Fiere di Modugno: differenze tra le versioni
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==Decadenza delle fiere e nuove tasse==
Nei secoli XVII e XVIII si verificò una decadenza delle fiere in tutto il [[Regno di Napoli]],
Anche la Chiesa ebbe una parte importante in questo impoverimento del commercio impedendo, sotto pena della scomunica, la realizzazione del tradizionale mercato domenicale.
A ciò si aggiunse, nel primi anni del Seicento, la creazione della Dogana di Bari. Essa arrivò ad imprigionare dei commercianti che, provenienti dalla fiera di Modugno, si rifiutavano di pagare i dazi sui beni acquistatati. In quell’occasione l’Università di Modugno protestò presso il Viceré vedendosi riconosciuto il proprio diritto di esenzione dai dazi. Era il [[1619]]. Solo tre anni dopo la dogana negando l’esistenza di tale privilegio: il Tribunale di Trani aprì le udienze dove Modugno portò 150 testimoni a proprio favore: mercanti di ogni luogo (anche di [[Salerno]], [[Torino]] e [[Nizza]]) che affermavano l’esistenza di tale privilegio che il tribunale non poté altro che riconoscere a propria volta.
==La fiera del Crocifisso==
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