Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

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====Il secondo tentativo di fuga====
Faria elabora un secondo piano di fuga, per il quale i due passano ore a scavare un tunnel: dopo quindici mesi di lavoro tutto è pronto, ma il vecchio Faria viene colto sotto gli occhi di Edmond da un attacco apoplettico, che lo rende infermo. Dantès si rifiuta di fuggire senza l'amico, il quale si convince del tutto della bontà d'animo del giovane, e della devozione che nutre per lui. Sentendo prossimo un terzo attacco, che lo ucciderebbe, l'abate confida a Dantès la posizione di un grande tesoro, appartenuto alla famiglia Spada (era stato segretario dell'ultimo discendente della casata), nascosto sull'[[isola di Montecristo]] nei pressi dei resti dell'antico [[Monastero di San Mamiliano]] tenuto anticamente dai potenti monaci di [[san Colombano]] e poi distrutta dai saraceni. Inizialmente Edmond crede, come tutti, che sia una fandonia, ma la vista di un documento che indica la locazione del tesoro nella [[Grotta di San Mamiliano]], oltre al rispetto per Faria, lo convince sulla veridicità del racconto.
 
Faria fa imparare a memoria a Dantès la locazione del tesoro, in modo che, quando uscirà, con o senza lui, possa venirne in possesso.