Pier Luigi Nervi: differenze tra le versioni
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La produzione degli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1940|quaranta]] (stadio di [[Firenze]], le quattro aviorimesse dell'aeroporto di [[Castel Viscardo|Castel Viscardo/Orvieto]] e dell'aeroporto di [[Orbetello]], ecc.), con la sua chiarezza compositiva, impone all'attenzione del pubblico Nervi, che ben presto diviene il simbolo dell'evoluzionismo in architettura, il simbolo di un ''continuum'' tra il grande passato artistico del nostro paese e il presente. In questo senso la figura di Nervi viene sfruttata dal [[Italia fascista|regime fascista]] per propagandare il "progresso" e viene proposta all'opinione pubblica come un idolo, tanto che le sue opere erano conosciute anche da coloro che a malapena sapevano i nomi dei grandi maestri del [[rinascimento]].
Sebbene figura particolare, Nervi è comunque legato al [[Razionalismo Italiano]] e nel dopoguerra assieme a [[Bruno Zevi]], [[Luigi Piccinato]], [[Mario Ridolfi]] ed altri, è tra i fondatori nel [[1945]] a Roma dell'Associazione per l'[[Architettura organica]]. Fra il [[1945]] e il [[1962]] è professore incaricato di Tecnica delle costruzioni e Tecnologie dei materiali della facoltà di Architettura dell'[[Sapienza Università di Roma|Università "La Sapienza"]] di Roma. È del [[1961]] la sua opera forse più significativa: il [[Palazzo
== La filosofia operativa ==
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