Ciascuno a suo modo: differenze tra le versioni
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Secondo il critico teatrale [[Eligio Possenti]] (1886-1966), la commedia mette in risalto la contraddizione interna di ogni essere umano tra le proprie azioni e le motivazioni «dell'altro che è dentro di noi e viene chissà di dove e determina 'non si sa come' i nostri atti».
[[File:Coazze - Chiesa di Santa Maria del Pino - Ognuno a suo modo.jpg|thumb|left|200px|Il motto ''Ognuno a suo modo'' riportato sul campanile della chiesa di [[Coazze]] si pensa che abbia ispirato l'opera]]
Lo sdoppiamento tra i [[personaggio|personaggi]] e i loro atti è ottenuto tramite la contemporanea presenza, in sala e sul palcoscenico, dei protagonisti di un caso di cronaca. Ad ogni calare di [[sipario]] i protagonisti 'reali' delle vicenda (che viene rappresentata, da altri attori, sul palcoscenico) si accalorano, inveendo contro l'autore e la commedia. Il gioco teatrale si svela nel finale, quando, inaspettatamente, i personaggi della 'realtà' e quelli della 'finzione' si riuniscono per l'uscita finale.
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