Arrigo Sacchi: differenze tra le versioni

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Calciatore mediocre, nella giovinezza preferì lavorare nel negozio di calzature del padre. Dal [[1977]] al [[1982]] allenò con alterni risultati il [[Cesena]] primavera (ovvero la squadra giovanile). Nell'anno del ''Mundial'' di [[Enzo Bearzot]] Sacchi frequentò (insieme a [[Zdenek Zeman]]) il corso di [[Coverciano]], al termine del quale si diplomò allenatore professionista.
 
Successivamente guidò il [[Rimini]] in C-1 e le giovanili della [[Fiorentina]], ma fu con il [[Parma]] che Sacchi si affacciò nel grande calcio: dapprima portò i ducali in Serie B, poi con essi eliminò il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] dalla [[Coppa Italia]]. Il suo gioco spettacolare, basato sulla [[difesa a zona]] e sul pressing piacque al presidente dei rossoneri [[Silvio Berlusconi]], che lo volle con sè.
 
Sacchi guidò il Milan dal [[1987]] al [[1990]]; con questa società egli vinse tanti trofei: uno scudetto ([[1988]]), due [[Coppa dei Campioni|Coppe dei Campioni]] ([[1989]] e [[1990]]), due [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]] (1989 e 1990) e due [[Supercoppa europea di calcio|Supercoppe europee]] (1989 e 1990). Il suo Milan praticò (soprattutto in [[Europa]]) un gioco divertente e pimpante, che secondo alcuni esperti è da considerarsi il migliore della storia di questo [[sport]]. Campioni come [[Marco van Basten]], [[Paolo Maldini]], [[Franco Baresi]] e [[Ruud Gullit]] contribuirono a questi incredibili risultati.