Tursi: differenze tra le versioni

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{{quote|Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera,<br> era una delle tante parlate destinate a scomparire.<br> Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente<ref>{{cita web|url=http://www.associazionefinisterre.it/memoria/Albino_pierro_poeta.htm|titolo=A terra d'u ricorde|accesso=20-11-2008}}</ref>.|[[Albino Pierro]] in '''A terra d'u ricorde''}}
 
'''Tursi''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['turːsi]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=8979&r=173844|titolo=Dizionario RAI d'ortografia e pronunzia - Tursi|accesso=15-01-2009}}</ref> ''Tùrs'' in [[dialetto metapontino| dialetto tursitano]], ''Thyrsoi'' in [[lingua greca|greco]]) è un comune di 5.230 abitanti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2009gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=29&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico 2009. Dati Istat|accesso=27-04-2009}}</ref> della [[provincia di Matera]]. Vi ha sede la [[Comunità Montana Basso Sinni]]. Il [[4 maggio]] [[2006]] il [[Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] ha insignito il comune di Tursi del titolo onorifico di Città<ref name=citta>D.P.R. 4 maggio 2006 - Delibera n. 2, prot. 1778, per il “Riconoscimento del Titolo di ‘Città’ al Comune di Tursi, richiesta ai sensi dell’art. 18 del D.L.vo n. 18/08/2000 n. 267 Tuel”.</ref>.
 
== Geografia fisica ==
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Siris si ritiene fondata all'inizio del [[VII secolo a.C.]] dai popoli dell'[[Epiro]], distrutta da [[Sibari]] e [[Crotone]] nel [[VI secolo a.C.]], dalle sue rovine sorse Heraclea tra il [[443 a.C.]] e il [[430 a.C.]]. Nel [[IX secolo]] la città viene menzionata col nome di ''Polychorium'' e nel [[1126]] in un atto di donazione al [[monastero]] di [[Carbone (PZ)|Carbone]], compare l'attuale nome Policoro.
 
Pandosia, che confinava con Heraclea, è considerata la più antica città pagana della [[Siritide]]. Fondata degli Enotri prima del [[1000 a.C.]], fu molto ricca e importante grazie alla fertilità del terreno e alla posizione strategica. I due grossi fiumi lucani, l'Agri e il Sinni, a quel tempo navigabili e l'antica ''[[via Herculea]]'' che da Heraclea risaliva per più di 60 &nbsp;km la valle dell'Agri fino alla città romana di [[Grumentum]], agevolavano le comunicazioni e quindi una rapida espansione della città<ref>{{Cita|R.J. Buck|pp. 70-86}}</ref>.
Nel [[326 a.C.]], in una battaglia contro il popolo dei [[lucani]], venne ucciso [[Alessandro il Molosso]], re dell'Epiro e zio di [[Alessandro Magno]]. Nel [[281 a.C.]] fu campo di battaglia tra i [[Romani]] e [[Pirro]] re dell'Epiro, che corso in aiuto dei [[Tarentum|tarentini]] si accampò tra Heraclea e Pandosia. Quest'ultimo, durante la battaglia, usò un gran numero di elefanti, vincendo la [[battaglia di Heraclea]], ma con un numero di perdite altissimo. Nel [[214 a.C.]] fu teatro di un'ennesima battaglia nel corso della seconda [[Guerre Puniche|guerra punica]] tra i Romani e [[Annibale]], re dei [[Cartaginesi]], per conquistare il dominio sul [[Mar Mediterraneo|mediterraneo]].
 
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[[Immagine:vie del centro storico Tursi.jpg|200px|left|thumb|Rudere disabitato del centro storico]]
 
Nel [[890]] i [[Bizantini]] riconquistarono i territori che una volta appartenevano all'[[Impero Romano d'Occidente]], scacciando definitivamente l'impronta [[Araba]] dalle terre lucane. Sotto i Bizantini ci fu uno sviluppo notevole, sia demografico che edilizio e il borgo cominciò ad estendersi verso la valle sottostante, l'intero centro venne chiamato Tursikon, dal suo fondatore ''Turcico''. Verso la fine del [[X secolo]] l’imperatore [[Basilio I]] costituisce prima il [[Langobardia_Langobardia (thema)|thema di Langobardia]] e il [[Ducato_di_CalabriaDucato di Calabria|thema di Calabria]]<ref>{{cita web|url=http://it.geocities.com/balzanor/storia2.htm|titolo=Tito Robertella, ''Nuove Luci Lucane'', Avellino, Ed. Menna, 1984|accesso=20-11-2008}}</ref> e successivamente, nel [[968]] venne creato anche il [[Lucania (thema)|thema di Lucania]] che aveva come capoluogo Tursikon<ref>{{Cita|A. Guillou|pag. 26}}</ref> negli stessi anni divenne anche sede della [[diocesi]] con cattedra vescovile presso la [[#La chiesa di San Michele Arcangelo|chiesa di san Michele Arcangelo]] dove nel [[1060]] si svolse il [[sinodo dei vescovi]]<ref name=Martucci>{{Cita|Martucci|pp. 20-21}}</ref>.
 
Dopo l'anno [[Mille]] una grossa migrazione dei [[Normanni]], nelle vesti di pellegrini diretti verso luoghi sacri della cristianità, o nelle vesti di mercenari pronti a combattere per un pezzo di terra, giunse ben presto nel [[Italia meridionale|sud Italia]]. Fu facile inserirsi nelle lotte interne tra [[Longobardi]] e Bizantini, ottenendo ben presto terre e benefici. I Normanni contribuirono notevolmente alla crescita della città, proprio come fecero successivamente prima gli [[Svevi]] e poi gli [[Angioini]]<ref name=CrispinoStoriaDiTursi /><ref>{{Cita|R. Bruno|pag. 28}}</ref><ref name=CrispinoStoriaDiTursi />.
 
=== I Doria ===
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
=== Luoghi di culto ===
[[Immagine:Cattedrale Tursi.jpg|250px|left|thumb|Facciata della Cattedrale]]
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==== La cattedrale dell'Annunziata ====
La cattedrale dell'Annunziata è situata nel centro della città in ''piazza Maria SS. di Anglona''. Dedicata all'[[Annunziata]] è stata eretta nel [[XV secolo]] ampliando una chiesa preesistente che tuttora costituisce la sacrestia.
Nel [[1546]] fu elevata a [[cattedrale]] della [[diocesi di Tursi-Lagonegro]]. Nella seconda metà del [[XVII secolo]] venne fatta ampliare prima da mons. Sabatini e poi da mons. Quarti<ref name="Cita|R. Bruno|pp. 118-119">{{Cita|R. Bruno|pp. 118-119}}</ref>.
 
La cattedrale è un imponente monumento a tre [[navate]] a [[croce latina]], connessa di [[sacrestia]] e casa [[canonica]]. La struttura è in muratura portante e all'interno si trovano colonne con archi a tutto sesto. Sulla parete di fondo si trova l'altare dedicato alla [[Santuario di Santa Maria Regina di Anglona|Madonna di Anglona]], alla sua destra, sotto l'arcata, si trova la [[fonte battesimale]], realizzata da Giovanni Battista da Tursi nel [[1754]] e due [[bassorilievi]] in pietra raffiguranti l'[[Annunciazione]] risalenti al [[1519]]. Sul soffitto della sacrestia si poteva ammirare il [[martirio]] di [[San Matteo]], pittura del [[XVIII secolo]] attribuita a Matteo De Matteis<ref name=cattedrale>{{cita web|url=http://www.tursi.info/cattedrale.htm|titolo=Nicola Crispino, ''La cattedrale dell'Annunziata''|accesso=29-01-2009}}</ref>.
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==== Il santuario di Santa Maria Regina di Anglona ====
[[Immagine:Santuario_anglonaSantuario anglona.jpg|200px|left|thumb|Santuario Maria SS. di Anglona]]
{{vedi anche|Santuario di Santa Maria Regina di Anglona}}
 
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==== La chiesa di San Michele Arcangelo ====
La chiesa di San Michele Arcangelo è situata nel rione San Michele, in pieno centro storico. Risale al [[X secolo]] e probabilmente è la più antica chiesa di Tursi. La chiesetta, dedicata a [[San Michele Arcangelo]], ha ospitato il sinodo dei vescovi nel [[1060]]. Le pareti interne erano addobbate con quadri e sculture di ''Antonio Cestone''<ref>{{ name="Cita|R. Bruno|pp. 118-119}}<"/ref>.
 
==== La chiesa della Madonna delle Grazie ====
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==== La chiesa di Santa Maria Maggiore ====
{{vedi anche |Rabatana#La Chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore}}
La chiesa di [[Santa Maria Maggiore]] è situata in Rabatana. Costruita nel [[IX secolo|IX]] - [[X secolo]] ad opera dei [[Monaci basiliani| monaci basiliani]]. Il [[26 marzo]] [[1546]] la bolla del [[pontefice]] [[Paolo III]] eleva la chiesa a [[collegiata]]. Durante gli anni cinquanta la chiesa ha subito dei lavori di ristrutturazione che ne hanno modificato le originarie strutture cinquecentesche. Ultimamente la chiesa è stata riportata agli antichi splendori grazie ad un restauro che ha ovviato quasi totalmente ai danni recati alle strutture cinquecentesche durante la ristrutturazione degli anni cinquanta.
 
Dopo l'ultimo restauro risultano in ottimo stato il portone del [[XV secolo]] e una [[acquasantiera]] in pietra del [[1518]]. Nei sotterranei della chiesa è situata una [[cripta]] anch'essa risalente al [[IX secolo|IX]] - [[X secolo]], probabilmente era l’antico oratorio basiliano. In essa si possono ammirare un incantevole presepe in pietra, scolpito attorno al [[1550]] dallo scultore [[Altobello Persio]] e dal pittore Giovanni Sabatani<ref>{{Cita|C. Gelao, B. Tragni|pp. 63-75}}</ref><ref>{{Cita|Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Matera|pp. 22-27}}<br>vedi anche:
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=== Monumenti ===
 
==== Piazze ====
[[Immagine:Rovine di un vecchio mulino Tursi.jpg|250px|right|thumb|Rovine di un vecchio mulino, lungo il corso del ''torrente Pescogrosso'']]
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== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
Il comune conta, al [[31 dicembre]] [[2007]], 5.222 abitanti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bil2007/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=29&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico 2007, dati Istat|accesso=28-02-2009}}</ref> cosi ripartiti: 2.613 maschi e 2.609 femmine. Le famiglie sono 1.991, le convivenze registrate 3 e la media di componenti per [[famiglia]] è 2,6 (superiore alla media nazionale di 2,5, e in perfetta media con l'analogo valore regionale).
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|}
 
Il comune, negli ultimi decenni ha conosciuto, come molti comuni del mezzogiorno, una lieve e costante decrescita della [[popolazione]] dovuto principalmente alla diminuzione del [[tasso di natalità]] e al fatto che molti giovani decidono di perfezionare gli studi [[università|universitari]] in città del centro-nord, soprattutto [[Milano]], [[Bologna]] e [[Roma]]<ref>Dove esistono nutrite comunità di studenti tursitani.</ref>. Una volta laureati difficilmente trovano un [[mercato del lavoro]] capace di assorbire figure professionali specializzate, all'interno del paese.<br><br>
 
{{Demografia/Tursi}}
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== Cultura ==
 
=== Istruzione ===
 
==== Biblioteche ====
Sono presenti alcune biblioteche, in buon numero rispetto agli abitanti.
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=== Media ===
 
==== Stampa ====
 
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=== Personalità legate a Tursi<small><ref>{{Cita|R. Bruno|pp. 143-146}}</ref></small>===
 
==== Di ieri ====
* Giulio Antonio Brancalasso (Tursi, [[1570]] - [[1620]]), precettore alla Corte di [[Carlo Emanuele I di Savoia]] ed autore di un compendio di teologia pubblicato in [[Napoli]] nel [[1609]], scrisse il poema in lingua spagnola ''Il labirinto di Corte''.
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== Geografia antropica ==
 
=== Suddivisioni storiche ===
[[Immagine:Tursi_Scorcio_1Tursi Scorcio 1.jpg|250px|right|thumb|scorcio del rione Rabatana]]
 
==== Rioni del centro storico ====
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== Economia ==
 
=== Agricoltura ===
[[Immagine:Campi di Tursi.jpg|250px|right|thumb|campi in semina]]
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I collegamenti ferroviari sono assicurati dalla [[stazione di Policoro-Tursi]], quindi verso tutte le località servite dalla [[Ferrovia Jonica]].
 
La [[stazione di Policoro-Tursi]] sorge a circa 25km25&nbsp;km dal centro abitato di Tursi e a soli 6,5km5&nbsp;km dal confine territoriale di Tursi. La [[stazione ferroviaria]] è situata nei pressi di Policoro Lido, sulla costa jonica. La stessa alla sua costruzione era semplicemente chiamata ''stazione di Tursi'', ma con la nascita di Policoro (comune nel [[1959]]) e il suo boom demografico degli ultimi decenni, ha cambiato più volte nome prima in ''stazione di Tursi-Policoro'' ed infine in ''stazione di Policoro-Tursi''.
 
=== Aeroporti ===
Gli [[aeroporto|aeroporti]] più vicini sono:
*[[Aeroporto di Basilicata]] a [[Pisticci]] Scalo dista circa 29 &nbsp;km.
*[[Aeroporto di Bari-Palese|Aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyla"]] dista circa 129 &nbsp;km.
*[[Aeroporto internazionale del Salento]] a [[Brindisi]] dista circa 133 &nbsp;km.
 
== Amministrazione ==
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=== Impianti sportivi ===
* '''''Stadio Mimmo Garofalo''''', inaugurato il [[3 giugno]] [[2007]], dagli allievi della [[Juventus]], durante la prima partita<ref>{{cita web|url=http://www.tursitani.it/sport/calcio/torneo-scirea-bari-juventus-1-a-2.html|titolo=Salvatore Verde, ''Torneo Gaetano Scirea, partita di apertura Bari-Juventus: formazioni, cronaca e risultati''|accesso=14-01-2009}}</ref> dell'''XI [[Coppa Gaetano Scirea]]''<ref>{{cita web|url=http://www.coppagaetanoscirea.it/|titolo=Coppa Gaetano Scirea, sito ufficiale della competizione|accesso=20-11-2008}}</ref> disputata contro gli allievi del [[AS Bari|Bari]]. Tra le filafile della Juventus era presente anche Filippo Boniperti, nipote del grande campione ed indimenticabile presidente [[Giampiero Boniperti]]. Lo stadio è munito di campo in erbetta, dispone di un vasto parcheggio ed è situato in zona Pontemasone a circa 2 &nbsp;km dai primi abitati. Dispone di 500 posti a sedere<ref>{{cita web|url=http://www.tursitani.it/comunicati-stampa/domenica-20-si-inaugurera-il-nuovo-stadio-comunale-mimmo-garofalo.html|titolo=Salvatore Verde, ''Stadio Mimmo Garofalo''|accesso=14-01-2009}}</ref>, su di una tribuna coperta, di ottimi spogliatoi e di una buona illuminazione notturna.
* '''''Campo Sportivo Comunale''''', situato in rione Santi Quaranta di fianco all'ITCG ''[[Manlio Capitolo]]'', viene utilizzato per gli allenamenti della società calcistica e per le partite delle giovanili.
* '''''Campo da Tennis Comunale''''', situato in rione Santi Quaranta
 
== Galleria Immagini ==
<div style="margin-bottom: 0.5em; border: 1px solid #ccc; padding: 4px; background: #F9F9F9; text-align: center; font-size: 95%;">''Per ulteriori immagini di Tursi, visita la'' '''[http://commons.wikimedia.org/wiki/Tursi Galleria d'immagini] su Commons''' [[Immagine:Nuvola_apps_digikamNuvola apps digikam.png|32px]]</div>
 
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