Edward mani di forbice: differenze tra le versioni

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===Sviluppo===
 
Le origini di ''Edward mani di forbice'' si hanno nei disegni d'infanzia del regista [[Tim Burton]], che rifletteva così i suoi sentimenti di isolamento e di incapacità di comunicazione con le persone intorno a lui.
Burton affermò che era spesso solo ed aveva problemi ad intrattenere amicizie. "«Avevo la sensazione che le persone avevano semplicemente quest'impulso a lasciarmi da solo per qualche ragione, non so esattamente perché." »
Commentò anche che "«[questa cosa era] associata subcoscientemente ed era connessa ad un soggetto che voleva toccare ma che non poteva; che era sia creativo che distruttivo"».
Burton affermò che "«nel business cinematografico, nel successo, nella vita ad [[Hollywood]] o nella mia infanzia, tre parole si ripetono con una regolarità che si rianima nelle orecchie di ogni mia introflessione: paura, pericolo e, più frequente di tutte, incorporeità. Così mi chiedo perché ogni cosa mi sembra incorporea?"»<ref>{{cite news |first=David Ansen |last=Donna Foote|title=The Disembodied Director|publisher=[[Newsweek]]| date= [[1991-01-21]]|accessdate=2007-12-10}}</ref> Inoltre, Burton cita l'influenza di ''[[Frankenstein]]'' di [[Mary Shelley]], del ''[[Il fantasma dell'Opera (romanzo)|Fantasma dell'opera]]'' di [[Gaston Leroux]], del ''[[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)|Gobbo di Notre-Dame]]'' di [[Victor Hugo]], di ''[[King Kong]]'' e de ''[[Il mostro della laguna nera]]''.
 
Dopo il successo di ''[[Pee-wee's Big Adventure]]'' ([[1985]]), Burton portò l'idea ai suoi agenti della ''William Morris Agency'', dove questi lo presentarono a [[Caroline Thompson]], pensando che i due potessero lavorare insieme.
Burton lesse una storia breve di lei intitolata ''Primogenito'', che parlava di un aborto che ritornava in vita.
Affermò anche che la storia dipingeva un tono che lui stesso voleva per il film.
Durante la [[pre-produzione]] di ''[[Beetlejuice - Spiritello porcello]]'' ([[1988]]) seppe che lei era la più adatta a scrivere il copione, pagandola con qualche migliaia di dollari di sua tasca, e così, commissionò la Thompson per scriverne la sceneggiatura.
Nella Thompson, Burton trovò uno spirito affine che avrebbe poi scritto la sceneggiatura per altri progetti lungometrati di Burton, come ''[[Nightmare Before Christmas]]''.
Caroline Thompson affermò che scrisse la sceneggiatura come fosse per una "poesia d'amore" rivolta a Burton, chiamandolo "«la persona più articolata che conosca, ma che non riuscirebbe a mettere insieme una sola frase"».
Inizialmente Burton aveva il piano di realizzare il film come un musical, spiegando che "«mi sembrava grande e operistico"», ma poi abbandonò l'idea.
 
Non fu prima del successo commerciale di ''[[Batman (film 1989)|Batman]]'' ([[1989]]) che Burton si poté definire un famoso regista commerciale.
Questo gli diede l'opportunità di realizzare qualsiasi film egli desiderasse.
Invece di fare un'altra cannonata cinematografica, od il sequel di Batman (che poi farà: ''[[Batman - Il ritorno]]'') che la [[Warner Bros.]] così tanto bramava, Burton sentì che era il giusto momento per ''Edward mani di forbice''.
Benché Burton fosse associato con la Warner Bros. con i suoi tre precedenti lungometraggi, trovò lo studio non ricettivo alla sua idea, e andò alla ricerca di altri studio che gli potessero dare la libertà di fare il film a suo modo.
Burton affermò che "«la Warner semplicemente non lo volle, cosa che era buona perché sapevo che non volevano farlo. Tentai di lavorare con persone che volevano fare ciò che io volevo fare. Anche ora tento di misurarmi con persone che lo fanno per me o perché adorano il progetto stesso." »
Quando commissionava il copione a vari studio, Burton scherzava nel proporlo, dicendo che si trattava di un pacchetto ergo, lui e la Thompson non avrebbero avuto difficoltà creative nel riscriverlo se lo studio non approvava l'attuale.
Alla fine trovò la [[20th Century Fox]] per finanziare il film.<ref>Salisbury, Burton, p. 84</ref>
 
===Riprese===