Cirillo di Alessandria: differenze tra le versioni

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È considerato il più importante padre della Chiesa orientale dopo [[Atanasio di Alessandria]], venerato dalla [[Chiesa ortodossa]], dalla [[Chiesa copta]] e dalla [[Chiesa cattolica]], che lo proclamò santo e dottore della Chiesa, in particolare ''Dottore dell'Incarnazione'', il 28 luglio 1882.
 
=== UccisioneFanatismo e uccisione di Ipazia ===
Secondo il resoconto di Socrate Scolastico (uno scrittore cristiano), nel [[414]] ci furono delle violenze contro i cristiani ad opera di ebrei, alle quali il Cirillo reagì cacciando gli ebrei da Alessandria e trasformando in chiese le sinagoghe:<ref>Socrate Scolastico, cit., VII, 13</ref> entrò inoltre in conflitto con il ''praefectus augustalis'' (prefetto della città), [[Oreste (praefectus augustalis)|Oreste]]. Questi era stato assalito da alcuni monaci e ferito dal tiro di una pietra e il colpevole venne messo a morte, ma Cirillo gli tributò solenni onori funebri, attribuendogli il titolo di martire.
 
Nel marzo del [[415]], su ordine di Cirillo, un gruppo di cristiani fanatici sorprese [[Ipazia]] mentre ritornava a casa, la tirò giù dalla lettiga, la trascinò nella chiesa costruita sul ''Cesareion'' e la uccise brutalmente, scorticandola fino alle ossa (secondo alcune fonti utilizzando ''ostrakois'' - letteralmente "gusci di ostriche", ma il termine era usato anche per indicare tegole o cocci), e trascinando i resti in un luogo detto Cinarion, dove furono bruciati.