Acque territoriali: differenze tra le versioni

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Col termine '''acque territoriali''' o '''mare territoriale''' si considera in [[diritto internazionale]] quella porzione di [[mare]] adiacente alla costa degli Stati, convenzionalmente fissata a 12 [[miglio nautico|miglia nautiche]]. Su questa parte di mare lo Stato esercita la propria [[sovranità]] territoriale in modo del tutto analogo al territorio corrispondente alla [[terraferma]], tranne i limiti del passaggio inoffensivo e della giurisdizione civile e penale su navi battenti bandiera straniera. Il principio del mare territoriale si contrappone al generico principio consolidato in secoli di storia del ''mare libero'', affermatosi grazie ai [[Paesi Bassi]] e che permetteva l'uso delle acque in via generale a tutti senza la possibilità di poter bloccare commerci e transiti altrui.
 
Dal principio del mare territoriale è nata anche la concezione di [[zona economica esclusiva]].