C. S. Lewis: differenze tra le versioni

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Altra fondamentale opera, nella bibliografia di questo autore, è ''[[Diario di un dolore]]'', scritto nei giorni antecedenti e seguenti il lutto per la morte della propria compagna. In una sorta di dialogo con se stesso e con Dio, C. S. Lewis, frequenta i luoghi della disperazione umana di fronte alla perdita di una persona cara. Da una totale e comprensibilissima ribellione verso il Creatore (sfiorando persino la blasfemia), si giunge a un ripensamento del rapporto con [[Cristo]], figlio di quel [[Dio]] che non ha esitato a mandare il propiro unigenito sulla croce per salvare il mondo. Da qui il paradosso: l'accettazione della croce su di sè. Non come rassegnazione o masochismo, ma come riconoscimento di una bellezza, sperimentabile anche in una realtà contraddittoria e sofferente, che la morte non può cancellare e che consente all'autore di abbracciare l'infinito e di fondersi con esso.
 
Sempre sulla scia del [[fantasy]], anche se in questo caso con alcune deviazioni fantascientifiche, Lewis realizza tra il [[1938]] e il [[1945]] una trilogia composta dai volumi ''[[Lontano dal pianeta silenzioso]]'', ''[[Perelandra]]'' e ''[[Quell'orribile forza]]''. Protagonista della trilogia è il filologo Elwin Ransom, che viene trasportato sul pianeta Malacandra e poi su Perelandra (i nomi indigeni che designano i nostri [[Marte]] e [[Venere (astronomia)|Venere]]), osservando come la fede in Dio si sviluppi in questi due mondi diversamente dalla Terra (il "pianeta silenzioso"). I commentatori hanno definito quest'opera una trilogia fanta-teologica. Termine molto adatto visto come i romanzi preferiscano, piuttosto che sulle vicende narrative, incentrarsi su digressioni filosofiche sulla [[teologia]].
 
Il personaggio di Lewis è stato portato sul grande schermo dal film ''[[Viaggio in Inghilterra]]'', dove si narra l'incontro del famoso scrittore con la sua futura moglie, la poetessa americana [[Joy Gresham]]. Il [[lungometraggio]], pur avendo dei meriti per la perfetta ricostruzione del mondo di Lewis, difetta di profondità e ha la terribile colpa di narrare la vita dell'autore fermandosi (forse di proposito) al periodo precedente la conversione al [[Cristianesimo]]. Per fare un esempio sarebbe come realizzare un film con la pretesa di descrivere [[Alessandro Manzoni]] tralasciando la sua attività di stesura de ''[[I Promessi Sposi]]''.