Camillo Benso, conte di Cavour: differenze tra le versioni
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Suscitata l'attenzione delle potenze europee sulla questione italiana, per risolverla era necessario l'appoggio militare della Francia, dove forte era però l'opposizione dei cattolici ansiosi per il futuro della Chiesa romana. D'altra parte l'Inghilterra, assecondata dal governo [[prussia]]no, si adoperava per una soluzione diplomatica per evitare una guerra che avrebbe alterato a favore della Francia l'equilibrio europeo. Si doveva perciò convincere con ogni mezzo [[Napoleone III]], conservatore all'interno, ma sostenitore di una politica estera di "''grandeur''" improntata al principio [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] della Francia portatrice di libertà ai popoli oppressi protetti e subordinati agli interessi francesi.
Dopo una lunga serie di trattative, fomentate da accordi [[matrimonio|matrimoniali]],<ref>La principessa [[Maria Clotilde di Savoia]], figlia prediletta del re, fu fatta sposare contro i suoi desideri a [[Torino]] il [[30 gennaio]] [[1859]] con [[Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte]] (1822-1891)</ref> da opere di seduzione,<ref>Ci si riferisce alle arti seduttive della cugina di Cavour, la [[contessa di Castiglione]], nei confronti dell'imperatore francese e all'abilità diplomatica dell'affascinante inviato di Cavour in Francia [[Costantino Nigra]], non sgradito per le sue attenzioni alla cattolicissima Imperatrice [[Eugenia de Montijo]] che osteggiava, per gelosia e per la devozione al papa, la politica filo-italiana del marito. Tanta era l'avversione dell'imperatrice a queste relazioni con i Piemontesi che si racconta facesse organizzare un attentato (simulato) per distogliere l'imperial coniuge dalla questione italiana.</ref> e favorite, paradossalmente, persino dall'attentato del repubblicano ex
====Gli accordi di Plombières====
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