Gilera: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Gilera è uno dei più antichi marchi italiani di moto, essendo stato fondato da [[Giuseppe Gilera]] nel [[1909]] che aprì prima una piccola officina in Corso XXII Marzo a [[Milano]] e successivamente una fabbrica nella cittadina di [[Arcore]], in <!-- la provincia di Monza non è ancora operativa [[Provincia di Monza e Brianza|provincia di Monza]] --> [[provincia di Milano]]. La prima moto a portare questo nome fu la ''VT 317''.
[[Immagine:Gilera 4.jpg|
Dopo la [[prima guerra mondiale]] Gilera produsse moto da 500 [[centimetro cubo|cc]] di cilindrata e iniziò con queste a partecipare ed a vincere nelle più prestigiose competizioni internazionali del tempo.
Questo motore da 500 cc aveva le valvole laterali: solo negli [[anni 1930|anni trenta]] la Gilera cominciò ad utilizzare le valvole in testa. Nacquero così la ''Quattro Bulloni 500'' e la ''Otto Bulloni''.
[[Immagine:Gilera500Saturno1947aR01.JPG|
Nel [[1936]], partendo da un progetto della casa romana [[CNA Rondine]], Gilera presentò l'omonima moto dotata di un quattro cilindri in linea da 500 cc dotato di compressore che stabilì il nuovo record mondiale dell'ora (a 274,181 km/h, [[record di velocità terrestre|record]] stabilito nel [[1937]]) e conquistò l’alloro nel Campionato Europeo del [[1939]].
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I costi crescenti e le prime avvisaglie della crisi che di lì a pochi anni investì il comparto motociclistico, dovuto all’esplosione del mercato automobilistico, fecero sì che Gilera decidesse nel [[1957]] il ritiro dalle competizioni, di comune accordo con [[Moto Guzzi]] e [[Mondial Moto|Mondial]].
[[Immagine:Gilera Giubileo5.JPG|
Degli [[anni 1960|anni sessanta]] vanno ricordate le varie ''Giubileo'', ''Rossa'', ''Turismo'' e ''Sport'' che ottennero un buon successo commerciale, insieme alle rinnovate ''Saturno'' ed alla ''[[Gilera B300|300 Bicilindrica]]''.
Nel [[1969]] Gilera venne acquisita dal Gruppo [[Piaggio]]. La nuova proprietà effettuò importanti investimenti su tutta la gamma, soprattutto incentrata sulle attività [[fuoristrada|fuoristradistiche]] che avevano già dato lustro e gloria alla casa lombarda (numerose le vittorie nelle Sei Giorni Internazionale). La ''125 Bicilindrica Cross'' ne è il più famoso esempio. Nel campo delle motociclette da strada venne presentata la ''[[Gilera Arcore|5V Arcore]]'' disponibile in due cilindrate da 125 e 150 cc., che continuò il successo delle riuscite ''124'' stradali degli anni sessanta.
[[Immagine:Gilera 150 Arcore.jpg|
Una vera e propria innovazione fu l'ingresso nel settore dei ciclomotori da fuoristrada, allora dominato da marchi come [[Fantic Motor]], [[Aspes]], [[Benelli]], [[Milani]] ed altri. Col modello ''50 Trial 5V'', guidabile senza patente, Gilera conquistò un suo spazio di mercato nella fascia di età dai quattordici anni in su. La serie venne completata dal modello stradale ''Touring'' e dalle loro inusuali sorelle targate, denominate ''7HP'' e destinate ai sedicenni in possesso di patente A. La ''Trial Codice'' fu sicuramente il modello di maggior successo, con migliaia di esemplari venduti. Nel 1974 la ''Trial'' venne sostituita dalla ''50 Enduro'', che non riuscì a bissarne il successo, pur richiamando nelle linee e nella veste cromatica l'ambitissima ''50 6V Competizione'' che si impose in molte gare di regolarità nazionali.
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] Gilera presentò una nuova serie di motori a 4 tempi, i bi-4, monocilindrici e bialbero, nelle cilindrate di 350 cc e 500 cc (in seguito portato a 558 cc). Il primo modello a utilizzare i nuovi motori fu l'enduro ''Dakota''. Questi motori di produzione vennero utilizzati anche per le moto [[enduro]] da competizione, le ''RC 600'' e ''RC 750'', vittoriose in due Parigi-Dakar (vittorie di classe) ed in un Rally dei Faraoni (vittoria assoluta).
[[Immagine:Gilera 125 CX.jpg|
Nel [[1991]] nacque la ''Nordwest'', disponibile nelle cilindrate 350 e 600cc, moto innovativa ed antesignana delle attuali [[supermotard]], ma che riscosse poco successo nonostante vantasse guidabilità e prestazioni interessanti, unite all'affidabilità del bi-4 Gilera.
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