Ghost in the Shell: differenze tra le versioni

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L'ambientazione di ''Ghost in the Shell'' è distintivamente [[cyberpunk]] o [[postcyberpunk]], simile a quelle della [[Trilogia dello sprawl]] dello scrittore di [[fantascienza]] [[William Gibson]], sebbene l'opera di Shirow sia maggiormente focalizzata sulle ramificazioni etiche e filosofiche della fusione tra l'umanità e la tecnologia. Gran parte degli uomini sono collegati alla rete, a cui possono accedere non soltanto mediante terminali fisici, ma soprattutto attraverso impianti situati nel loro stesso cervello. Diversi uomini sono diventati [[cyborg]], ovvero esseri in parte organici in parte robotici. Quello che differenzia un cyborg integrale da un [[robot]] è la presenza di un cervello umano e del '''Ghost''', ovvero dell'anima, qualcosa di intrinseco e inspiegabile che permette agli uomini di "sentire" sensazioni particolari. Il Ghost è l'istinto non mediato dai calcoli. Lo sviluppo dell'[[intelligenza artificiale]] ed un'onnipresente rete computerizzata sono il palcoscenito per la rivaluzione dell'identità umana e della unicità di sè stessi. In particolare il manga affronta direttamente queste problematiche: Kusanagi ed i suoi colleghi devono affrontare minacce esterne così come soffrire conflitti interni dovuti alle loro proprie nature.
 
La storia che si sviluppa nel corso del manga, sullo sfondo delle normali investigazioni (e che costituisce l'unica storia del primo film) è quella della caccia ad un cyber-criminale: il ''Progetto Top Secret 2501'' conosciuto anche come ''The Puppet Master'' ("Il MarionettistaSignore dei Pupazzi") e la cui identità reale è sconosciuta. Questi commette un gran numero di crimini con lo stesso [[modus operandi]]: ''ghost hacking'', l'irrompere ed il prendere il controllo della mente umana. Mentre gli agenti della Sezione 9 cominciano a rivelare il segreto del Marionettista, diventa sempre più chiaro che non sia un criminale normale, ma un progetto di intelligenza artificiale autonomo creato dalla stessa agenzia governativa da cui dipende la Sezione 9 (ed al cui controllo è sfuggito), che desidera un corpo reale ed un'identità umana. Sebbene Kusanagi sia inizialmente scettica alla fine accetta di permettere al Marionettista di fondersi con la sua coscienza, condividendo il suo corpo, sollevando senza dubbio ulteriori domande circa la natura dell'identità umana in un mondo in cui la consapevolazza di sè stessi degli umani non è più unica.
 
Il manga è anche degno di nota per l'abbondanza di note a piè di pagina e per i commentari scritti da Shirow stesso, sia sulla tecnologia e sul background socio-polito dell'ambientazione (una consueta abitudine di Shirow).