Teologia della comunicazione: differenze tra le versioni

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==Che cos'è la comunicazione?==
Tutti comunichiamo e per esperienza tutti sappiano cosa significa comunicare. Gli studiosi individuano in essa varie caratteristiche, diversi settori, svariate qualità. Abbiamo una [[comunicazione]] parlata e non parlata, trans-spaziale o trans-temporale, unilaterale, bilaterale o multilaterale, diretta, mediata, sensoriale. Possiamo dire che essa è un processo, ma poi ci rendiamo conto che può anche porsi come azione o delinearsi come situazione o può essere le tre cose simultaneamente.
[[La comunicazione]] è una componente essenziale del mondo creato: in linguaggio teologico possiamo affermare che il fatto, lal' esperienza, la pratica della comunicazione appartengono alle realtà terrene. [[La comunicazione]] ha quale soggetto agente e protagonista l'uomo o gli uomini che comunicano. E', conseguentemente, una realtà terrena, ma più vicina alle realtà culturali che a quelle meramente naturali, più carateristicacaratteristica della storia umana che della creazione cosmica. Non possiamo immaginare l'uomo senza la comunicazione, nè, tantomeno, è possibile pensare il progresso storico dell'umanità senza la comunicazione.
 
===La comunicazione nel senso etimologico===
La parola "comunicazione" deriva da un'antichissima radceradice sanscrita (''com,'' con il senso di "mettere in comune" successivamente evoluta nel latino ''communis'' (comune) composto dall'unione di ''cum'' (insieme) e ''munis'' )obbligazione, debito, dono). Vi è dunque in questa parola un elemento che richiama la reciprocità, il vincolo colletivocollettivo, in ultima analisi il sentimento fondativo del vivere sociale: si nota immediatamente che si tratta della stessa radice della parola "comunità" e non a caso i due termini ricorrono spesso assieme. "Comunicare" significa quindi anche "condividere" elae la comunicazione può essere considerata perfino come uno dei ''rituali'' attraverso i quali riproduciamo costantemente il "collante" della società. Concepire la comunicazione come ''communis'', come condivisione, rappresenta un ritorno all'uso che per secli si è fatto di questa parola: pensiamo alla comunicazione nel senso antico di "comunione eucaristica" del cristianesimo.
 
===La comunicazione come processo===