Modulor: differenze tra le versioni

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Le Corbusier pubblicò Le Modulor nel [[1948]], seguito da Modulor 2 nel [[1955]].
 
[[Immagine:Modulor.jpg|left|thumb|150px|Lo schema del Modulor col celebre omino dalla mano alzata|{{PD}}]]La rappresentazione grafica del Modulor è avvincente e, a una prima occhiata, convincente. Una figura umana stilizzata con un braccio steso sopra il capo si trova vicino a due misurazioni verticali, la serie rossa basata sull'altezza dell'ombelico (108 cm nella versione originale, 1.13 m nella versione rivista) poi divisa in segmenti secondo il [[Phi]], e la serie blu basata sull'intera altezza della figura, doppia rispetto all'altezza dell'ombelico (216 cm nella versione originale, 2.26 m nella rivista), e divisa in segmenti allo stesso modo. Una spirale, sviluppata graficamente tra la serie rossa e la blu, sembra mimare il volume della figura umana.
 
I critici del Modulor hanno, però, notato molti problemi col sistema. L'altezza della figura sembra essere arbitraria e scelta forse per convenienza [[matematica]]. Il corpo femminile, secondo le parole del recensore [[Michael Ostwald]], "fu cosiderato solo in un secondo momento e rifiutato come fonte di armonia proporzionale". Il sistema non trova relazioni con le attuali osservazioni antropometriche. Non c'è un metodo evidente e chiaro per trasferire queste misurazioni agli spazi abitati; ad esempio, il Modulor non può essere usato to calcolare comode pedate di scalini o l'altezza dei montanti delle scale.