Discussione:Al Qaida: differenze tra le versioni
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:Tali modelli sono strutturalmente e perennemente perfettibili se l'indagine sarà condotta almeno in "buona fede". La dietrologia si alimenta invece proprio col dubbio radicale che, anziché apparirmi salubramente metodico, mi sembra possa paralizzerci definitivamente, senza alcuna possibilità di progredire. Mi spiego: non c'è molto da dubitare del fatto che ''al-Qa'ida'', oggi come oggi, sia più che altro una sigla. Una cortina fumogena dietro cui operano moltitudini di (anche distanti) organizzazioni militanti (terroristiche, partigiane, resistenti, combattenti, fai tu), con l'unico tratto comune dell'attacco senza pace alle ''élites'' di governo islamiche, alle classi dei dotti complici di queste e alle società occidentali laiche o laicizzanti (il Cristianesimo è un utile paravento per mobilitare il sostegno anche degli ambienti più derelitti e meno acculturati) che permewttono a quelle ''élites'' di seguitare a schiacciare le masse musulmane, deluse dal "progresso" occidentale (buono solo per se stessi ma mai applicato nei paesi islamici), dal "nazionalismo" e dal "socialismo". Cui resta solo la speranza della religione, in applicazione del principio secondo cui "quando il mondo non ti vuol più, ti rivolgi al buon Gesù").
:Se però, oggi, ''al-Qa'ida'' è (probabilmente) questo, all'inizio era però un'organizzazione ben precisa. Di cui non si conoscono appieno i reali natali ma che ha operato, sotto la guida ideologica di alcuni personaggi precisi (tra cui Osama bin Laden è solo un finanziatore ma non un raffinato teorico), in determinati avvenimenti. Che ha rivendicato con precisione alcuni fatti (anche nel famoso filmato si parla dello stupore suscitato dall'inatteso crollo dei palazzi, a dimostrazione della conoscenza della pianificazione dell'azione). Si potrà dubitare. Forse è anche bene e salutare farlo. Ma attenzione a non generare nuovi Irving e a lasciare la briglia sciolta alla fantasia più dietrologica, pur sapendo e convenendo che sarà difficile assai dimostrare oggettivamente, al di là d'ogni ragionevole dubbio, la realtà di certi (pretesi) fatti della storia. Ma non vorrei che, discutendo se la peste sia un accidente o una sostanza, ci infettassimo in fine e ce ne andassimo belli belli all'altro mondo, alla faccia di ogni bella e sana discussione metodologica, filosofica, espistemologica o, appunto, storica. --[[Utente:Cloj|<span style="color:green;">'''Cl'''</span>]][[Discussioni utente:Cloj|<span style="color:red;">'''oj'''</span>]] 18:31, 25 mar 2006 (CET)
Ti ringrazio per la risposta, ma vorrei precisare alcune cose riguardo la mia posizione.
Non ho nessuna intenzione di fare nè dietrologia o negazionismo, nè di esprimere posizioni legate al relativismo culturale; anzi voglio quanto più possibile attenermi ai fatti.
I fatti, per quello che so, sono che Bin Laden sicuramente esiste - o è esistito, in effetti non è chiaro neppure se sia ancora vivo - molto probabilmente è - o è stato - ricco e con i suoi mezzi ha creato o armato (o contribuito a farlo) alcune strutture militari; molto probabilmente tra le azioni di queste organizzazioni ve ne sono alcune contro gli Sati Uniti, o contro detrminati stati arabi, magari perchè considerati troppo compromessi con l'occidente.
Stando, invece, alla voce attuale, Al-Quaida "è un'etichetta cui fa riferimento un'imprecisata serie di organizzazioni armate, favorevoli al ripristino di un Islam "delle origini"", guidata "dal miliardario saudita Osama bin Laden ma che si avvale della determinante guida ideologica di Ayman al-Zawàhiri (ex medico del Cairo), a loro volta connessi con l'attivismo ideologico-politico dello shaykh ‘Abd Allāh ‘Azzām", "è ritenuta diretta responsabile (e in vari casi ha rivendicato esplicitamente le proprie responsabilità) [...] feroci atti terroristici che, negli ultimi anni, hanno duramente colpito il Kenia, la Somalia, il Libano, lo Yemen, l'Indonesia, l'Egitto, l'Iraq, la Spagna, la Gran Bretagna e gli USA" ed ha rapporti "non [...] del tutto chiari" con "altre organizzazioni di guerriglia che, pure, non hanno rinunciato al terrorismo, come gli Hezbollah in Libano e Hamās in Palestina", "avrebbe circa 70 campi di addestramento sparsi in tutto il mondo islamico, fra cui l'Iran e l'Oman", ed "è assai probabile che l'Iraq e la Somalia - visto il disastrato quadro offerto da tali due paesi - costituiscano importanti basi logistiche dell'organizzazione".
Dunque ricapitolando Al-Qaida è un qualcosa di nebuloso di cui si sa che: ha un capo ben preciso, Bin Laden; ha una ben precisa ideologia, il rispristino dell'islam delle origini; dovrebbe avere basi in Iraq e in Somalia perchè questi stati offrono un "quadro disastrato"; in base ad alcune voci imprecisate dovrebbe avere anche basi in Iran ed in Oman; potrebbe avere rapporti nello stesso tempo con la fratellanza mussulmana e l'Hizbullah; ha un'affiliata marocchina responsabile degli attentati del luglio 2005.
Francamente questa definizione non è soddisfacente, neppure come definizione operativa.
Che prove ci sono dell'esistenza di un'unica organizzazione transnazionale islamica con a capo Bin laden e che sta dietro simultaneamente all'attentato alle esplosioni delle ambasciate, all'attentato alla USS Cole, ai fatti - ancora non completamente chiariti - dell'11 settembre, a quelli dell'11 marzo, all'attentato nella metropolitana di Londra?, e se non si prova che c'è un'unica organizzazione, come si fa a speculare su, per esempio, le sue affiliate o i suoi rapporti con altre entità?, se l'ideologia di fondo di Al-Qaida è legata all'islam delle origini, come mai accetterebbe di collaborare contemporaneamente con entità quanto mai diverse, ad esempio sciite e sunnite?, in che termini Al-Qaida avrebbe rivendicato a sè la paternità di questo o quell'attentato?, etc. etc.
A margine, trovo poi sbagliato che si tenti di dare l'impressione di neutralità mediante l'inserimento di espressioni del tipo "secondo notizie di imprecisate fonti giornalistiche statunitensi": nonsensical!
Ho appena dato un'occhiata alla discussione della voce Al-Qaida della versione inglese: anche lì aver eluso il problema della definizione di Al-Qaida ha inevitabilmente spostato la discussione sulla sua esistenza, e comunque sembra esservi accordo sull'impossibilità di inquadrarla come un unico ente gerarchicamente strutturato, o un network centralizzato.
Su altre cose che mi hai detto - penso a quanto dici riguardo ai mezzi ed al significato dell'indagine storica: se capisco bene il tuo POV, il NPOV non può esistere!; penso pure alla rivendicazione di Bin Laden dei fatti dell'11 settembre, ed al riferimento ad Irving - risponderò se vorrai nella tua o nella mia pagina di discussione.
[[Utente:Inevitabilmente|Inevitabilmente]] 03:10, 26 mar 2006 (CEST)
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