Giuliano il Teurgo: differenze tra le versioni

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Filosofo neoplatonico del IV secolo d.C., figlio di Giuliano il caldeo, sembra che abbia coniato per primo il termine teurgia che contrappose a teologia. Il termina stava ad significare "agire come un dio" nel senso di aiutare gli uomini a trasformare il loro status in senso divino con l'aiuto dell'unione mistica.
 
L'imperatore romano Giuliano, prima ancora di vestire la porpora imperiale, all'eta' di 23 si reco' ad Atene dove studio' filosofia. Si narra che Eusebio di Mindo abbia messo in guardia il giovane Giuliano, allora residente a Pergamo, riguardo le supposte magie dei teurghidel teurgo Massimo. La risposta piccata di Giuliano fu: "tu puoi restare fermo sui tuoi libri, io so dove andare".
 
Quindi Giuliano ando' da Massimo in Atene e venne cosi' iniziato ai misteri eleusini. Per i suoi studi Giuliano chiese a prisco di spedirgli una copia del commentario di Giamblico su Giuliano il Teurgo. A tal proposito commento' di essere avido della filosofia di Giamblico e che nulla al mondo poteva stargli al pari.