Neutralità della rete: differenze tra le versioni

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sintassi e ripetizioni
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'''Governi'''
* La tendenza dei governi a finanziare la costruzione di reti ad alta velocità in paesi come la [[Corea del Sud]] o la Francia, e per le città costruire le proprie reti senza fili, e la loro diffusione graduale in molte aree degli Stati Uniti e dell'Europa.
 
 
===Normativa comunitaria===
 
Il quadro normativo in materia di neutralità della rete non è ancora ben definito, è in fase di discussione al Parlamento Europeo il cosidetto "Telecoms Package", un gruppo di cinque direttive europee volte a disciplinare il sistema delle comunicazioni elettroniche.
 
La versione originale delle direttive è del 2002:
 
* Access Directive 2002/19/EC
* Authorisation Directive 2002/20/EC
* Framework Directive 2002/21/EC
* Universal Service Directive 2002/22/EC
* ePrivacy Directive 2002/58/EC
 
Inoltre il pacchetto comprende le seguenti proposte di direttive:
 
* COD/2007/0247 (emenda la 2002/19/EC, la 2002/20/EC e la 2002/21/EC)
* COD/2007/0248 (emenda la 2002/22/EC e la 2002/58/EC)
 
Alcuni emendamenti proposti permetterebbo la violazione della Net Neutrality, in particolare l'articolo 22 comma 3 della Direttiva Servizio Universale.
Quest'articolo riguarda la Quality of Service (QoS):
* prevede che informazioni chiare, comprensibili e aggiornate sulla qualità dei servizi offerti vengano messe a disposizione degli utenti finali (comma 1)
* prevede l'obbligo per le normative nazionali di stabilire i parametri, i criteri di misurazione e le forme di pubblicazione delle informazioni sulla QoS (comma 2)
* prevede che autorità di regolamentazione nazionali fissino dei requisiti minimi di qualità, in modo da prevenire la congestione ed il rallentamento delle reti con conseguente degradazione del servizio (comma 3)
 
Questo potrebbe consentire agli operatori (Internet Service Provider, o ISP) di dare priorità ad alcuni servizi o applicazioni ritenuti più importanti.
 
Molto critica su questo punto è la posizione dei firmatari della "Lettera aperta al Parlamento Europeo", sottoscritta da diversi istituti, gruppi ed associazioni europei.[http://www.co-ment.net/text/760/]
Riguardo agli emendamenti proposti per l'articolo 22 comma 3, Direttiva Servizi Universali scrivono:
* permetterà il filtraggio di contenuti, applicazioni e servizi
* sono stati indeboliti i controlli regolatori sulle attività dei fornitori di servizio, che proteggerebbero contro pratiche inique, restrittive o discriminatorie
 
 
 
===Normativa italiana===
 
La normativa italiana non prende una posizione decisa in merito di neutralità. Tuttavia gli utenti hanno diritto alla trasparenza, cioè a sapere se il proprio operatore mette in atto qualche tipo di restrizione al traffico internet.
Questo è confermato dalla multa inflitta all'operatore "Tele 2" dall'Antitrust.[http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/1ee325f6366386f8c1257543004883cb?OpenDocumentt] La società è stata sanzionata per pratiche commerciali scorrette poichè non aveva comunicato adeguatamente ai consumatori l'esistenza di filtri per i protocolli p2p.
 
Il centro di ricerca del Politecnico di Torino "NEXA - Center for Internet & Society" ha pubblicato un'analisi comparativa dei contratti business-to-consumer dei principali Internet Service Providers italiani.[http://nexa.polito.it/nexafiles/ExecutiveSummary-AnalisiContrattiISP-NEXA-dic2008.pdf][http://nexa.polito.it/accesso-ad-internet-e-contratti-di-connettivit%C3%A0-business-consumer-di-quattordici-fornitori-italiani]
Nell'analisi si evidenzia che, dal punto di vista giuridico, l'applicazione da parte degli ISP di pratiche di QoS può sollevare alcune problematiche:
* I contratti sono in generale poco chiari a riguardo, questo può trarre in inganno i consumatori generando pratiche commerciali scorrette (come nel caso "Tele 2"). Solo 4 operatori di rete fissa dei 10 analizzati e 1 operatore di rete mobile su 4 forniscono un qualche genere di informazione sulle politiche di Qos.
* Per poter assegnare delle priorità a seconda del tipo di traffico, gli operatori devono in qualche modo analizzare i dati trasmessi dagli utenti. Questo potrebbe violare la privacy degli abbonati protetta dall'articolo 122 del codice della privacy.
* La discriminazione dei dati, in particolare tramite pratiche come la [[deep packet inspection]], potrebbe mettere in discussione l'esenzione di responsabilità del provider prevista dall'art.14 D.Lgs.70/2003, che non si applica nel caso in cui l'operatore selezioni o modifichi le informazioni trasmesse.
 
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