Maximilien de Robespierre: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1700
|Nazionalità = francese
|Immagine = HwLabille-robespierreGuiard Robespierre.jpg
|Didascalia = Maximilien de Robespierre
}}
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== Biografia ==
===Le origini===
Maximilien de Robespierre nacque ad [[Arras]], nel nord della [[Francia]], il 6 maggio 1758, da una famiglia i cui membriascendenti maschipaterni esercitavano la professione notarile dall'inizio del [[XVII secolo]]: il trisavolo Robert ([[1627]]-[[1707]]) era notaio a [[Carvin]] e [[balivo]] di [[Oignies]], il bisnonno Martin ([[1664]]-[[1720]]) fu procuratore e il nonno paterno Maximilien era avvocato ad Arras, così come il figlio Maximilien-Barthélémy-François de Robespierre, nato nel [[1732]], che il [[2 gennaio]] [[1757]] sposò Jacqueline Marguerite Carraut, nata nel [[1735]], figlia di un birraio.<ref>Sulla famiglia di Robespierre, cfr. Gérard Walter, ''Maximilien de Robespierre'', Paris, Gallimard, 1989, p. 14.</ref>
 
Il nonno paterno era avvocato ad Arras. Il padre continuò la professione legale; nel [[1757]] sposò Jacqueline Marguerite Carraut, figlia di un birraio. Maximilien fu il primo dei loro quattro figli. Nel [[1767]] Madame Derobespierre, quello era allora il cognome familiare, morì. Il marito lasciò Arras e vagò per l'Europa fino alla morte, nel [[1777]], a [[Monaco di Baviera]]. I figli furono cresciuti dal nonno materno e dalle zie. Maximilien stesso si occupò peraltro dei fratellini.
Maximilien fu il primo dei loro quattro figli. La coppia ebbe ancora quattro figli: [[Charlotte Robespierre|Charlotte]] nel [[1760]], Henriette-Eulalie-Françoise nel [[1761]] e [[Augustin Robespierre|Augustin]] nel [[1763]]; l’ultimo nato visse il solo giorno della nascita, il [[4 luglio]] [[1764]].
 
Il nonno paterno era avvocato ad Arras. Il padre continuò la professione legale; nel [[1757]] sposò Jacqueline Marguerite Carraut, figlia di un birraio. Maximilien fu il primo dei loro quattro figli. Nel [[1767]] Madame Derobespierre, quello era allora il cognome familiare, morì. Il marito lasciò Arras e vagò per l'Europa fino alla morte, nel [[1777]], a [[Monaco di Baviera]]. I figli furono cresciuti dal nonno materno e dalle zie. Maximilien stesso si occupò peraltro dei fratellini.
 
Studiò al Collegio di Arras. Nel [[1770]], su raccomandazione del vescovo, Robespierre ottenne di potere studiare al liceo [[Louis-le-Grand]] di Parigi: fra i suoi compagni vi furono [[Camille Desmoulins]] e [[Stanislas Fréron]]. Negli studi Robespierre s'appassionava in special modo alle vicende dell'antica Roma repubblicana e agli autori classici, in particolare alla retorica di [[Cicerone]] e [[Marco Porcio Catone|Catone]].
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Nel dicembre [[1783]] Robespierre fu eletto membro dell'Accademia di Arras, che avrebbe frequentato sempre regolarmente. Nel [[1784]] ottiene, insieme a [[Pierre Louis de Lacretelle]], avvocato e giornalista parigino, una medaglia dall'Accademia di [[Metz]] per un suo lavoro sul diritto penale. Le sue opere successive ebbero meno successo; Robespierre fu tuttavia compensato dalla propria popolarità nell'associazione letteraria e musicale di Arras, chiamata "Rosati", tra i cui membri vi era [[Lazare Carnot]], futuro componente del [[Comitato di salute pubblica]], insieme a Robespierre stesso.
 
[[Immagine:Labille-Guiard Robespierre.jpg|left|200px|thumb|Ritratto di Robespierre opera di [[Adélaïde Labille-Guiard]] (1786)]]
Nel [[1788]] partecipò al dibattito sul modo di elezione degli [[Stati generali]]. Con il suo scritto ''Adresse à la nation artésienne'' sostenne che se si fosse usato il vecchio metodo di elezione degli "Stati provinciali", ne sarebbero usciti degli Stati generali non rappresentativi della volontà popolare.