[[File:Repin Cossacks.jpg|thumb|450px|''I cosacchi di Zaporižžja scrivono una lettera al Sultano di Turchia'', dipinto di [[Il'ja Efimovič Repin|I. E. Repin]]]]
I cosacchi furono il frutto del mescolamento di popolazioni nomadi tartare le cui filafile furono via via ingrossate da parte di avventurieri (''ukhodniki''), contadini e [[servi della gleba]] che contavano di sfuggire nella steppa l’autoritàl'autorità dello stato nonché le dure condizioni di vita imposte loro dalla nobiltà feudale, che, oltre ad amministrare, possedeva territori e ogni cosa gravasse su di essi, ivi inclusi villaggi e anime. Questa versione viene contestata da parte di alcuni storici, i quali sostengono che i cosacchi discendano dagli antichi [[sciti]], dai [[kazari]], dagli [[alani]] o addirittura dai [[tartari]], dai [[turcomanni]], dai [[circassi]] o financo dai [[kirghizi]]. Tuttavia, secondo il massimo storico cosacco, [[Anatolij Aleksandrovich Gordeev]], la nascita andrebbe rinvenuta nelle popolazioni russe originariamente deportate come schiavi dai tartari e che ben volentieri in seguito accolsero nelle loro fila avventurieri, contadini e servi della gleba russi in fuga.
I cosacchi erano seminomadi e vivevano di caccia, pesca e scorrerie ed erano costantemente in lotta con i tartari che insistevano sulla stessa area, quantunque non mancassero mescolanze tra le due popolazioni antagoniste. Più tardi i cosacchi svilupparono anche una agricoltura stanziale.