Molpa: differenze tra le versioni

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'''Molpa''' è una antica città che sorgeva in [[Campania]], a circa 1 km da [[Capo Palinuro]], sopra l'altura compresa fra i due fiumi [[Lambro (Campania)|Lambro]] e [[Mingardo]].
 
===Il nome===
 
Il nome Molpa deriverebbe dalla [[mitologia]] greca: secondo quanto cantato da [[Licofrone]], [[Apollonio Rodio]] ed altri [[Poeta|poeti]] [[Grecia Antica|greci]], Molpé è il nome di una [[Sirena (mitologia)|sirena]], figlia di [[Acheloo]] e della [[Muse (mitologia)|musa]] [[Melpomene]]. Con il nome ''Molpé'', ossia la leggiadra, i greci designavano il fiume Lambro e per estensione la zona circostante la sua foce, ove sorgeva l'abitato.
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Secondo i [[linguistica|linguisti]] Giovanni Alessio e Marcello Maria De Giovanni, autori di studi di [[toponomastica]], il nome Molpa deriverebbe dal radicale prelatino ''melp'' (variante ''melf''), dal significato incerto (sono stati ipotizzati i significati di “colle, altura” o al contrario “concavità del terreno, voragine”, oppure “fango”). Questa radice verbale è molto ricorrente nella toponomastica meridionale e ad essa risalirebbero le origini del nome di altri città, quali [[Amalfi]], [[Melfi]] e [[Molfetta]] (anticamente ''Melphium''). Stessa origine potrebbero avere altri toponimi dell'Italia centro-settentrionale, quali il fiume laziale [[Melfa]] e la città lombarda [[Melzo]] (anticamente ''Melphum'' o ''Melpum''), facendo pensare che questo termine fosse comune sia alla lingua degli [[Enotri]] che a quella degli [[Etruschi]] e dei [[Liguri]].
 
===Le origini===
 
Secondo quanto riportato da [[Diodoro Siculo]], Molpa fu fondata verso il 540 a.C. dagli [[Ioni]] provenienti dalla città di [[Focea]], che alcuni anni prima avevano già fondato la città di [[Elea-Velia|Elea]] (originariamente denominata ''Hyele'' e nota ai romani come ''Velia'').
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*:({{cita pubblicazione|autore=|titolo=Atlante del Cilento Interiore|rivista=|data=|accesso=23/03/2009|formato=HTML|url=http://www.atlantedelcilentointeriore.it/paesi-dettagli.asp?comuneid=35}})</ref>.
 
===Molpa in epoca greca===
 
In epoca greca l'abitato di Molpa, unitamente a [[Palinuro]] che all'epoca era un piccolo villaggio sorto sull'omonimo capo, non distante dalla [[necropoli]] in località ''Timpa della Guardia'', costituiva la [[polis]] di Pal-Mol, come testimoniato dal ritrovamento di una moneta in argento con la figura di un cinghiale in corsa e che presenta da un lato l'incisione ''PAL'' (Palinuro) e dall'altro ''MOL'' (Molpa) .
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La polis di Pal-Mol duro il breve periodo di trent'anni: nel 510 a.C. la colonia fu misteriosamente abbandonata, forse a causa di una tremenda epidemia.
 
===Molpa in epoca romana===
 
Molpa viene rifondata in epoca romana per ragioni difensive: viene munita difatti di stazioni di osservazioni per l'avvistamento di navi [[Cartagine|cartaginesi]].
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Alcuni ipotizzano che nel 420 Molpa abbia dato i natali all'imperatore [[Libio Severo]] (anche se le fonti ufficiali indicano quale città di nascita ''Buxentum'', l'attuale [[Policastro Bussentino]]).
 
===Molpa in epoca medioevale e fine della città===
 
In epoca medioevale ha inizio la decadenza di Molpa. La città fu presa prima dagli [[Ostrogoti]] e poi, nel corso della [[guerra gotica (535-553)]], fu distrutta nel 547 da [[Belisario]], generale [[Impero bizantino|bizantino]]. I superstiti si rifugiarono presso vari monasteri dei dintorni, concorrendo alla fondazione di alcuni paesini tuttora esistenti, tra cui [[Centola]].
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Le difese però non resistettero all'invasione dei pirati Saraceni, noti come ''Corsari d'Africa'', che all'alba dell'11 giugno 1464 la rasero al suolo, facendo schiava la sua gente (coloro che riuscirono a fuggire trovarono rifugiò nell'entroterra ed in particolare a Centola ed a [[Pisciotta]]) e decretando per sempre la fine dell'abitato di Molpa.
 
===L'edificazione della torre costiera===
 
Nel 1554, il territorio di Molpa, insieme alle terre di Palinuro e di Pisciotta, fu acquistato per 17.000 [[Ducato (moneta)|ducati]] dal nobile spagnolo don Sancio Martinez de Leyna, capitano generale delle regie [[Galea|galee]] del [[Regno di Napoli]], che vi edificò alcune [[torri costiere]] per offrire protezione alla popolazione dell'entroterra e sicurezza ai naviganti.
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Per la mancanza di investimenti, la torre della Molpa, edificata solo parzialmente, fu abbandonata ed oggi rimangono pochi resti informi della parte basamentale, chiaramente a pianta quadrata. La città di Molpa non è mai più stata rifondata.
 
===Miti e leggende===
*La più nota è la storia di donna Isabella Villamarino, aristocratica e, secondo la leggenda, bellissima fanciulla (anche se in realtà pare fosse di statura non molto alta e neanche troppo graziosa). Al'età di soli dieci anni, per volere del padre Bernardo, conte di [[Capaccio-Paestum|Capaccio]], ammiraglio e luogotenente del regno, Isabella sposò il coetaneo [[Ferrante Sanseverino]], principe di [[Salerno]] e discendente dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], la ''prima delle sette grandi [[Dinastia|Case]] del [[Regno di Napoli]]''. Da questo matrimonio di interessi nacque però una splendida storia d'amore, che si interruppe bruscamente nel 1552 quando Ferrante litigò col vicerè [[Pedro Álvarez de Toledo|don Pedro de Toledo]], che lo accusò di infedeltà all'imperatore [[Carlo II di Spagna|Carlo V]]. Lo sposo, condannato a morte e alla confisca dei beni, fu costretto ad abbandonare il Regno di Napoli, non riuscendo a tornare dalla moglie, la quale privata del suo amore si gettò dalla collina della Molpa. La leggenda vuole che il fantasma di donna Isabella continui ad agirarsi sulla Molpa in cerca del suo perduto amore.