Jeremy Bentham: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo: vi:Jeremy Bentham; modifiche estetiche |
|||
Riga 31:
La consapevolezza degli squilibri socio-economici, causati dallo sviluppo industriale dell'[[Inghilterra]] della seconda metà del settecento, trovò espressione in Bentham come in altri nella dottrina dell'[[utilitarismo]].
Bentham è considerato l'iniziatore di questa corrente di pensiero proprio per le sue riforme alla legislazione britannica.
Nel [[1789]] pubblica la sua opera principale ''Introduzione ai princìpi della morale e della legislazione''. Bentham riformula il principio della «massima felicità per il massimo
Se la morale vuole diventare una scienza deve basarsi sui fatti (come nel [[positivismo]]) e non su astratti valori, infatti la felicità, di cui sopra, non è altro che il piacere.
Piacere e dolore sono fatti quantificabili così da poter essere assunti come criterio dell'agire. Bentham formula un'''[[algebra]] morale'' cioè un calcolo quantitativo che ci permetta di conoscere le conseguenze dell'agire quantificando la felicità prodotta indirizzandoci verso azioni che massimizzino il piacere e minimizzino il dolore.
| |||