Nuraghe: differenze tra le versioni

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* Il ''Nuragico III'' è la fase situata nel perido del ([[Bronzo Recente]] e [[Bronzo Finale|Finale]], fra il [[XII secolo a.C.|XII]] e il [[IX secolo a.C.]]). Al singolo nuraghe già esistente, si addossano altre torri, raccordate da cortine murarie per formare un vero e proprio [[bastione]] turrito, fino a realizzare delle strutture di notevole articolazione ed imponenza, con i bastioni provvisti di torri angolari, spesso in numero di tre, come il [[nuraghe Santu Antine]] a [[Torralba]] o il nuraghe [[Nuraghe Losa|Losa]] ad [[Abbasanta]], ma anche di quattro torri, come [[Su Nuraxi]] a [[Barumini]] e il nuraghe [[Nuraghe Santa Barbara|Santa Barbara]] a [[Macomer]], o addirittura anche cinque, come il nuraghe [[Nuraghe Arrubiu|Arrubiu]] ad [[Orroli]]. Nelle Tombe dei giganti si notano fregi a dentelli, compaiono tempietti a cella rettangolare, tempietti a megaron, templi a pozzo. Compaiono poi i betili antropomorfi, le ceramiche micenee, i lingotti di rame a pelle di bue, le armi di tipo egeo.
 
* Il ''Nuragico IV'', ormai nell'Età del Ferro, copre un arco temopraletemporale che va dal IX secolo a.C. al [[V secolo a.C.|V]] secolo a.C., si evolvono ancora i nuraghi complessi e i villaggi aumentano di misura. In architettura si notano tombe individuali a fossa e a pozzetto. Si osservano i villaggi santuario, le grotte sacre e i templi a pozzo di tipo isodomo. La cultura materiale utilizza ceramiche geometriche, ambre e bronzi di importazione tirrenica, importazioni fenicio-puniche. Si osserva la nascita della stautuaria in pietra, i bronzi figurati, le navicelle in bronzo.
 
* ''Il Nuragico V'' va dal V secolo all'invasione romana e vede la nascita della resistenza sarda alla penetrazione cartaginese, le guerre prima contro i cartaginesi e poi contro i romani.