Casette d'Ete: differenze tra le versioni

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===Altri luoghi di interesse===
Su un colle in posizione dominante sul centro abitato si trova la villa del Palombarone, costruita nel [[XVI secolo]] come residenza dei conti [[Brancadoro]], all'intersezione della strada provinciale della "via Brancadoro" e della via Santa Croce. La villa comprende saloni e terrazze e una torre ed ospita quadri e una ricca biblioteca. È inoltre circondata da un parco. La villa è dal [[2000]] residenza di [[Diego Della Valle]] <ref> Della Valle ha acquistato la villa - che ha ristrutturato ampliandone il parco - con tutti i terreni coltivati che la circondano e che costituivano l'antico feudo dei [[Brancadoro]]. La ''villa del Palombarone'' è oggi la residenza principale della famiglia di Mr Toddell'simprenditore calzaturiero.</ref>.
 
La chiesa del Santissimo Redentore fu iniziata nel [[1907]] e venne completata grazie all'impegno di Marietta Gioia e alle donazioni del conte Luigi Brancadoro. Fu istituita come [[parrocchia]] con decreto dell'[[Arcidiocesi di Fermo|arcivescovo di Fermo]] Norberto Perini, il 6 gennaio del [[1943]] e negli [[Anni 1960|anni '60]], in seguito alla crescita urbanistica e demografica, il parroco fu affiancato da un viceparroco. Nel [[1986]] le fu aggregata la parrocchia fino ad allora autonoma di Cura Mostrapiedi <ref>Cronotassi dei sacerdoti: don Giuseppe Qualità, incaricato della cura spirituale degli abitanti del borgo sino al giugno 1926; don Michele Antonini, pure incaricato, dal giugno al dicembre 1926; don Virgio Marinucci, dal dicembre 1926 all'ottobre 1929 (rettore della chiesa); don Luigi Zega, dall'ottobre 1929 al maggio 1932 (rettore della chiesa); don Ottavio Svampa, per un breve periodo nel 1932 (rettore della chiesa); don Francesco Campolungo, dal maggio 1932 al 1938 (rettore della chiesa); don Primo Livi, dal 1938 al 1969 (fino al 1943 rettore della chiesa e quindi primo parroco); don Igino Marcelli, dal 1969 (parroco); don Fiorenzo Cecarini, dal 1986 al 1996 (co-parroco).</ref>.
 
==Cultura==