Andrea Ranzi: differenze tra le versioni

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Biografia: +notizie
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==Biografia==
Nacque da una relazione del conte [[Giulio Perticari]] della Petrella con la popolana Teresa Ranzi.
 
Dal [[1824]] al [[1830]] studiò nel Seminario di [[Tolentino]] sotto la guida dell'abate [[Catarro Serrani]]
 
Nel [[1831]] si iscrisse all’[[Università di Pisa]] e il 4 giugno [[1835]] si laureò in medicina e chirurgia con Ranieri Gerbi.
 
Nel [[1832]] gli nacque il figlio naturale Giulio, che lui riconobbe.
Nel [[1836]], su consiglio del professor [[Giorgio Regnoli]], si trasferì a [[Parigi]] e qui rimase per circa due anni per perfezionarsi con i chirurghi Roux, Lisfranc, Volpeau, Andral e con Broussais, Civiale, [[François Magendie|Magendie]]; in seguito raggiune Regnoli a [[Vienna]] e frequentò corsi di [[oftalmologia]]; quindi rientrò in Toscana.
 
Nel [[1836]], su consiglio del professor [[Giorgio Regnoli]], si trasferì a [[Parigi]] e qui rimase per circa due anni per perfezionarsi con i chirurghi Roux, Lisfranc, Volpeau, Andral e con Broussais, Civiale, [[François Magendie|Magendie]]; in seguito raggiuneraggiunse Regnoli a [[Vienna]] e frequentò corsi di [[oftalmologia]]; quindi rientrò in Toscana. Nel [[1840]] venne nominato Aiuto alla cattedra di Clinica chirurgica dell'Università di Pisa.
 
Nell'ottobre [[1839]] partecipò alla Prima riunione degli scienziati italiani a Pisa, nel settembre del [[1841]] alla Terza riunione, che si tenne in Firenze e nel settembre del [[1843]]alla quinta riunione a [[Lucca]].
 
A partire dal [[1844]] tenne la cattedra di Patologia chirurgica dell’[[Università di Pisa]] e quella di Medicina operatoria e clinica chirurgica presso l’[[Arcispedale di Santa Maria Nuova]] a Firenze.
 
Il [[29 maggio]] [[1848]] partecipò con il grado di capitano alla [[battaglia di Curtatone e Montanara]]. Morì a Firenze e fu sepolto nella chiesa di [[San Miniato al Monte]].
Tra il [[1853]] e il [[1855]] soggiornò a lungo in Egitto dapprima per curare il vicerè Abbas-Pascià, e poi per organizzare un sistema di istruzione medico-chirugica sul modello di quello toscano. La figlia Teresa,nata nel [[1842]] lo accompagnò nel corso del [[1854]]. Il diario di viaggio di Teresa fu pubblicato nel [[1859]] dalla Tipografia Galileiana di Firenze.
Nel 1855, alla morte improvvisa di Abbas-Pascià, partì dall'Egitto (8 aprile) e, dopo un viaggio a Parigi e Londra, rientrò in Italia, riprendendo le lezioni di Clinica chirurgica e medicina operatoria all'Arcispedale di Santa Maria Nuova in Firenze.
Nel [[1856]] la sua salute cominciò a peggiorare, soffrendo di gravi disturbi circolatori. La sera del 4 gennaio [[1859]] morì a Firenze e fu sepolto nella chiesa di [[San Miniato al Monte]].
 
==Opere maggiori==