Mutuo: differenze tra le versioni

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*Accollo: cambia il nome del mutuatario, resta invariato l'immobile oggetto di ipoteca, mentre può cambiare la banca.
 
L'accollo è un caso di sostituzione del mutuo, per il quale però non è necessario pagare l'estinzione della vecchia ipoteca né iscriverne una nuova, ma iscrivere il nome del nuovo mutuatario a margine della nota ipotecaria: il mutuatario risparmia sui costi notarili, la banca evita un [[lucro cessante]].
 
Per i mutui a tasso variabile la differenza con le condizioni correnti non è sensibile, almeno in termini di interesse, e l'accollo potrebbe essere un'opzione utile per entrambe le parti.
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Il cliente continua a pagare le rate dal mutuo alla stessa banca e ad essa deve rivolgersi per chiedere una surroga, sostituire o rinegoziare il mutuo. Ogni mese la banca gira l'importo della rata alla società che ha acquisto il mutuo. Per il cliente cambiano alcuni aspetti:
 
*diventa più difficile ottenere una surroga o una rinegoziazione perchèperché il cliente continua a interfacciarsi con la banca, mentre la decisione spetta alla nuova società proprietaria del credito. La rinegoziazione in generale non è un diritto, è una facoltà che la banca può concedere a determinate condizioni; rientra in questo caso la rinegoziazione, in base alla legge Tremonti, per avere una rata sostenibile, allungando la durata del mutuo. La legge regola la rinegoziazione per le banche che aderiscono alla convenzione fra Governo e ABI; possono aderire anche le società veicolo che rilevano crediti da altre banche.
 
*il [[pignoramento]] scatta non solo se è un cattivo pagatore, ma anche se la società cessionaria non riesce a far fronte alle obbligazioni contratte; l'ipoteca è trasferita dalla banca alla società veicolo, ed è un bene aggredibile dagli obbligazionisti.