Breda Ba.65: differenze tra le versioni

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Il Ba.65 era una espressione delle teorie sull'aviazione d'assalto (o da attacco al suolo, o da appoggio ravvicinato) di cui fu principale sostenitore proprio un italiano, il maggiore [[Amedeo Mecozzi]]. Il Ba.65 fu l'unico aereo progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota. I penosi fallimenti del successore [[Breda Ba.88|Ba.88]] (bimotore tanto elegante quanto inadatto a qualunque attività operativa) e di altri progetti che rimasero senza seguito, costrinsero la Regia Aeronautica, in pieno conflitto, a ricorrere a velivoli da caccia ormai superati come il [[Fiat C.R.42]], il [[Fiat G.50]] e il [[Macchi M.C.200]], per trasformarli in improvvisati assaltatori (anche se più correttamente si trattava di caccia-bombardieri). Progettato dagli ingegneri Giuseppe Panzeri e Antonio Parano, nel momento in cui volò per la prima volta era un velivolo decisamente all'avanguardia, essendo un monoplano con [[Carrello d'atterraggio|carrello]] semi-retrattile, con struttura e rivestimento quasi interamente metallici, e con l'abitacolo chiuso, dotato di cappottina vetrata scorrevole. Il motore era un modello costruito su licenza dalla [[Isotta Fraschini]] del francese [[Gnôme-Rhône 14 Kfrs]] da 900[[cavallo vapore|cv]], conosciuto come K 14. Rispetto agli standard italiani dell'epoca, l'armamento era notevole e consisteva in quattro mitragliatrici alari (due da 12,7 mm e due da 7,7 mm sparanti fuori dal disco dell'elica) e da 1.000 kg circa di carico bellico teorico.
Del Ba. 65 venne anche realizzata una versione biposto con una torretta dorsale Breda L per un'arma difensiva da 12,7 mm. Inoltre venne prevista una seconda motorizzazione (che risultò alla fine,purtroppo,la più diffusa) con motore Fiat A. 80 RC41 da 1000cv. Questo propulsore, come già su altri aeroplani di discreta qualità, come il bombardiere medio [[Fiat B.R. 20]] era inaffidabile e creò una notevole disparità di prestazioni rispetto agli esemplari equipaggiati col migliore K 14.

Il Ba. 65 invecchiò presto,e per quanto si trattasse in origine di un progetto "moderno", nel giro di un paio d'anni si poteva dire largamente superato, anche dall'avvento dei bombardieri in picchiata con sistema di freni aerodinamici, come lo ''Stuka''. Dei suoi "successori ideali" il più valido e famoso può essere considerato [[Ilyushin Il-2 Sturmovik]], un vero e proprio "carro armato volante", assaltatore puro e ottimo aeroplano. Per quanto in Spagna avesse dimostrato di essere un buon incassatore, e fosse più veloce di uno [[Junkers Ju 87]], era troppo poco maneggevole per potersi difendere dalla caccia avversaria, soprattutto se questa, come in Nordafrica, disponeva di aerei moderni.Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale Wavell in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia. Per un aereo ormai superato, che era già in lista per la radiazione, e che doveva lasciare il posto a macchine più moderne (che furono un fallimento totale o che non arrivarono mai!) la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole.
==Impiego operativo==
Già nel 1937, completati i collaudi e dato inizio alla produzione in serie, si ritenne opportuno inviare il Ba. 65 in Spagna, per sperimentarlo in missioni operative. Ed effettivamente in Spagna il nuovo monoplano d'assalto ebbe il suo battesimo del fuoco. In aprile vennero inviati via mare in Spagna dodici Ba. 65 dotati di motore K 14.
 
[[Categoria:Aerei militari della Seconda guerra mondiale]]