Hvis lyset tar oss: differenze tra le versioni
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'''''Hvis Lyset Tar Oss''''' è il terzo album di [[Burzum]]. Composto e registrato tra il [[1992]] e il [[1993]], fu pubblicato nel [[1994]], mentre [[Varg Vikernes]] era in prigione.
L'opera si presenta come una mediazione dei due estremi che caratterizzano la produzione di Vikernes: il violento [[black metal]] si sposa con il più cupo dark [[ambient]] dando vita a uno dei lavori più alienanti e sentiti di questa one man band. I primi tre brani si caratterizzano per la commistione di feroce black metal con un sottofondo ambient (la violenza sonora aumenta in particolare nella seconda song, che dà il titolo all'album e che si caratterizza per una maggiore forza dei blast beats), mentre la quarta ("Tohmet" in italiano "vuoto") è un brano interamente ambient, della durata di circa 14 minuti, che pur nella sua ripetitività mostra la profonda e intensa meditazione che vi è dietro.
I testi si spostano su meditazioni esistenziali, pessimistiche e romanticheggianti, divise tra una percezione della vuotezza e inconsistente nullità della vita umana, e visioni oniriche. Vikernes ricorre minormente a figure simboliche (come il "Saggio" nel precedente lavoro, o le figure mitologiche) compiendo più che altro riflessioni di carattere universale (ed è soprattutto il caso dell'opener "Det som en gang var"). Da molti ritenuto uno dei più grandi album di black metal, grazie alla sua capacità di superarne i confini pur obbedendo ai suoi canoni. Secondo le parole del suo autore, questo è il suo album preferito.
La copertina dell'album presenta un'opera dell'artista del [[diciannovesimo secolo]] [[Theodor Kittelsen]] chiamata ''[[:Immagine:Theodor_Kittelsen_-_Fattigmannen%2C_1894-95_%28The_Pauper%29.jpg|Fattingmannen]]'' (''Il Povero'').
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