Elettricità: differenze tra le versioni
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L''''elettricità''' è una proprietà della [[materia]] riscontrabile in presenza o movimento di [[carica elettrica|cariche elettriche]]. Con il [[magnetismo]], costituisce l'[[interazioni fondamentali|interazione fondamentale]] detta [[elettromagnetismo]]. L'elettricità è responsabile di ben noti fenomeni fisici, come il [[fulmine]], il [[campo elettrico]] e la [[corrente elettrica]] (con cui è comunemente confusa) e rappresenta l'elemento essenziale di alcune applicazioni industriali come l'[[elettronica]] e la [[potenza elettrica]].
== Concetto ==
Il concetto di elettricità è spesso associato a fenomeni o entità ben
*'''[[Carica elettrica]]''': proprietà fondamentale caratteristiche di alcune [[particella subatomica|particelle subatomiche]] per cui si creano interazioni elettromagnetiche. La materia caricata elettricamente crea o modifica un [[campo elettrico]].
*'''[[Campo elettrico]]''': effetto prodotto da una carica elettrica che esercita una [[forza]] su un oggetto [[elettrizzazione|elettrizzato]] nelle vicinanze.
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*'''[[Energia elettrica]]''': quantità di energia disponibile grazie al flusso di cariche elettrice in un [[conduttore]] o grazie alle forze tra particelle cariche.
*'''[[Potenza elettrica]]''': valore per cui l'energia elettrica si converte in altri tipi di energia ([[energia luminosa|luminosa]], [[calore]] o [[energia meccanica]]).
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia dell'elettricità}}
=== Antichità ===
Secondo quanto descritto da [[Talete]], [[600 a.C.]], l'elettricità era nota nella [[Grecia antica]] nella misura in cui lo strofinio di pelo su alcune superfici, come l'[[ambra]], causava un'attrazione tra i due corpi. I greci antichi compresero che l'ambra era in grado di attrarre oggetti leggeri, come i capelli, e che un ripetuto strofinio dell'ambra stessa poteva addirittura dare origine a [[scintilla|scintille]].
Un oggetto rinvenuto in [[Iraq]] nel [[1938]], datato circa [[250 a.C.]] e denominato ''[[Batteria di Baghdad]]'', ricorda una [[cella galvanica]] e alcuni credono possa essere stata utilizzato a scopo di [[galvanoplastica]].
=== Età moderna ===
[[Immagine:Nikola Tesla.jpg|200 px|left|thumb|Nikola Tesla, ingegnere elettrico del XIX secolo]]
Il fisico italiano [[Girolamo Cardano]] si occupò di elettricità nel ''De Subtilitate'' ([[1550]]) <ref>Cardano, Girolamo, ''De subtilitate rerum''. Libri XXI. Nuremberg, Johann Petreius, 1550. Descritto in [http://www.martayanlan.com/cgi-bin/display.cgi/Books/5/28/23/880], [http://www.sparkmuseum.com/BOOK_CARDANO.HTM], facsimile [http://echo.mpiwg-berlin.mpg.de/content/historymechanics/archimdesecho qui].</ref>, distinguendo, forse per la prima volta, la forza elettrica da quella magnetica. Nel [[1600]] lo scienziato inglese [[William Gilbert]], nel ''De Magnete'', estese il lavoro di Cardano e coniò il termine [[latino]] ''electricus'' da ''ηλεκτρον'' (''elektron''), in [[greco antico]] "ambra", che presto sarebbe stato convertito nell'anglosassone ''electric'' e ''electricity'' (in italiani ''elettrico'' e ''elettricità'').
Gilbert ebbe seguito nel [[1660]] grazie a [[Otto von Guericke]], che inventò un primitivo [[generatore elettrostatico]]. Altri pioneri dell'elettricità furono [[Robert Boyle]], che nel [[1675]] scoprì la permanenza dell'attrazione e repulsione elettrica nel [[vuoto]], [[Stephen Gray]], che nel [[1729]] distinse i [[conduttore|conduttori]] dagli [[isolante|isolanti]] e [[C. F. Du Fay]], che per primo identificò i due tipi di elettricità in seguito ridenominati ''positiva'' e ''negativa''.
[[Image:Thomas Edison.jpg|right|thumb|200px|Thomas Alva Edison]].
La [[bottiglia di Leida]], una specie di [[condensatore]] per energia elettrica in grandi quantità, fu inventata da [[Pieter van Musschenbroek]] nel [[1745]]. [[William Watson]], mentre conduceva esperimenti con la bottiglia di Leida, scoprì nel [[1747]] che lo scaricarsi di energia elettrica equivaleva alla [[corrente elettrica]].
Nel giugno del [[1752]], [[Benjamin Franklin]], a compimento delle sue indagini e teoria sui fenomeni elettrici, condusse il celebre e pericolosissimo [[esperimento]] dell'[[aquilone]] durante un [[temporale]]. A seguito di questi esperimenti, Franklin inventò il [[parafulmine]] e stabilì la relazione sussistente tra il [[fulmine]] e l'elettricità. Certamente se lo scienziato ha fatto realmente volare l'aquilone durante una tempesta, non lo fece come spesso viene dipinto, dacché sarebbe rimasto senza dubbio folgorato. Si deve molto probabilmente a Franklin, o forse a Ebenezer Kinnersley di [[Philadelphia]], la convenzione dell'elettricità positiva o negativa.
Le osservazioni di Franklin posero le basi per la teorizzazione dell'elettricità e dei diversi fenomeni elettrici connessi da parte degli scienziati che seguirono: [[Michael Faraday]], [[Luigi Galvani]], [[Alessandro Volta]], [[André-Marie Ampère]] e [[Georg Ohm|Georg Simon Ohm]] (tutti, tranne Galvani, onorati con l'intitolazione di specifiche [[unità di misura]] legate all'elettricità).
Nel 19° secolo l'invenzione del [[telegrafo]] dimostrò l'uso pratico e commerciale dell'elettricità. Presto nacque la figura professionale dell'[[ingegneria elettronica|ingegnere elettronico]], ricoperta peraltro da famosi scienziati, come [[Nikola Tesla]], [[Samuel Morse]], [[Antonio Meucci]], [[Thomas Edison]], [[George Westinghouse]], [[Charles Steinmetz]] e [[Alexander Graham Bell]].
[[Categoria:Elettricità| ]]
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