabilmente le sorti della guerra. Inviato dal nuovo comandante [[François-Gaston de Lévis]] a presidiare il fronte sudorientale, cercò di bloccare l'avanzata inglese trincerandosi all'Île-aux-Noix sul fiume Richelieu. In seguito, raggiunse de Lévis sull'isola di Sant'Elena<ref>A est di Montréal, sul fiume San Lorenzo.</ref> per l'ultima resistenza francese prima della capitolazione generale ([[1761]]).
 
Rientrato in [[Francia]] dopo la resa, Bougainville combatté sul fronte del [[Reno]] e partecipò ai negoziati che condussero alla firma del [[trattato di Parigi (1763)]] che pose fine alla guerra dei sette anni.
 
== La colonizzazione delle Falkland ==
Immediatamente dopo la pace, Bougainville si assunse il compito di colonizzare, a proprie spese ma per conto della Francia, le isole [[Falkland]] nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] meridionale, allora disabitate, e nel [[1763]] vi fondò un primo insediamento: Port Saint-Louis (poi chiamato semplicemente Port Louis in suo onore). Le isole invece assunsero il nome di ''Îles Malouines'' poiché quasi tutti i colonizzatori erano dei ''malouins'', provenivano cioè dalla città portuale di [[Saint-Malo]]. È da questa denominazione francese che deriva il nome argentino di ''Islas Malvinas''. Anche se la piccola colonia non contò mai più di 150 persone, per l'ostilità di inglesi e spagnoli il governo francese gli ordinò di vendere le isole alla [[Spagna]]: il [[31 gennaio]] [[1767]] Bougainville s'incontrò nel [[Río de la Plata]] con don Felipe Ruiz, comandante della [[fregata]] ''La Esmeralda'' e del [[vascello]] ''La Liebre'' nonché futuro governatore delle isole, per cedergliene il possesso ed evacuare i coloni francesi.
 
== La [[circumnavigazione]] del globo ==
In precedenza ([[1766]]), Bougainville era rientrato in Francia per le trattative connesse alla cessione delle Falkland e aveva ottenuto da [[Luigi XV]] l'autorizzazione a circumnavigare il globo: sarebbe stato il primo francese a compiere quell'impresa<ref>E il 14° nella storia della navigazione.</ref> che, si sperava, avrebbe ridato fulgore al prestigio del paese, appannatosi dopo la sconfitta nella guerra dei sette anni. Il [[15 dicembre]] [[1766]] Bougainville salpò da [[Brest]] con la fregata ''La Boudeuse'' per la sua spedizione e, dopo la tappa al Río de la Plata e la successiva cerimonia ufficiale di cessione alle Falkland, venne raggiunto a [[Rio de Janeiro]] ([[13 giugno]] [[1767]]) dalla nave da carico ''L'Étoile'', che portava a bordo anche un disegnatore, un astronomo e il naturalista [[Philibert Commerçon]]<ref>Insieme al suo valletto che, un anno dopo, il medico di bordo scoprì essere una donna, Jeanne Baré (o Baret), moglie dello stesso Commerçon, e quindi prima donna in assoluto ad aver effettuato la circumnavigazione del globo.</ref> che proprio in [[Brasile]] scoprì un nuovo genere di pianta, da lui in seguito descritta con il nome di [[Bougainvillea]] in onore del capo della spedizione.
 
Attraversato lo [[stretto di Magellano]], dove Commerçon osservò un tipo particolare di delfino cui diede il proprio nome ([[Cephalorhynchus commersonii]]), le due navi esplorarono l'immenso e pericoloso arcipelago delle [[Tuamotu]] ([[22 marzo]] [[1768]]) e il gruppo delle [[Isole del Vento]], toccando [[Mehetia]] ([[2 aprile]] [[1768]]) e approdando poi a [[Tahiti]], che Bougainville chiamò ''Nuova Citera'' rivendicandone la scoperta poiché ancora non sapeva che l'inglese [[Samuel Wallis]] vi era sbarcato dieci mesi prima. Da Tahiti la spedizione proseguì la sua rotta verso occidente raggiungendo le [[Samoa]] e le [[Nuove Ebridi]]. Dall'isola di [[Espiritu Santo]] si mosse alla ricerca del favoleggiato "continente meridionale" (l'aristotelica ''[[Terra Australis]] incognita'') arrivando quasi a scoprire la [[Grande barriera corallina]] ([[4 giugno]] [[1768]]), ma allontanandosene a causa della violenza delle onde in cui si imbatté. Bougainville risalì quindi verso nord-est navigando fra le [[isole Salomone]], che tuttavia non esplorò per l'ostilità degli indigeni e limitandosi a dare il proprio nome alla più vasta [[Bougainville (isola)|isola]] di quell'arcipelago. Raggiunta la [[Nuova Irlanda]], la spedizione fu attaccata dalle popolazioni locali e perciò fece rotta verso le [[Molucche]]. Solo a [[Batavia]] (Giacarta) Bougainville apprese delle esplorazioni di Samuel Wallis e Philip Carteret, che qui avevano fatto scalo sulla via del ritorno.
 
Il [[16 marzo]] [[1769]] la spedizione completò il suo viaggio intorno al mondo rientrando a Saint-Malo e facendosi apprezzare, fra le altre cose, anche per le scarsissime perdite subite: soltanto 7 marinai su un equipaggio di oltre 200 uomini. Due anni dopo Bougainville pubblicò il suo ''Voyage autour du monde'' in cui, descrivendo Tahiti, la presentò come una sorta di paradiso terrestre dove uomini e donne vivevano in una felice innocenza, lontani dalla civiltà corrotta, dando così un potente avallo alle teorie sul "[[buon selvaggio]]"<ref>Bougainville portò a Parigi, presentandolo a corte, anche un esemplare reale di "buon selvaggio": il giovane tahitiano Aotourou, offertosi volontariamente di seguirlo in Francia.</ref> diffuse dalla filosofia romantica, in particolare di [[Jean-Jacques Rousseau]], prima della [[Rivoluzione Francese]]. [[Denis Diderot]] scrisse addirittura un ''Supplément au voyage de Bougainville''<ref>Redatto nel 1772, apparve sul periodico manoscritto ''Correspondance littéraire, philosophique et critique'' nel 1773. La sua prima pubblicazione, postuma, è del 1796 negli ''Opuscules philosophiques et littéraires, la plupart posthumes ou inédites''.</ref> in cui, esaltando i costumi tahitiani, criticava severamente lo stile di vita europeo.
 
== La guerra d'indipendenza americana ==
 
In seguito Bougainville s'imbarcò sulla ''Terpsichore'' ([[1775]]) e sul ''Solitaire'' ([[1776]]), ottenne il comando del ''Bien-Aimé'' ([[1777]]) e del ''Guerrier'' (1778-79). L'[[8 dicembre]] [[1779]] fu promosso capo di squadra navale (un grado assimilabile al [[contrammiraglio]]) e partecipò con alcuni vascelli alla [[guerra d'indipendenza americana]] combattendo contro l'ammiraglio Samuel Hood alla [[Martinica]] (maggio [[1781]]) e partecipando alla battaglia della [[baia di Chesapeake]] ([[5 settembre]] [[1781]]) e a quella [[battaglia delle Saintes|delle Saintes]] (9-12 aprile [[1782]]), in cui gli inglesi dell'ammiraglio George Rodney sbaragliarono la flotta francese guidata dal conte [[François Joseph Paul de Grasse|de Grasse]]. Nell'occasione Bougainville, al comando dell'''Auguste'', riuscì a raggruppare otto vascelli della sua squadra e a portarli in salvo fino a [[Sint Eustatius]].
 
Ritornato a Parigi al termine della guerra ([[1783]]), fu sottoposto a processo per le accuse di de Grasse di non aver obbedito ai suoi ordini, ma ne uscì indenne<ref>Il processo si svolse a [[Lorient]] nel [[1784]]. Mentre Bougainville sostenne di non aver compreso le segnalazioni della nave [[ammiraglia]], molti testimoni lo accusarono di aver abbandonato de Grasse e gli altri vascelli francesi in difficoltà. Sul suo proscioglimento avrebbero pesato le influenti conoscenze e le strette relazioni con gli ambienti ministeriali.</ref> e poté anzi rientrare nell'[[esercito]] con il grado di [[maresciallo di campo]]. In seguito progettò un viaggio di esplorazione al [[Polo Nord]], che però non ottenne l'approvazione del ministro delle finanze [[Etienne-Charles de Loménie de Brienne|Loménie de Brienne]]. Il [[3 febbraio]] [[1789]] invece poté entrare come libero associato nell'[[Accademia delle scienze francese|Accademia reale delle scienze]].
 
== Gli ultimi anni ==
Rimasto fedele al re durante la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]], nel [[1790]] gli fu affidato il comando della flotta di Brest, ma nel [[1791]] si ritirò dal servizio attivo con il titolo di [[viceammiraglio]] non essendo riuscito a ristabilire l'ordine fra le sue truppe e nel [[1792]] lasciò definitivamente la marina, dopo averne rifiutato il ministero, per ritirarsi nelle sue terre in [[Normandia]] dove si dedicò agli studi e all'orticoltura.
 
Arrestato durante il [[Terrore]], fu liberato dopo la caduta di [[Robespierre]] e nel 1795 fu eletto tra i membri del neocostituito [[Institut de France]], di cui divenne vicepresidente nel [[1807]] e presidente nel [[1808]]. [[Napoleone]] lo fece senatore nel [[1799]], ufficiale della [[Legion d'onore]] nel [[1804]] e conte dell'impero nel [[1808]]. Il suo ultimo incarico ufficiale fu la presidenza del consiglio di guerra che nel [[1809]] giudicò i responsabili della sconfitta di [[Battaglia di Trafalgar|Trafalgar]].
 
Bougainville morì a Parigi il 31 agosto 1811 lasciando la moglie e tre figli, tutti dediti alla carriera militare nell'esercito francese. Il suo cuore venne sepolto nel Cimetière du Calvaire a [[Montmartre]] mentre il suo corpo fu inumato al [[Pantheon (Parigi)|Panthéon]].
 
Oggi il suo nome è portato:
* dall'isola [[Bougainville (isola)|Bougainville]], la più vasta dell'arcipelago delle [[Isole Salomone|Salomone]], da lui individuata nel [[1768]];
* dallo stretto di Bougainville, che separa le isole [[Bougainville (isola)|Bougainville]] e Choiseul, sempre nell'arcipelago delle [[Isole Salomone|Salomone]];
* da un altro stretto nell'arcipelago delle [[Vanuatu]], fra le isole Mallicollo ed [[Espiritu Santo]], esplorate da Bougainville sempre nel 1768.
* It is also applied to the strait between Mallicollo and Espiritu Santo islands of the New Hebrides group. In the Falklands, Port Louis, and "Isla Bougainville" (Lively Island's Spanish name) commemorate him.
 
The genus of South American climbing shrubs with colorful bracts, Bougainvillea, is named after him.
 
Thirteen ships of the French Navy have been named in his honour, see French ship Bougainville.
 
 
 
== Opere ==
''Traité du calcul intégral, pour servir de suite à l'"Analyse des infiniment-petits" de M. le Marquis de l'Hôpital'', Parigi, Desaint & Saillant, 1754 (2 volumi).<br>
''Voyage autour du monde par la frégate du roi La Boudeuse et la flûte l'Etoile en 1766, 1767, 1768 et 1769'', Parigi, Saillant & Nyon, 1771 (2 volumi).
 
==Note==
<references/>
 
[[bg:Луи Антоан дьо Бугенвил]]
[[ca:Louis Antoine de Bougainville]]
[[cs:Louis Antoine de Bougainville]]
[[de:Louis Antoine de Bougainville]]
[[el:Λουί Αντουάν ντε Μπουγκαινβίλ]]
[[en:Louis Antoine de Bougainville]]
[[es:Louis Antoine de Bougainville]]
[[fi:Louis Antoine de Bougainville]]
[[fr:Louis Antoine de Bougainville]]
[[gl:Louis Antoine de Bougainville]]
[[hu:Louis Antoine de Bougainville]]
[[ja:ルイ・アントワーヌ・ド・ブーガンヴィル]]
[[lt:Louis Antoine de Bougainville]]
[[nl:Louis Antoine de Bougainville]]
[[pl:Louis Antoine de Bougainville]]
[[pt:Louis Antoine de Bougainville]]
[[ro:Louis Antoine de Bougainville]]
[[ru:Бугенвиль, Луи Антуан де]]
[[sv:Louis Antoine de Bougainville]]
[[tr:Louis Antoine de Bougainville]]
[[uk:Бугенвіль Луї Антуан де]]
 
 
 
{{Bio
|Nome = Acragante