Franco Freda: differenze tra le versioni

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Oltre che fondatore, sarà anche il Reggente del movimento stesso.
 
Freda e il suo movimento sottolineeranno l'esigenza di difendere l'omogeneità etnica italiana ed europea, individuando nei crescenti flussi migratori non indoeuropei un pericoloso attacco alla stessa. La razza, per Freda, è una arcaica «idea-forma», ossia un principio di differenziazione, in sé ulteriormente differenziato (le etnie). La razza secondo la sintesi di Freda è «la forma a priori di una cultura», il suo specifico modo d'essere. Ecco spiegato perché «la varietà delle culture va dunque ricondotta alla varietà delle razze e delle etnie». L'idea di razza - afferma Freda - riacquista, in tal modo, un significato originario, col rimando ad una visione del mondo ordinata secondo la dottrina platonica del kosmos. Il kosmos, ovvero un pluriverso razziale di contro all'universo del caos indifferenziato. Un pluriverso di forme (le razze) conchiuse e compiute, tra loro non omologabili e nemmeno equivalenti. Secondo la dottrina del Fronte Nazionale ogni razza vale di per sé, ogni razza è chiamata ad occupare il suo posto - differenziato - nel mondo, andando, così, a comporre appunto il kosmos. I principi del [[razzismo morfologico]] prima citato, tendono ad escludere, sia una visione meramente biologica, che una esclusivamente spirituale e culturale che non tenga conto della prima. Nelle parole dello stesso Freda, in una delle relazioni da Reggente del ''[[Fronte Nazionale (Freda)|Fronte Nazionale]]'': ''Se denominiamo cultura la sintesi delle configurazioni politiche, estetiche, scientifiche, giuridiche, economiche in cui si manifesta un gruppo umano nel tempo, allora ciascuna cultura è simbolo di quel gruppo, espressione del suo radicale sentimento razziale ed etnico '' .<ref>I Lupi Azzurri, Documenti del Fronte Nazionale, pag.47</ref>. Per l'Editore ''sulla razza non si deve discutere, non ci si deve confrontare: se mai specchiare. La razza è sangue, è nervo. Non pone interrogativi. E'È un elmento, come l'aria, come il sole, non un argomento'' e ''razzismo significa non disprezzo della altre razze ma fedeltà alla propria razza, riconoscimento della specifica forma di vita che la segna, rispetto a tutti i nessi, interiori ed esteriori, superiori ed inferiori che la ordinano''<ref>I Lupi Azzurri, Documenti del Fronte Nazionale, pag.50</ref>.
Nell'analisi di [[Giovanni Damiano]], sodale del Gruppo di Ar, questa impostazione segnerebbe la nascita una tipologia eminentemente "[[pagana]]" di sodalizio politico, proteso al superamento del razzismo suprematista, inteso come superiorità e sopraffazione di una razza rispetto all'altra, per affermare invece il rispetto della propria e delle altrui razze. <ref>I Lupi Azzurri, Documenti del Fronte Nazionale, pag.12</ref>