Storia della Riforma protestante in Italia: differenze tra le versioni

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Il '''protestantesimo in Italia''' conta almeno 700.000 fedeli che sono suddivisi in molte confessioni. I Pentecostali sono i più numerosi con 550.000 fedeli fra cui le [[Assemblee di Dio in Italia]], che, forti dei loro 400.000 fedeli, costituiscono la più grande organizzazione protestante ed altri 150.000 fedeli suddivisi in altre correnti pentecostali minori fra le quali la [[Federazione delle Chiese Pentecostali]] con 50.000 fedeli, la Chiesa Apostolica Italiana e le [[Congregazioni Cristiane Pentecostali]].
Le altre confessioni Protestanti sono : quella [[Valdese]] con 47.500 fedeli (30.000 membri più 17.500 simpatizzanti), [[Metodista]] 6.000, [[Avventisti del Settimo Giorno]]
25.000, [[Battista]] 20.000, [[Luterana]] 8.000, Brethren o Assemblee dei Fratelli 20.000, [[Anglicana]] 15.000, altre 30.000 (Discepoli di Cristo, Riformati, Chiesa di Scozia in Italia, [[Esercito della Salvezza]], [[Associazione Comunità Cristiane]], etc.).
 
La componente più numerosa all'interno del protestantesimo italiano è però rappresentanto dall'[[evangelicalismo]] che raggruppa tra il 70 e l'80% dei protestanti italiani. Questa corrente protestante, conservatrice dal punto di vista teologico si riconosce dottrinalmente nei punti di fede dell'[[Alleanza Evangelica Italiana]] (AEI). L'attuale presidente dell'AEI è il pastore Roberto Mazzeschi membro della Chiesa Apostolica in Italia. La maggior parte delle chiese evangeliche non riconosciute, (senza intese) ha costituito l'[[Alleanza di Chiese Cristiane Evangeliche in Italia]] (ACCEI). L'attuale segretario generale è Gaetano Sottile, promotore insieme ai rappresentanti del cattolicesimo e dell'ebraismo del Dies Memoriae.
 
Fra le altre confessioni cristiane, in ambito [[Protestantesimo|protestante]], c'è da segnalare il [[Valdismo]], sviluppatosi in Italia stessa. Nato in Francia come movimento ereticale [[Medioevo|medievale]], dopo la [[riforma protestante]] ha assorbito la teologia [[Calvinismo|calvinista]] ed è di fatto diventata l'espressione italiana delle [[Chiese riformate]]. Le comunità protestanti storiche (valdese, [[Metodismo|metodista]], [[Luteranesimo|luterana]] e [[Battismo|battista]]) sono riunite nella [[Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia]], assieme ad altre denominazioni [[Pentecostalismo|pentecostali]] minori.
 
== Storia della riforma protestante in Italia ==
La [[Riforma protestante]], cioè quel periodo di rivolgimenti religiosi della [[Chiesa cattolica]] del XVI secolo originatosi a partire dall'opera di [[Martin Lutero]] e di altri riformatori, in Italia si caratterizza come un processo eterogeneo di esperienze religiose che, a partire dalla tradizione [[umanesimo|umanistica]] e dalla [[teologia]] dei riformatori d'oltralpe, contribuiscono da una parte a originali rielaborazioni in materia teologica, in una critica all'ortodossia cattolica e [[protestante]]; dall'altra non permettono, per l'assenza di un nucleo forte e di capacità organizzative, un processo unitario e competitivo nei confronti della Chiesa cattolica.
 
Precursori e nello spirito dei riformatori protestanti possono essere considerati: [[Arnaldo da Brescia]], [[Girolamo Savonarola]], [[Paolo Sarpi]], [[Marco Antonio de Dominis]], [[Scipione de' Ricci]].
 
=== Origini e diffusione delle idee luterane ===
 
Nel terzo e quarto decennio del Cinquecento, in particolare nelle città del nord, la diffusione clandestina degli autori della Riforma, [[Lutero]], [[Ulrich Zwingli]], [[Filippo Melantone]], [[Martin Bucero]]; contribuì a diffonderne i principi religiosi più innovativi: [[giustificazione (teologia)|giustificazione]] per fede, [[predestinazione]], critica ai [[sacramenti]] e polemica antipapale.
 
Il successo di una riflessione teologica sul problema della salvezza, alternativa in particolare al sistema penitenziale tradizionale fu dovuto particolarmente ad un clima di risveglismo religioso già alla fine del XV sec: [[millenarismo]] apocalittico, profetismo, contribuirono ad alimentare un bisogno diffuso di avere maggiori certezze e migliori strumenti per la via della redenzione.
In tal senso il tema della fede come unica certezza, in un atteggiamento consolatorio di fiducia nell'infinita bontà di [[Dio]] (evidente nei primi scritti di [[Lutero]]), e nel sacrificio redentore di Cristo, apparivano una soluzione ideale: in questa direzione si mossero alcuni predicatori itineranti, soprattutto [[agostiniani]] e [[francescani]] che, in particolare negli anni trenta, ai temi tradizionali univano più precisi riferimenti alla predestinazione, alla teologia [[San Paolo|paolina]] della fede, e alla critica del culto dei santi, in un richiamo ideale al pensiero religioso della Riforma.
 
Il tradizionale [[anticlericalismo]] si unì ad una maggior insofferenza verso un autoritarismo romano e imperiale, che suggellava definitivamente la crisi del mondo comunale: perciò, in particolare l'esperienza della Riforma svizzera, nell'uguaglianza religiosa della Repubblica di santi a [[Zurigo]] e [[Ginevra (città)|Ginevra]], rievocava il recupero di antiche libertà e di una tradizione repubblicana propria delle antiche città italiane.
 
Motivazioni sociali e religiose favorirono dunque il proliferare dei principi teologici luterani, e nel contempo alimentarono maggiormente la discussione sul problema della salvezza individuale.
 
Il fenomeno interessò particolarmente la società urbana, ma trovò riscontro in tutti gli strati sociali; i mercanti in particolare, dai loro viaggi in [[Germania]] riuscivano a far circolare opere dei riformatori sotto vari pseudonimi, nascondendo i libri tra le mercanzie e rivendendoli a stampatori che ne agevolavano la traduzione. Il fenomeno fu assai importante soprattutto a [[Venezia]], per i frequenti contatti con il mondo germanico e numerosi personaggi importanti aderirono alle idee luterane: Lutero poteva ben dire, che Venezia sarebbe stata "la porta della Riforma in Italia", sperando nella progressiva organizzazione di un movimento unitario. Le sue attese restarono vane, la Repubblica infatti, si allineò rigidamente alla svolta autoritaria e repressiva della Chiesa, che, dopo il fallito accordo di [[Ratisbona]], del 1541, vide emergere la corrente più intransigente.
 
Nel resto della Penisola proliferarono gruppi protestanti, spesso con la compiacenza delle autorità, in particolare a [[Mantova]], [[Lucca]] e [[Ferrara]], dove lo stesso Calvino fu ospite di un gruppo di calvinisti che faceva capo alla duchessa [[Renata di Francia]]. A [[Milano]] numerosi gruppi sono presenti tra il 1521 e il 1542, nel [[Ducato di Savoia]] le sopravvivenze valdesi confluirono nella riforma svizzera, inoltre, dopo il 1520 tracce di luteranesimo erano presenti a [[Pavia]] a [[Como]] e resistettero fino ai processi inquisitoriali del 1541-42.
 
=== La fede "valdesiana" ===
Particolare importanza ebbe la diffusione di un'opera composta a partire dal 1539, e pubblicata a Venezia nel 1542, "Il Beneficio di Cristo". Autori furono [[Benedetto Fontanini]] e [[Marcantonio Flaminio]], vicini alla cerchia di [[Juan de Valdés]], l'umanista e religioso spagnolo, che non poco contribuì con la sua elaborazione teologica di tinta [[erasmianesimo|erasmiana]], luterana e intrisa di misticismo, a diffondere in particolare la [[giustificazione per sola fede]]. Nell'opera non c'è un chiaro ed esplicito riferimento ai principi della fede luterana, tanto meno alcuna polemica antipapale: negli autori c'è l'intento di non uscire dall'ortodossia cattolica, ma allo stesso tempo di proporre nuove soluzioni al credente per la via della redenzione.
 
Nel percorso di salvezza assume centralità la fede nel sacrificio redentore di Cristo, in un tono consolatorio e fiducioso che non lascia spazio né ad una predestinazione di stampo calvinista che privilegia una salvezza che Dio concede a pochi eletti, né alla funzione delle opere meritorie della teologia tradizionale.
 
Tali elementi, propri della fede valdesiana, riflettono l'esigenza di un rinnovamento soggettivo e interiore che ha origine dalla volontà dell'individuo di avvicinarsi spontaneamente alla perfezione morale di Cristo: diversamente dalla teologia d'oltralpe, per lo meno da [[Giovanni Calvino|Calvino]], ma anche dalla riflessione luterana sul servo arbitrio ("[[De servo arbitrio]]" 1525); l'abisso infinito tra l'uomo e Dio viene parzialmente colmato da una visione più ottimistica, in cui la grazia non è asclusivo appannaggio di pochi eletti, ma è un dono per tutti i credenti che si accostano con la fede a un percorso di perfezione.
 
Valdes, nel suo soggiorno napoletano, tra 1l 1534 e il 1539, legò a sé importanti personaggi dell'aristocrazia, come [[Vittoria Colonna]], [[Giulia Gonzaga]], religiosi come [[Bernardino Ochino]], e, non da meno la sua religiosità, in particolare proprio con la diffusione del "Beneficio di Cristo", influenzò numerosi personaggi della gerarchia ecclesiatica come i cardinali [[Reginald Pole]] e [[Gaspare Contarini]].
 
Questi, interpretavano l'esigenza di riforma della chiesa proprio a partire da un accoglimento delle istanze dottrinali della Riforma, particolarmente nella giustificazione per fede: alla dieta di [[Ratisbona]], in cui cattolici e luterani si incontrarono per raggiungere un accordo in materia teologica, il Contarini non escludeva da parte della Chiesa una parziale accettazione della giustificazione per fede. Tuttavia, nonostante gli sforzi della corrente interna alla Chiesa vicina alle idee della Riforma, prevalse la corrente intransigente. Questa guidata da [[Papa_Paolo_IV|Pietro Carafa]], fondatore dei [[Teatini]], vedeva nel luteranesimo una eresia da estirpare piuttosto che una corrente religiosa con cui dialogare, e riuscì a far fallire l'incontro di Ratisbona, dopo il quale seguì una svolta repressiva messa in atto tramite il tribunale dell'Inquisizione che si preoccupò non solo di mettere all'indice opere proibite, ma anche di perseguitare con mezzi più convincenti coloro che diffondevano idee non conformi alla dottrina cattolica.
 
A seguito della svolta repressiva nella penisola restarono pochi gruppi attivi, tra questi, a seguito della morte di [[Valdes]], quello riunito a [[Viterbo]] da Reginald Pole.
La religiosità riformata perse ogni slancio e continuò soltanto sotto forma di una adesione personale e interiorizzata dei credenti, senza esteriori manifestazioni di [[eterodossia]]: in sintesi, soprattutto dopo il 1542 tale adesione continuò ad essere intesa secondo i dettami del "Beneficio", il cui contenuto, nel richiamo convinto alla fede e alla grazia come consapevole conversione a Cristo, era stato sapientemente elaborato per eludere ogni accusa di eresia, e soprattutto finalizzato a una semplice "cura d'anime", senza intenti sovvertitori.
 
=== Gli "eretici" italiani ===
Con il procedere degli anni molte posizioni da riformiste passarono ad essere considerate eretiche e tanti personaggi dell'epoca, soprattutto umanisti, rischiarono di dover negare la loro fede per non trovarsi su posizioni esterne alla Chiesa ufficiale.
 
Per questo motivo la svolta repressiva del 1542 contribuì alla fuga di numerosi personaggi, laici ed ecclesiastici, che preferirono continuare una attività di proselitismo fuori dall'[[Italia]] attraverso la composizione di nuove opere, e tramite la rielaborazione attiva dei principi religiosi della Riforma piuttosto che abiurare o, peggio, a passare a posizioni [[Nicodemismo|nicodemistiche]].
 
La tradizione umanistica, nella valorizzazione del contenuto morale del messaggio cristiano, e nella critica [[razionalismo|razionalistica]] al [[dogmatismo]] teologico ora cattolico, ora protestante; contribuì alla confluenza di numerose dottrine: misticismo radicale, critica alla predestinazione, antitrinitarismo, antisacramentalismo.
 
Codesti personaggi in fuga dall'Italia, si recarono particolarmente a Ginevra, ma fu a [[Basilea]] che riuscirono a stampare le proprie opere. Calvino infatti, si trovò subito in disaccordo dottrinale con gli esiliati italiani; in particolare l'atteggiamento antispeculativo e il rifiuto dei dogmi portava a soluzioni, come il misticismo neoplatonico di [[Celio Secondo Curione]], ritenuti inaccettabili dal riformatore ginevrino per l'eccessiva fiducia nei confronti dell'uomo e la possibilità di confondersi nell'abisso della deità.
 
[[Celio_Secondo_Curione|Curione]], attivo negli anni cinquanta, osservava che la porta verso il cielo doveva essere larga, e non riservata a pochi eletti come la rigida dottrina predestinataria di Calvino prevedeva. Al di là della critica al dogmatismo era il problema della libertà religiosa a dividere gli esiliati italiani da Calvino: la condanna al rogo di [[Michele Serveto]] nel 1555 confermò la rigidità della nuova ortodossia ginevrina, che dopotutto, appariva non dissimile da quella romana. In tal senso la definizione di "eretici" per gli italiani è riferibile sia da un punto di vista della Chiesa cattolica che da quella riformata.
 
[[Bernardino Ochino]] era il più noto predicatore italiano negli anni trenta: la sua conversione ai principi luterani divenne manifesta con la sua fuga a Ginevra nel 1542 allorché Calvino giudicò la sua religiosità coerente alla sua. Tuttavia Ochino, pur accettando la predestinazione non accettò mai la Omnipotentia Dei nel servo arbitrio luterano e calvinista, ma la reinterpretò alla luce dell'amore divino che non abbandona alcun credente. Egli restò profondamente legato alla religiosità francescana e valdesiana di cui le sue opere restarono profondamente intrine: perciò le sue peregrinazioni tra Ginevra, [[Augusta]], [[Londra]], [[Basilea]] e [[Zurigo]] mostrano il perenne conflitto tra la eterogeneità della sua teologia, che lo portò sino all'[[antitrinitarismo]], e l'[[ortosossia]] dei riformatori.
 
La necessità di identificare [[Cristo]] come l'esempio più alto e nobile di umanità portò, in alcuni autori, alla esautorazione della sua natura divina, e pertanto al rifiuto della [[trinità]], non diversamente da [[Michele Serveto]]: il senese [[Lelio Sozzini]], e il nipote Fausto iniziarono un efficace proselitismo particolarmente in [[Polonia]].
Altri come il [[Gribaldi]], il [[Biandrata]], giunsero a posizioni che rifiutavano l'efficacia dei sacramenti.
 
Gli italiani diedero un notevole contributo allo sviluppo del protestantesimo successivo: Ochino, soprattutto, ebbe un ruolo nella edificazione della [[Chiesa d'Inghilterra]], (assieme ad altri italiani come [[Pietro Martire Vermigli]]), ma contribuì anche, nella sua riflessione sul libero e servo arbitrio ("Laberinti del libero over del servo arbitrio" 1561) e nella sua teologia antispeculativa, ad anticipare quella necessità di semplificazione religiosa che il [[protestantesimo]] conobbe soltanto con l'[[Illuminismo]].
 
== Denominazioni protestanti presenti in Italia ==
*[[Chiese protestanti in Italia]]
**[[Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia]]
***[[Chiesa Evangelica Valdese|Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi]] (membro effettivo)
***[[Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia]] (membro effettivo)
***[[Chiesa Evangelica Luterana in Italia]] (membro effettivo)
***[[Comunità evangelica di confessione elvetica di Trieste]] (membro effettivo)
***[[St. Andrew's Church of Scotland|Chiesa di Scozia in Italia]] (membro effettivo)
***[[Esercito della Salvezza in Italia]] (membro effettivo)
***[[Comunione di Chiese Libere]] (membro effettivo)
***[[Chiesa Apostolica Italiana]] (membro effettivo)
***[[Comunità Cristiana "Fiumi di Vita"]] (membro effettivo)
***[[Associazione Comunità Cristiane]] (membro aderente)
***[[Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno]] (membro osservatore)
***[[Federazione delle Chiese Pentecostali]] (membro osservatore)
**altre chiese protestanti/evangeliche
***[[Assemblee di Dio in Italia]]
***[[Chiesa del Regno di Dio]]
***[[Chiese Evangeliche Riformate Battiste in Italia]]
***[[Associazione Evangelica Battista Italiana]]
***[[Società Cristiane Evangeliche in Italia]]
***[[Unione Cristiano-Evangelica Cinese in Italia]]
***[[Chiese Pentecostali Libere in Italia]]
***[[Associazione Chiese Evangeliche Riformate Italiane]]
***[[Chiesa Evangelica Mennonita Italiana]]
***[[Associazione Religiosa degli Amici in Italia]]
*[[Anglicanesimo|Chiese anglicane]] in Italia
**[[Chiesa Anglicana in Italia]] ([[Diocesi anglicana di Gibilterra]], [[Chiesa anglicana|Chiesa d'Inghilterra]])
**[[Chiesa Episcopale in Italia]] ([[Convocazione delle chiese episcopali in Europa]])
*[[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] in Italia
 
==Intese con lo Stato italiano==
Lo Stato Italiano, oltre al [[Concordato]] con la Chiesa cattolica ([[Patti Lateranensi]] del 1929, la cui revisione è stata conclusa nel 1984), ha stretto [[intesa|intese]] con alcune confessioni religiose presenti nel Paese, ai sensi dell'art. 8 della [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione]].<ref>[http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/intese_indice.html#4 Governo Italiano - Le intese con le confessioni religiose]</ref>
 
===Intese approvate con legge ai sensi dell'art.8 della Costituzione===
*[[Chiesa Evangelica Valdese|Tavola Valdese]] <small>(conclusa 21 febbraio 1984 e approvata con la legge 449/1984, revisione conclusa il 25 gennaio 1993 e approvata con la legge 409/1993)</small>
*[[Assemblee di Dio in Italia]] <small>(conclusa il 29 dicembre 1986 e approvata con la legge 517/1988)</small>
*[[Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno]] <small>(conclusa il 29 dicembre 1986 e approvata con la legge 516/1988, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge 637/1996)</small>
*[[Unione delle Comunità Ebraiche Italiane]] (<small>conclusa il 27 febbraio 1987 e approvata con la legge 101/1989, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge 638/1996)</small>
*[[Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia]] <small>(conclusa il 29 marzo 1993 e approvata con la legge 116/1995)</small>
*[[Chiesa Evangelica Luterana in Italia]] <small>(conclusa il 20 aprile 1993 e approvata con la legge 520/1995)</small>
 
===Intese firmate e in attesa di perfezionamento legislativo===
*[[Unione Buddista Italiana]] <small>(conclusa il 20 marzo 2000, revisione conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*[[Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova]] <small>(conclusa il 20 marzo 2000, revisione conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*terza revisione dell'intesa con l'Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno <small>(conclusa il 23 aprile 2004, revisione conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*terza revisione dell'intesa con la Tavola Valdese <small>(conclusa il 27 maggio 2005, revisione conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*[[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] <small>(conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*[[Arcidiocesi ortodossa d'Italia|Sacra Arcidiocesi d'Italia ed Esarcato per l'Europa meridionale]] <small>(conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*[[Chiesa Apostolica in Italia]] <small>(conclusa il 4 aprile 2007)</small>
*[[Unione Induista Italiana]] <small>(conclusa il 4 aprile 2007)</small>
 
===Otto per mille e deduzioni fiscali===
Partecipano alla ripartizione della quota dell'[[otto per mille]] del gettito IRPEF:
* [[Chiesa Cattolica]]
* [[Tavola Valdese]]
* [[Avventisti|Unione Italiana delle Chiese Avventiste del Settimo Giorno]]
* [[Assemblee di Dio in Italia]]
* [[Ebraismo|Unione delle Comunità Ebraiche Italiane]]
* [[Chiesa Evangelica Luterana in Italia]].
Si possono dedurre ai fini fiscali atti di [[liberalità]] fino a € 1.032,91 a favore delle confessioni religiose sopra citate e all'Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia.
 
== Bibliografia ==
*Achille Olivieri, ''La riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri'', Mursia, Milano 1979.
*[[Delio Cantimori]], ''Eretici italiani del Cinquecento'', Einaudi, Torino 2002
*[[Salvatore Caponetto]], ''La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento'', [[Claudiana]], Torino 1997
*[[Massimo Firpo]], ''Riforma protestante ed eresie nell’Italia del Cinquecento. Un profilo storico'', Laterza, Roma-Bari 2008 (8a ed.)
 
== Voci correlate ==
*[[Riforma protestante]]
*[[Storia del cristianesimo]]
*[[Socinianesimo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* Compendio del celebre trattato [http://www.bibbiaweb.org/doc/bfm_beneficio_cristo_crocifisso.html Del Beneficio di Gesù Cristo Crocifisso verso i Cristiani], scritto da Benedetto Fontanini da Mantova
* La Bibbia nel Cinquecento [http://bibbia.signum.sns.it]
 
[[Categoria:Storia del cristianesimo dal XV al XVI secolo]]
[[Categoria:Protestantesimo]]
[[Categoria:Religioni in Italia]]