Giovanni Leone: differenze tra le versioni
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===La campagna diffamatoria===
A partire dal [[1975]] Leone e i suoi familiari si trovarono al centro di attacchi violentissimi e insistenti, mossi soprattutto dal [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] di [[Marco Pannella]], dal settimanale [[L'espresso]], in particolare dalla giornalista [[Camilla Cederna]] che nei primi mesi del [[1978]] pubblicò per tipi di [[Feltrinelli]] un ''pamphlet'' su presunte irregolarità commesse dal presidente e dei suoi familiari (volume per il quale la giornalista subì una condanna al pagamento di un ingente risarcimento
Le illazioni sarebbero state in parte alimentate da alcuni ambienti della [[Democrazia Cristiana]] e da elementi vicini alla [[loggia P2]] di [[Licio Gelli]]{{citazione necessaria}}. Fino al giorno delle sue dimissioni, Leone preferì non rispondere pubblicamente, chiudendosi in un dignitoso silenzio (l'unica volta che perse le staffe fu in occasione di una visita ufficiale a [[Pisa]], quando, agli studenti dell'estrema sinistra che lo insultavano, rispose facendo il segno delle corna A reagire furono soltanto i suoi familiari, chiamati anch'essi in causa e che vennero successivamente assolti da qualsiasi addebito. Leone contava anche sul sostegno della [[DC]], partito che lo difese senza troppa convinzione<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/02/Giovanni_Leone_complotto_Pci_volle_co_9_081102044.shtml Corriere della Sera, [[2 novembre]] [[2008]]]</ref>.
Basti dire che il [[15 ottobre]] [[1975]] Leone inviò un articolato messaggio alle Camere Nel [[1976]] incominciò a circolare un'indiscrezione, secondo la quale sarebbe stato lui stesso il personaggio chiave attorno al quale ruotava lo [[scandalo Lockheed]] (illeciti nell'acquisto da parte dello Stato italiano di velivoli dagli Non solo questa e le altre accuse avanzate contro Leone non furono mai provate, {{citazione necessaria|ma anzi fu ampiamente dimostrata la sua assoluta estraneità a ogni fatto addebitatogli}} <ref>[http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9D02E4DE1438F933A25752C1A9679C8B63 New York Times obituary, [[10 novembre]] [[2001]]]</ref>. ===Le dimissioni===
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