Giuseppe Ricca Rosellini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Salricc (discussione | contributi)
Salricc (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 19:
Figlio di Francesco Ricca, incisore e pittore, e di Luisa Rosellini (figlia della poetessa [[Massimina Rosellini Fantastici]] e del patrizio [[Luigi Rosellini]]), educato e istruito in famiglia insieme ai fratelli secondo i principi di [[Raffaello Lambruschini]], consegue, nel 1857, la laurea in Fisica e Matematica presso l’Università di [[Perugia]], dopo la quale si dedica agli studi superiori di Agronomia, a [[Pisa]] e a [[Firenze]], sotto la guida dei docenti Pietro Cuppari e Targioni Tozzetti. Con il primo, in particolare, condividerà l’interesse costante per i viaggi d’indagine agraria e per l’utilità dell’insegnamento ''nomade'', cioè dedicato all’acculturazione delle diverse zone d’Italia.
Nominato professore di Agronomia ed Estimo, dal novembre 1863, nel Regio Istituto Tecnico di Forlì, città nella quale conosce la futura sposa Elisabetta Brasini, inizia, dopo l’impegno come volontario nella campagna di guerra per il Tirolo del 1866, un’attività di promozione del sapere agronomico applicato alle situazioni e condizioni della [[Romagna]] di metà Ottocento.
Attraverso i fogli de ''L’Industriale romagnolo'', il periodico da lui fondato a Forlì e diretto dal 1867 al 1872, e altre numerose pubblicazioni, introduce in [[Romagna]] un nuovo tipo di macchina [[trebbiatrice]], realizzata tramite aggiunte e modifiche al modello inglese ''Ruston Proctor & C.'' di Lincoln; si occupa della [[macerazione]] del [[lino]] e della [[canapa]], proponendo di costituire in [[Romagna]] uno stabilimento industriale di macerazione ad acqua calda.
 
Seguirono vari incarichi d’insegnamento e di ricerca, all’Università di [[Pisa]] (1870) e presso l’Istituto Tecnico e la stazione sperimentale agraria di [[Udine]], ricerche sulle condizioni geognostiche e agricole dell’Istriadell’[[Istria]] (1871-72), studi agronomici e tecnici in [[Sardegna]], progetto di bonifica della valle del Coghinas (1873-74), l’insegnamento a [[Reggio Calabria]] (1877–78) e [[Bari]] (1879), esperienze che gli permisero di sperimentare e insegnare le sue conoscenze riguardo alla coltivazione della vite; fino alla nomina a Ispettore dell’Agricoltura e dell’insegnamento agrario, nel 1880. Si occupò quindi dell’organizzazione o del riordinamento di varie Scuole di Agricoltura: [[Catanzaro]] (1883-84), [[Cesena]] (1884), [[Perugia]] (1890-95), [[Imola]] (1904), [[Pescia]] (1906-8).
 
Nominato Ispettore Capo dell’Agricoltura e dell'Insegnamento Agrario presso il Ministero di Agricoltura Industria e Commercio nel 1893, e Ispettore generale nel 1908, si dedicò, negli ultimi anni, a uno studio sul progresso della meccanica agraria in Italia, dal 1861 al 1896, e ai temi dell’Istruzione agraria e forestale nel mondo, nel corso dell’Ottocento.