Procyon lotor: differenze tra le versioni

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La caratteristica principale del procione è la mascherina di [[pelo]] nero attorno agli occhi, in forte contrasto con il colore bianco che la circonda. Essa sembra quasi ricordare la maschera di un [[bandito]], particolare che ha sicuramente incoraggiato la sua reputazione di animale birichino <ref>Bartussek, op.cit. p.6</ref><ref> {{Cita|Zeveloff|p.61|sam}}</ref>. Anche le orecchie, leggermente arrotondate, sono ricoperte di pelo bianco. Si ritiene che il procione riconosca l'espressione facciale e la postura degli altri membri della sua specie più rapidamente di altre grazie alla ricca colorazione del muso e agli inconfondibili anelli chiari e scuri che si alternano sulla coda <ref>{{Cita|Hohmann|p.65-66|ulf}}</ref>. In altre parti del corpo, il rigido e lungo pelo esterno, che protegge la [[pelle]] dall'umidità, è [[grigio|grigiastro]] e, in parte, presenta delle sfumature [[marrone|marroni]] <ref name="z60">{{Cita|Zeveloff|p.60|sam}}</ref>. I procioni con una pelliccia particolarmente scura sono più diffusi in [[Germania]], perché individui con una colorazione simile erano tra quelli che vennero liberati in principio <ref name="stellungnahme">{{cita web | url=http://www.projekt-waschbaer.de/aktuelles/stellungnahme/ | lingua=de|titolo=Ökologische und ökonomische Bedeutung des Waschbären in Mitteleuropa – Eine Stellungnahme | accesso=07-06-2009 | cognome=Michler | nome=Frank-Uwe | coautori=Berit A. Köhnemann | anno=2008 | mese=maggio | opera=Projekt Waschbär}}</ref>.
Il folto [[sottopelo]], la cui lunghezza varia dai 2 cm ai 3 cm, costituisce il 90% della sua pelliccia e lo isola dalle basse [[temperatura|temperature]]<ref name="z60" />.
[[Immagine:Raccoonpenisbone.jpg|120px|thumb|left|Osso del [[pene]] di un Procyon lotor]]
[[Immagine:Waschbaer fg01.jpg|140px|thumb|right|Impronte di Procyon lotor]]
Il procione, la cui [[locomozione]] è considerata quella di un [[plantigrado]], può sostenersi sulle [[zampe]] posteriori per analizzare gli oggetti con quelle anteriori (estremamente sensibili). <ref>{{Cita|Hohmann|p.57|ulf}}</ref><ref>{{Cita|Zeveloff|pp.71-72|sam}}</ref>. Dal momento che ha zampe corte rispetto al [[torso]], solitamente non riesce a correre molto velocemente o a compiere grando balzi <ref>{{Cita|Hohmann|p.93|ulf}}</ref><ref name="z72"> {{Cita|Zeveloff|p.72|sam}}</ref>. La velocità più elevata che il ''Procyon lotor'' può raggiungere sulle corte distanze varia tra i 16 km/h e i 24 km/h <ref>{{Cita|MacClintock|p.28|dorcas}}</ref><ref>{{cite book | last=Saunders | first=Andrew D. | title=Adirondack Mammals | publisher=Syracuse University Press | ___location=Syracuse, New York | year=1989 | month=March | isbn=978-0815681151 | pages=256| chapter=Raccoon | chapterurl=http://www.esf.edu/aec/adks/mammals/raccoon.htm}}</ref>. Il procione riesce a nuotare con una velocità media di 4.8 km/h e può rimanere in acqua per molte ore <ref>{{Cita|MacClintock|p.33|dorcas}}</ref><ref name="z72"/>. Per scendere dagli alberi a testa in giù, abilità piuttosto inusuale per un [[mammifero]] di queste dimensioni, il procione ruota le sue zampe posteriori, in modo da avere un saldo punto di appoggio<ref>{{Cita|MacClintock|p.30|dorcas}}</ref><ref name="z72"/>. Il procione ha un doppio sistema di raffreddamento per [[Termoregolazione|regolare la sua temperatura]]: infatti, è in grado sia di [[sudorazione|sudare]] che di ansimare per dissipare il [[calore]]<ref>{{Cita|MacClintock|p.29|dorcas}}</ref><ref name="z73">{{Cita|Zeveloff|p.73|sam}}</ref>. La [[dentatura]], 40 denti di cui 2 [[molari]], 4 [[premolari]], 1 [[canino]] e 3 [[incisivi]], è adatta alla sua alimentazione [[Onnivoro|onnivora]]: i [[carnassiali]] non sono così affilati come quelli dei [[Carnivoro|carnivori]], mentre i molari non sono così ampi come quelli degli [[Erbivoro| erbivori]]<ref>{{Cita|Zeveloff|p.64|sam}}</ref>. L'osso del [[pene]] del maschio è lungo circa 10 cm e viene spesso utilizzato dai [[Biologo| biologi]] per classificare lo stato [[riproduzione|riproduttivo]] dei vari esemplari <ref>{{Cita|Hohmann|p.27|ulf}}</ref><ref> {{Cita|MacClintock|p.84|dorcas}}</ref> . </br>