Nagato (personaggio): differenze tra le versioni
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Viene confermato che la vera identità di Pain è Nagato; infatti Konan lo chiama per nome <ref>''Naruto'', cap.429, pag.10.</ref> dopo essere stata evocata fuori dal Villaggio con gli altri corpi, cercando di impedirgli di usare la tecnica che poi ha distrutto il Villaggio.
==== Lo scontro con Naruto ====
Nel capitolo 430 i sei corpi di Pain si affrettano per affrontare Naruto appena evocato in mezzo alla voragine dove prima c'era il villaggio. Il Regno Demoniaco sta per attaccare Tsunade, che viene salvata da Naruto, il quale distrugge il corpo con un Rasengan. Successivamente Naruto sconfigge il corpo degli Spettri Divoratori con un pugno, grazie all'energia naturale. Pain pensa che ci vorrà ancora un po' di tempo prima di recuperare l'energia, e intanto dovrà difendersi dalla nuova tecnica di Naruto.L'ultima tecnica di Naruto è potentissima, infatti è il Rasen Shuriken modificato, capace di essere lanciato e incredibilmente accrescere dopo essere stato spedito verso il nemico o pure dopo non averlo colpito come secondo attacco, infatti, il Regno Umano viene subito ucciso, mentre il Regno Animale si lancia all'attacco con una sua evocazione ma incredibilmente cade trappola di un' astuzia di Mà e Pà, infatti con una tecnica rendono invisibile la vista a gli altri Pain i quali poi scoprono che il Regno Animale si trova nella bocca di Gamabunta dove Naruto esegue il doppio Rasengan che uccide il Regno Animale che, morto, fa sparire le evocazioni che tormentavano i Grandi rospi. Dopo tutto questo però Naruto perde la forma eremitica trovandosi faccia e faccia con il Regno Deva che sembra volere vendetta.Tuttavia Naruto, con l'aiuto di Fukasaku, evoca una delle due copie che aveva lasciato al Monte Myoboku a raccogliere l'energia naturale prima dello scontro con Pain e riacquista la forma eremitica. Lo scontro prosegue, il regno degli spiriti affamati resuscita il corpo in grado di assorbire i ninjutsu; per evitare che tutti i corpi distrutti vengano resuscitati, Naruto distrugge tempestivamente il Naraka Pain con un doppio Rasengan. Riacquistati i suoi poteri, il Deva Pain spazza via tutte le grandi evocazioni dei rospi con uno Shinra Tensei; Fukasaku e Shima si preparano ad eseguire un Genjutsu, l'unico modo per avere la meglio, mentre Naruto si prepara ad attaccare, ma il Regno Divino lo precede e con una nuova tecnica attira verso di sè il ragazzo che viene immobilizzato dal secondo corpo che assorbe tutto il suo chakra facendogli perdere conoscenza. Il Deva Pain afferma che la missione è compiuta. Tuttavia il corpo non riesce a controllare l'energia naturale assorbita da Naruto e si trasforma in una rana di pietra, permettendo a Naruto di distruggerla e liberarsi. Lo scontro continua, Mà e Pà sono pronti per eseguire l'illusione, ma Pain uccide Fukasaku prima del completamento della tecnica, nonostante Naruto provi a fermarlo. Dopo essersi liberato del corpo del vecchio rospo, Pain attira di nuovo verso di sè il ragazzo e lo sbatte a terra con violenza e infine gli blocca entrambe le mani a terra infilzandole con una lama, chedendo a Naruto se questo lo renderà più accondiscendente; infine accetta di parlare e rispondere alla domanda del giovane ninja e di spiegargli il perchè delle sue azioni. Dopodichè viene per la prima volta ripreso il corpo di Nagato, atrofizzato, scheletrico e pieno di buchi, incapsulato in un macchinario che amplifica le emissioni delle frequenze di chakra tramite le quali controlla gli altri 6 corpi della trasmigrazione di Pain, con, accanto a lui, la fedelissima Konan. Nel capitolo 437 Nagato continua a sostenere la sua contorta concezione di pace, affermando che credere in una pace dove le persone si riescono a comprendere tra loro è una mera utopia. A questo punto il Deva-Pain, infilza Naruto con dei paletti che distrubano il suo flusso di chakra (dal momento che all'interno del suo corpo viene fatto fluire il chakra di Pain, percepito anche dal ragazzo), evitando però accuratamente di colpire organi vitali e di infliggerli ferite profonde; la giusta precauzione necessaria a bloccare i suoi movimenti. Prima che possa abbandonare il campo di combattimento con la Forza Portante da lui catturata, viene fermato dall'interferenza di Hinata, che non riesce a resistere vedendo con il suo Byakugan il corpo inerme di Naruto. Hinata (sebbene perfettamente cosciente della sua netta inferiorità rispetto al potentissimo rivale), dopo aver confessato l'amore che prova per Naruto, decide di attaccare il Deva-Pain (con una nuova tecnica da lei appresa), che però con uno Shinra Tensei riesce a respingere l'attacco apportato dalla ragazza e a farle perdere conoscenza. A questo punto la colpisce con il suo pugnale dicendo a Naruto che si è presentata la stessa occasione di quando i suoi genitori vennero brutalmente assassinati dinanzi ai suoi occhi da dei ninja di Konoha: "l'amore porta al sacrificio, che successivamente comporta solo odio!", queste sono le spietate parole pronunciate da Pain. Udite quest'ultime, Naruto non riesce più a contenere la sua irrefrenabile ira, che viene sprogionata in una gigantesca esplosione di concentrazione di chakra, facendo comparire la Volpe a Nove Code, con inizialmente 4 code (lo stadio di Naruto versione miniaturizzata della Volpe), e poi con 6 code, insieme alle quali compare la conformazione scheletrica del Cercoterio. Pain chiede a Naruto se pensa sul serio che le persone riescano a comprendersi in questo modo, poi aggiunge infine che il suo dolore è più grande di quello che prova lui. Nel capitolo 438, la volpe con 6 code viene temporaneamente bloccata da un sigillo proveniente dall'interno del suo corpo (quello inserito dallo stesso Minato), che viene poi spezzato dalla stessa, permettendole di scatenare tutta la sua incredibile potenza. Pain cerca di scagliarle contro uno Shinra Tensei, ma l'enorme forza della Volpe le permette di resistere all'attacco approntato dal Deva-Pain, e di rifletterlo sullo stesso utilizzatore, che viene così scagliato via dalla forza del suo stesso colpo. Intanto si scopre che Hinata è sopravvissuta all'attacco di Pain, che questa volta attacca Naruto con un Banshou Tenin di immane potenza, attraendolo verso di sè con un masso roccioso per proteggersi dall'attacco violentissimo che stava sprigionando la Volpe (il medesimo utilizzato contro Orochimaru). Le estroflessioni di Katsuyu avvertono, su ordine impartitole da Sakura, il team partito alla ricerca di Nagato (composto da Shikamaru, Ino ed i rispettivi padri) di allontanarsi dal Villaggio e trovare un rifugio sicuro. Il Deva-Pain sopravvissuto all'esplosione afferma che il potere della Volpe è sorprendente e decide così di fuggire via. Tuttavia raggiunta un certa vicinanza riceve l'ordine da Nagato di eseguire una nuova micidiale tecnica: il Chibaku Tensei, che consiste nella creazione di un nucleo circondato da un enorme campo gravitazionale (porterà alla formazione di una versione miniaturizzata del satellite lunare detritico), con effetti paragonabili a quelli di un buco nero, con il quale riesce temporaneamente a bloccare i movimenti del Demone. Questa tecnica però presenta degli intrinsechi effetti collaterali: per il suo utilizzo, Nagato viene stremato, suscitando le preoccupazioni della fedele Konan, alla quale controbatte che per il Kyuubi questo genere di attacco era indispensabile ed afferma che il Demone ormai è catturato. Kyuubi riesce però a liberarsi anche da quest'attacco definitivo, trasformandosi ulteriormente e rilasciando otto code, il massimo raggiunto finora, provocando stupore e incredulità nel Deva-Pain. Nel capitolo 440, il Deva-Pain non riesce a credere alla spaventosa forza sprigionata dalla Volpe, che è riuscita persino a contrastare ed annullare quest'ultima tecnica; inoltre afferma che dovrà creare un Chibaku Tensei ancora più potente per sovrastare il suo potere. Riappare nella ultime pagine del capitolo, dopo la fine della conversazione con il Quarto Hokage, sorpreso del fatto che il Demone-Volpe sia scomparso e che sia ritornato Naruto in Modalità Eremita. Il ninja della Foglia chiede al Deva-Pain il permesso di parlare a Nagato, che però si rifiuta di dirgli l'ubicazione dello shinobi della Pioggia. Allora, grazie ai ricettori che Pain ha attaccato sul corpo ed utilizzando l'energia naturale, riesce ad individuare dove si trova Nagato, ma prima di farlo, Naruto ha intenzione di uccidere il corpo di Deva-Pain. Per fare questo, il ninja della Foglia crea una cortina fumogena e scaglia contro Pain un Rasenshuriken. Il Deva lo contrasta facilmente con uno Shinra Tensei ma Naruto si nasconde dietro il Rasenshuriken e si appresta a colpire il Deva in un lasso di tempo inferiore ai 5 secondi (tempo necessario a Pain per poter eseguire nuovamente uno Shinra Tensei su piccola scala). Per ottenere un esito positivo con la tecnica attuata, Naruto utilizza due cloni d'ombra per immobilizzare il Deva-Pain, il quale, facendo leva sulle proprie aste, riesce ad evitare la tecnica, schivandola. A 2 secondi dalla possibilità di riutilizzo dello Shinra Tensei, una miriade di cloni d'ombra creati da Naruto e trasformati in rocce, assale il Deva-Pain da ogni direzione; l'operazione di attacco concatenato mutiplo ha però necessitato di troppo tempo e Pain ha riutilizzato lo Shinra Tensei. Naruto viene però sostenuto dalle sue copie e grazie ad esse non viene travolto e riesce a contenere l'onda repulsiva della tecnica del Deva-Pain, che osserva la scena incredulo. I due si guardano e Pain intima a Naruto di arrendersi, dal momento che non conosce la risposta all'interrogativo avanzato dal Deva-Pain. Naruto però si ricorda delle parole di Jiraya, di Kakashi e di suo padre, che gli dicevano di non arrendersi mai. Naruto allora forma un Rasengan (il Deva-Pain afferma che da quella distanza può colpirlo e non riuscirà a respingere il suo attacco) e con una corsa velocissima colpisce Pain in pieno corpo, prima dello scadere dei seguenti 5 secondi, ricordando al Deva-Pain che non si arrenderà mai e poi mai. Nel capitolo 443, Nagato afferma che anche l'ultimo Pain, il Regno Divino, è stato sconfitto. Naruto si avvicina al corpo dell'ultimo Pain caduto per rimuovere i vari ricettori di chakra del suo corpo così da impedirgli di muoversi, intanto rievoca le parole del Deva-Pain, riguardo il suo concetto di giustizia, e decide così di andare da Nagato. Sulla strada incontra Inoichi e Shikaku, a cui dice che è diretto da Nagato e che vuole andare da solo. Il luogo dove Nagato è nascosto è una boscaglia, ma Naruto nota un albero più grande di tutti gli altri presenti e avvicinandosi si accorge che è fatto di carta, creato per mimetizzare il nascondiglio di Konan e Nagato. Dopo aver aperto un varco nell'albero, Naruto trova al suo interno Nagato e la sua partner Konan e il capo del Villaggio della Pioggia lo accoglie dicendo "Allora è arrivata la pace,eh?". Nagato attacca Naruto con una lama nera, tentando di controllarlo con il suo chakra, cosa che però non gli riesce a causa della Volpe a Nove Code. Naruto dice a Nagato che non potrà mai perdonarlo per quello che ha fatto ai suoi maestri e vuole colpirlo con un pugno. Nonostante Konan tenti di frapponersi fra i due, Naruto si ferma poco prima di colpire, ripensando al fatto che Nagato è stato allievo di Jiraiya. Allora chiede a quest'ultimo di raccontargli la sua storia e del perchè è diventato così, aggiungendo che, avute le spiegazioni da parte di Nagato, avrebbe dato la sua risposta. Nagato accetta di parlare e comincia a spiegare che le cause del suo dolore sono due: la prima è la morte dei suoi genitori, avvenuta davanti ai suoi occhi e causata da alcuni ninja della Foglia; essi credevano che Nagato e i suoi genitori fossero dei nemici e quindi li attaccarono senza pietà. Davanti a quella scena, Nagato non si seppe più trattenere e da quel momento attivò la sua abilità innata, il Rinnegan. Successivamente, Nagato seppellì i suoi genitori e lasciò casa con poche provviste. Venne poi salvato da Konan, quando stava per morire di fame, e portato da Yahiko, un altro orfano. Yahiko espresse il desiderio di cambiare il mondo, per fermare le guerre, e quindi di diventare come un Dio. I tre avevano con con loro un cagnolino di nome Tiny, trovato in precedenza da Nagato, che fu ucciso da una shuriken-bomba proveniente dallo scontro tra Hanzo delle Salamandre e i tre Sannin. Fu in quel momento che Nagato decise che il sogno di Yahiko sarebbe diventato anche il suo.
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