Crono: differenze tra le versioni
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Crono era il più giovane dei titani. Egli aiutò la madre a liberarsi di Urano che giaceva costantemente su di lei impedendo ai figli concepiti di uscire dal suo grembo. Crono evirò il padre con un falcetto fabbricato dalla Terra al proprio interno, gettò l'organo amputato nel mare e prese il posto di Urano alla guida del mondo. Crono scacciò i fratelli [[Ciclopi]] ed [[Ecatonchiri]] e li confinò nel [[Tartaro (mitologia)|Tartaro]]. In seguito sposò la sorella [[Rea (mitologia)|Rea]], con la quale generò i principali dei del Pantheon greco. I genitori dei due però avevano predetto a Crono che sarebbe stato a sua volta detronizzato da uno dei suoi figli. Per evitare di perdere il potere così come era capitato a suo padre Urano (spodestato da Crono stesso), il dio prese a divorare i piccoli figli via via che Rea li partoriva. Questa partorì [[Demetra]], [[Era (mitologia)|Era]], [[Estia]], [[Ade (divinità)|Ade]] e [[Poseidone]], tutti divorati da Crono. Infine diede alla luce [[Zeus]], il suo terzo figlio maschio, sul Monte Liceo, in [[Arcadia]] (o secondo altre versioni a [[Creta]], dove era fuggita precedentemente) e dopo aver tuffato [[Zeus]] nel fiume [[Neda]] lo affidò alla madre Terra. A Crono invece era stata recapitata una pietra avvolta in fasce al posto di suo figlio [[Zeus]].
Zeus, una volta cresciuto, somministrò a Crono un veleno che gli fece vomitare tutti i figli ingoiati; in seguito, dopo una [[titanomachia|guerra intrapresa insieme ai fratelli]] liberati, riuscì a vincere il padre, a rinchiuderlo e ad affidarlo alla custodia degli [[Ecatonchiri]], per l'eternità. Zeus liberò successivamente anche i Ciclopi (giganti con un occhio solo) e gli Ecantochiri (mostri con cento braccia e cento gambe)
==Mitopsicologia==
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