Hypertext Transfer Protocol: differenze tra le versioni

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HTTP nel 1945?
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'''HTTP''' è l'acronimo di '''H'''yper'''T'''ext '''T'''ransfer '''P'''rotocol (protocollo di trasferimento di un ipertesto). Usato come principale sistema per la trasmissione di informazioni
un ipertesto). Usato come principale sistema per la trasmissione di informazioni
sul [[web]]. Le specifiche del protocollo sono attualmente in carica al [[W3C]] (World
Wide Web Consortium)
 
La prima versione, la 0.9, dell'HTTP risale alla fine degli anni '80 del [[XX secolo]] e costituiva, insieme con l'[[HTML]] e gli [[URL]], il nucleo base della "World-Wide Web [[WWW]] global information initiative" portata avanti da [[Tim Berners-Lee]] al [[CERN]] di [[Ginevra]] per la condivisione delle informazioni tra la comunità dei [[Fisica|fisici]] delle [[Energia|alte energie]].
La prima versione dell'HTTP risale al [[1945]] ed frutto degli studi di [[Vannervar Bush]].
La prima versione effettivamente disponibile del protocollo, la HTTP/1.0, venne implementata dallo stesso Berners-Lee nel [[1991]] e proposta come RFC 1945 all'ente normatore [[IETF]] nel 1996.
Venne pensato per la gestione in rete dei documenti [[HTML]].
Con la diffusione di [[NCSA Mosaic]], un [[browser]] grafico di facile uso, il WWW conobbe un successo crescente e divennero evidenti alcuni limiti della versione 1.0 del protocollo, in particolare:
*l'impossibilità di ospitare più siti www sullo stesso server ([[virtual host]])
*il mancato riuso delle connessioni disponibili
*l'insufficienza dei meccanismi di sicurezza
Il protocollo venne quindi esteso nella versione HTTP/1.1, presentato come RFC 2068 nel 1997.
 
L'HTTP funziona su un mecchanismo richiesta/risposta: il client esegue una
richiesta ed il server restituisce la risposta. Nell'uso comune il client
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HTTP differisce da altri protocolli di livello 5 come FTP, per il fatto che le connessioni vengono generalmente chiuse una volta che una particolare richiesta (o una serie di richieste correlate) è stata soddisfatta. Questo comportamento rende il protocollo HTTP ideale per il World Wide Web, in cui le pagine molto spesso contengono dei collegamenti (''link'') a pagine ospitate da altri server. Talvolta però pone problemi agli sviluppatori di contenuti web, perchè la natura senza stato (''stateless'') costringe ad utilizzare dei metodi alternativi per conservare lo stato dell'utente. Spesso questi metodi si basano sull'uso dei [[cookie]] .
 
Esistono anche due versioni ''sicure'' del protocollo HTTP chiamate '''[[SHTTP]]''' e '''[[HTTPS]]'''. La prima, modellata sulla posta cifrata [[S/MIME]], è ormai caduta in disuso e prevede meccanismi crittografici a livello di ''payload'': le richieste e gli header vengono scambiati in chiaro mentre il contenuto della ''pagina'' viene cifrato come una struttura [[MIME]] ''multipart''. Il meccanismo HTTPS, inventato da [[Netscape]] usa invece il sottostante canale [[Crittografia|cifrato]] a livello di [[Reti|trasporto]] mediante [[SSL]] o [[TLS]] per impedire l'intercettazione di qualsiasi parte della transazione. Entrambe i protocolli possono garantire l'[[Identità|identità]] del mittente, ma solo SHTTP è in grado di garantire anche l'[[Integrità|integrità]] del contenuto dopo averlo, ad esempio, memorizzato su un disco.
Esiste anche una versione sicura del protocollo HTTP chiamata '''[[HTTPS]]''', usa vari sistemi di crittografia per rendere la comunicazione comprensibile solo a client e server.
 
Le versioni attualmente in uso dell'HTTP sono la 1.0 e la 1.1.
 
== Messaggio di richiesta ==