|
== La carriera teatrale ==
A ventitré anni, nel [[1811]], si trasferì a [[Milano]], ma non trovando lavoro pensò di arruolarsi nell’armatanell'armata [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] in partenza per la [[Campagna di Russia]].
Ma ciò non avvenne, grazie all'incontro con l’attricel'attrice Assunta Perotti Nazzari che lo scritturò nella [[Compagnia teatrale]] del marito, Gaetano Perotti, dove restò fine al 1820, che operava a [[Venezia]], e dove restò fine al 1820.
Nel [[1822]] venne arruolato nella compagnia di Gaetana Andolfati Goldonie Luigi Riva, dove conobbe la futura moglie, l’attricel'attrice Luigia Ristori, vedova, che gli diede molti figli, fra cui la famosa attrice [[Laura Bon]], futura amante di [[Vittorio Emanuele II]].
Nella sua discendenza vi sono numerosi famosi attori: [[Adelaide Ristori]], sua nipote, la figlia [[Laura Bon]] e il figlio della moglie Luigi Bellotti Bon.
Morto Luigi Riva, nel [[1822]], fondò una sua [[compagnia teatrale]] dedicata al [[Goldoni]], e sovvenzionata dal [[duca di Modena]] con 8000 [[lire]] l'anno, con un buon successo dal [[1823]] al [[1831]]. Da quell'anno la sua [[compagnia teatrale]] ebbe nuovi proprietari, ma egli ne rimase il direttore, scegliendo però la [[commedia]] francese e la [[vaudeville]].
Nel [[1852]] scrisse il suo ultimo [[copione]], il dramma storico Pietro Paolo Rubens, eseguito a [[Carignano (TO)|Carignano]]. Purtroppo nel [[1855]] venne contaminatocolpito dal [[colera]], e perse la vista adda un occhio. Questo evento lo portò a [[Padova]] dove gli fu dato l'incarico di dirigere l’Istitutol'Istituto filarmonico drammatico di Padova, tenendo lezioni di [[recitazione]] e declamazione.
Nel gennaio del [[1858]], si risposò con la venticinquenne Emma Biagi, sorella dell’attoredell'attore Luigi.
Morì a Padova il [[16 dicembre]] [[1858]].
== L'opera ==
|