Software per Commodore 64: differenze tra le versioni
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I gruppi warez non furono i soli a distribuire copie pirata dei giochi.
Fino agli anni '90, vi furono diversi gruppi editoriali (es. Pubblirome/Edigamma) che pubblicarono su supporti magnetici, sia nastro che disco, videogiochi per Commodore 64 a cui venivano cancellati, o sostituiti con traduzioni il nome originario ed eventuali testi che riconducessero all'originale. Queste edizioni venivano poi destinate in massa nelle edicole, e il loro costo era in tal modo basso, sulla media delle 10.000 lire (circa 5 euro attuali), scese poi a 3.500 (1,75 euro). Erano presenti soprattutto i nastri, solitamente con 8 giochi, 4 per lato.
Questo fenomeno che oggi apparirebbe sconcertante era in realtà perfettamente legale e dovuto ad un fattore da non sottovalutare. La legge italiana sul copyright
Il fenomeno dei giochi pirata modificati, dato che si è appoggiato al canale editoriale e alle edicole come forma di distribuzione, è stato cosi' radicale che forse supera quello operato dei craking groups: prova di questo puo' essere il fatto che molti degli utenti italiani di un Commodore 64 possiedono più memoria della versione pubblicata in edicola di un gioco rispetto alla sua controparte originale.
Nonostante questo massiccio fenomeno nella realta' italiana, sono esistiti anche gruppi editoriali e distributori che si dedicarono al supporto e della diffusione di software originale. Tra questi possiamo ricordare la Lago, che distribui' vari giochi della Beyond Software corredati con manuale in italiano (Enigma Force, Quake Minus One), la Jackson che includeva titoli originali su disco o cassetta sulle sue numerose riviste (come Supercommodore 64 & 128 e Videogiochi 64 & 128), e la System Editoriale che offri', sulle proprie testate, l'occasione a diversi autori italiani di pubblicare i propri giochi.
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