L'età difficile: differenze tra le versioni

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In ''"Les Mistons"'' è già evidente un'altra caratteristica che accompagna l'intera opera del regista: le citazioni di altri film, che però non sono mai un puro ''divertissement'' da cinefilo ma sono la trasposizione filmica delle simpatie e delle antipatie del Truffaut critico. Si potrebbe quasi dire che il regista francese non smette mai di essere critico cinematografico e lo fa sulla carta di giornali e riviste, continuando a scrivere di cinema, e sulla pellicola, quando sostitusce la macchina da scrivere con quella da presa. Così nel film si colgono omaggi ai [[fratelli Lumière]], a [[Jean Vigo]], a [[Roger Vadim]], all'amico [[Jacques Rivette]], ma anche la critica feroce ad un film di Jean Delannoy già stroncato da Truffaut: ''Chiens perdus sans collier'' di cui uno dei ragazzi protagonisti del film strappa il manifesto mentra gli altri cantano, irridenti, «Colliers perdus sans chiens».
 
Sceneggiatura pubblicata su "L'Avant-Scène du cinéma", n. 4, 1971.
 
==La trama==