Viscoelasticità: differenze tra le versioni

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==Cenni storici e definizioni==
 
Nel [[diciannovesimo secolo]], fisici come [[James Clerk Maxwell]], [[Ludwig Boltzmann]] e [[William Thomson Kelvin]] ricercarono e sperimentarono con la [[strisciatura]] e il recupero di [[vetro]] di [[metalli]] e [[gomma]]<ref name=McCrum>McCrum, Buckley, and Bucknell (2003): "Principles of Polymer Engineering," 117-176.</ref>. La viscolelasticitàviscoelasticità fu ulteriormente esaminata alla fine del [[ventesimo secolo]], quando furono creati i [[polimeri sintetici]], che vennero usati in varie applicazioni<ref name=McCrum>McCrum, Buckley, and Bucknell (2003): "Principles of Polymer Engineering," 117-176.</ref>.I calcoliLa determinazione della viscoelasticità dipendonodipende dalla variabile di [[viscosità]] σ. lL'inversa di σ è nota come [[fluidità]], ''f''. Il valore di entrambi può essere derivato come una[[dipendenza della temperatura dalla viscosità|funzione della temperatura]] o come un valore dato (cioè come un [[punto di partenza]]).<ref name=Meyers>Meyers and Chawla (1999): "Mechanical Behavior of Materials," 98-103.</ref>
[[Image:Non-Newtonian fluid.PNG|frame|right|Different types of responses (<math>\sigma</math>) to a change in strain rate (d<math>\varepsilon</math>/dt)]]
 
Essendo dipendente dal cambio di tensione come dal verso dello sforzo all'interno del materiale, la viscosità può essere categorizzata in base all'avere una caratteristica lineare, non lineare o plastica. Quando un materiale mostra la caratteristica lineare viene categorizzato come [[materiale newtoniano]]<ref name=Meyers/>. In questo caso lo forzo è linearmente proporzionale al tasso di tensione. Se il materiale mostra una caratteristica non lineare rispetto al tasso di tensione è categorizzato come [[fluido non-newtoniano]]. c'è anche un caso interessante in cui la viscosità decresce in modo tale che il tasso di tensione/taglio rimane costante. Un materiale che mostra questo tipo di aspetto è noto come [[Thixotropicotixotropicità|tixotropico]]<ref name=Meyers/>. In aggiunta quando lo sforzo è indipendente dal tasso di tensione, il materiale mostra deformazione plastica.<ref name=Meyers/>. Molti materiali viscoelastici mostrano una caratteristica simile alla [[gomma]], spiegata dalla [[teoria termodinamica dell'elasticità dei polimeri]].
In realtà tutti i materiali deviano dalla legge di Hooke in vari modi, per esempio esibendo sia caratteristiche di viscosità che di elasticità. I materiali viscoelastici sono quelli per cui la relazione tra sforzo e tensione dipende dal tempo. I solidi anelastici rappresentano un sottoinsieme dei materiali viscoelastici: essi hanno un unica configurazione di equilibrio che ricuperano completamente alla fine dopo aver rimosso o ridotto il carico.
 
Alcuni fenomeni nei materiali viscoelastici sono:
Alcuni fenomeni nei materiali viscoelastici sono (i) se lo sforzo si mantiene costante, la tensione cresce con il tempo (stiratura); (ii) se si mantiene costante la tensione, lo sforzo decresce con il tempo (rilassamento); (iii) l'effettiva rigidità dipende dal tasso di applicazione del carico (iv) se è applicato un carico ciclico, avviene un isteresi (un ritardo periodico), conducendo ad una dissipazione di energia meccanica; (v)le onde acustiche subiscono una attenuazione; (vi) il rimbalzo di un ogetto susseguente ad un urto è inferiore del 100%; (vii)durante il rotolamento, compare attrito radente.
* se lo sforzo si mantiene costante, la tensione cresce con il tempo (stiratura);
Tutti i materiali mostrano qualche proprietà viscoelastica. Di solito i metalli come l'acciaio e l'aluminio, allo stesso modo del quarzo, a temperatura ambiente ed a picoole trazioni, hanno un comportamento che non devia di molto dall'elasticità lineare. I polimeri sintetici, il legno e itessuti umani come i metalli ad alta temperatura mostrano effetti viscoelastici significativi. Per essere completo, un analisi o un progetto che coinvolge questi materiali deve considerare anche la loro caratteristica viscoelastica.
* se si mantiene costante la tensione, lo sforzo decresce con il tempo (rilassamento);
* l'effettiva rigidità dipende dal tasso di applicazione del carico;
* se è applicato un carico ciclico, avviene un isteresi (un ritardo periodico), conducendo ad una dissipazione di energia meccanica;
* le onde acustiche subiscono una attenuazione;
* il rimbalzo di un oggetto susseguente ad un urto è inferiore del 100%;
* durante il rotolamento, compare attrito radente.
 
Tutti i materiali mostrano qualche proprietà viscoelastica. Di solito i metalli come l'acciaio e l'aluminioalluminio, allo stesso modo del quarzo, a temperatura ambiente ed a picoolepiccole trazioni, hanno un comportamento che non devia di molto dall'elasticità lineare. I polimeri sintetici, il legno e itessutii tessuti umani come i metalli ad alta temperatura mostrano effetti viscoelastici significativi. Per essere completo, un analisi o un progetto che coinvolge questi materiali deve considerare anche la loro caratteristica viscoelastica.
La conoscenza della caratteristica di viscoelasticità di un materiale è basata su misurazioni.
 
Alcuni esempi di materiali viscoelastici includono polimeri amorfi, polimeri semicristallini, biopolimeri, mettallimetalli ad elevate temperature, e materiali bituminosi. Si hanno delle rotture quando viene applicata una tensione rapida e al di fuori del limite elastico.
 
Un materiale '''viscoelastico''' ha le seguenti proprietà:
*[[isteresi]] si vede nella [[curva di stress-tensione]]
*[[rilassamento dello sforzo]] si oservaosserva che applicando una tensione costante a gradini si ha decrescita dello stress
*[[stiramento]] si osserva: uno stress costante a gradini causa una crescita di tensione.